๐๐ LA NOSTRA ESCURSIONE DI INIZIO ESTATE ๐๐
Il rifugio della Balma, ubicato nel vallone omonimo ad una quota di 1986 m slm รจ gestito dalla sezione CAI di Coazze. In origine era un alpeggio di proprietร comunale, ristrutturato a partire dagli anni settanta del secolo scorso e successivamente ampliato. Eโ un punto di appoggio per le escursioni alle cime piรน alte della val Sangone: monte Robinet (2681 m), monte Rocciavrรจ (2776 m), punta Loson (2653 m ) e permette di compiere traversate nei vicini valloni del Rocciavrรจ e della Roussa ed รจ la meta della prima tappa del Giro dellโOrsiera.
Ilย rifugio, essendo collocato in pieno ambiente alpino, รจ stato pensato come un edificio ad emissioni zero. Infatti viene interamente alimentato da una centralina idroelettrica della potenza di 8 kw, che fornisce energia pulita per garantire il funzionamento dellโintero rifugio e di tutti i suoi servizi.
Per alimentare la centralina idroelettrica si preleva lโacqua necessaria dallโemissario del Lago Soprano, acqua che viene rigettata nel Rio della Balma.
IL NOSTRO PERCORSO:
Da Giaveno siย prosegue in direzione Coazze e prima del paese si svolta a sinistra in direzione Forno. Oltrepassando l’ Ossario Partigiano ed il Santuario siย parcheggia presso un tornante al fondo della strada, prima della sbarra per gli impianti di Pian Neiretto.ย ย Il percorso si svolge per la prima parte in un bosco di betulle e faggi che si dirada man mano fino alla tipica roccia di alta montagna. ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย Si segueย il sentiero 415 (segnalato vicino ad una bacheca) fino a quota 1300, ad un bivio segnalato su paline e si prosegueย a destra attraversando il torrente su un ponte sospeso.
Si risale fin sulla dorsale, dove si incontra il sentiero proveniente da Molรจ, anchโ esso segnalato su palina e si prosegue a sinistra.
Da qui nessunโ altra deviazione, si arriva prima ad un altro ponticello che si lascia sulla sinistra e si procede verso il rifugio
Il vallone della Balma si caratterizza per la sua bellezza selvaggia che alterna pareti rocciose grigie e rosse, per la presenza di ferro, a zone erbose, ricche di fiori di alta quota e potenti colate di acqua. ร evidente lโazione delleย glaciazioni di epoca Quaternariaย per laย presenza di morene, e sbarramento glacialeย che troverete appena sopra al rifugio (Lago Sottano, Mezzano e Lago Soprano). In questo periodo รจ possibile ammirare lโesplosione di coloriย i rododentri e i mirtilli, tappeti di genziane.
๐ง Curiositร
il termine “genziana” ha origini antichissime e testimonia il suo utilizzo giร in epoca classica. Esso, infatti, deriva dal nome del re dellโIliria,ย Gentius, che secondo la tradizione fu il primo a scoprirne le virtรน nel corso del II secolo aC.
Unโaltra leggenda, questa volta ungherese, narra che fu la pianta prescelta per salvare il popolo da una grave carestia.ย Altri narrano di cavalieri vittime di incantesimi dโamore provocati dalla bellezza dei fiori e dal fascino mistico della pianta. Si tratta di Una delle piรน note erbe alpineย e infatti predilige iย terreniย calcarei e i prati di alta quota. Anche se non รจ molto semplice trovarla, cresce spontaneamente nelle zone montuose caratterizzate da unโalta aciditร dei terreni.ย โ ๏ธAttenzione: la pianta selvatica NON puรฒ essere raccolta o si andrร incontro a una severa sanzione
Un’escursione immersa nella natura, perfetta per dare inizio alla stagione estiva
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 8:00 a GIAVENOlink punto di ritrovo e parcheggio qui compatteremo le auto e saliremo al parcheggio di Pian Nairetto
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 47 km (40 m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 32 km (30m circa di viaggio in auto) Inizio camminata: ore 8:30 Durata camminata: 6:00 escluse le soste (percorso principale) + 1h (estensione facoltativa al Lago Sottano) Lunghezza: 12 km circaย (percorso principale) + 3km (estensione al Lago Sottano) Dislivello: 800m D+ (percorso principale) + 170m D+ (estensione al Lago Sottano) Difficoltร : E Esposizione: prevalentemente Sud-Est Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 1150 m slm Altitudine massima: 1986m slm (percorso principale) – 2098m slm (estensione al Lago Sottano) Segnale rete cellulare non presente lungo il percorso Pranzo al sacco Punti acqua: alcune fontane con la dicitura “acqua non consigliabile”
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioniย entro e non oltre le ore 20:00 di venerdรฌ 20 giugno 2025
LA RESISTENZA NEL RIFUGIO DEI VALDESI Barma dโAut ed il Vallone degli Invincibili
Resistere! Questa la parola dโordine dei โribelliโ che in epoche diverse sfruttarono questi luoghi nascosti e impervi della Val Pellice per trovare rifugio, nel 1600 i combattenti Valdesi sotto le persecuzioni dellโesercito sabaudo, tra il 1943 e il 1945 i partigiani durante la Lotta di Liberazione per sfuggire ai rastrellamenti nazi-fascisti. Nellโambito del programma โPassi in Libertร โ proponiamo ai soci unโuscita in tecnica nordic walking sui sentieri del Vallone di Subiasco, conosciuto anche come โVallonedegli Invincibiliโ, che grazie alla sua morfologia e alle sue risorse naturali, offrรฌ protezione e rifugio sicuro alle genti che ad esso si affidarono e oggi offre a noi, semplici viandanti, emozioni e vedute spettacolari in un angolo selvaggio e affascinante della Val Pellice.
I fatti storici
La Val Pellice fu uno dei primi luoghi dove si sviluppรฒ una resistenza diffusa e spontanea che diede origine a numerosi gruppi indipendenti prendendo il nome dalle borgate in cui trovarono primo rifugio. Nacquero cosรฌ le bande di Serre Sarsenร (comandante โGayotโ), delle borgate di Bessรจ e di Bodeina (comandanti Barolin e โCapunโ ), del Ciarmis (comandante โRicou del Ciarmisโ), dei Chabriols (comandante โRenรฉโ). In seguito questi gruppi diedero origine alle brigate GL, che occuparono lโintera valle e la vicina valle Germanasca, o si unirono alle brigate Garibaldi che presidiavano la vicina valle di Luserna e le alture del Montoso. La tradizione di lotta dei Valdesi, da sempre contro ogni persecuzione, spinse la stragrande maggioranza della popolazione civile a prendere posizione, dapprima alle persecuzioni contro gli ebrei e dopo lโ8 settembre contro il nuove regime fascista repubblicano. In valle vennero ben presto costituiti un comando unificato ed unโunica intendenza, grazie alla presenza di personalitร carismatiche e capaci dal punto vista organizzativo. Presso la borgata Bessรจ, punto di partenza del nostro itinerario, si stabilรฌ fina dal 1943 una parte della banda partigiana del Vilar, comandata da Antonio Prearo โCapunโ e proprio con una riunione tenuta in una baita del paese iniziรฒ la riorganizzazione delle forze partigiane in valle dopo il durissimo rastrellamento del marzo 1944. Alla fine di aprile del 1944 fu stabilita una nuova base logistica presso la conca del Prร (nei pressi di Villanova) e approntate postazioni difensive al colle Barant e al Colle della Croce. Qui ricevevano rifornimenti di armi, viveri e vestiario grazie ai lanci aerei alleati che permisero di estendere progressivamente il controllo a tutta lโalta valle organizzando una linea difensiva โmobileโ. Lโalta val Pellice divenne cosรฌ, per un breve periodo, una zona liberata che ospitava per lโaddestramento le reclute partigiane che giungevano sempre piรน numerose dopo la chiamata alla leva nellโesercito fascista. Altre forze partigiane del Bargese e gruppi GL valdesi si unirono successivamente realizzando cosรฌ una fattiva collaborazione tra bande di diversa ideologia politica. Questa esperienza si concluse nellโagosto 1944 allorquando, fallito lโassalto al presidio fascista di Bibiana, le forze nazifasciste nellโintento di risolvere la situazione in Val Pellice, iniziarono un grande rastrellamento che forzรฒ la linea difensiva attestata a sud del Pellice e costrinse il gruppo attestato al Pian del Prร a ritirarsi precipitosamente verso il vallone dei Carbonieri ed il rifugio Barbara. La popolazione civile di Villar Pellice e Bobbio Pellice visse momenti di terrore ad opera di reparti di SS ucraine, soldati capaci di comportamenti ancor piรน feroci degli stessi nazisti. A settembre si aggiunsero reparti di Alpenjager tedeschi, al fine di controllare il confine e le vie di comunicazione con la Francia. Questo inasprimento della repressione in valle determinerร lโinizio della fase di โpianurizzazioneโ della guerra partigiana, con il progressivo trasferimento di gran parte delle bande partigiane nella pianura piemontese e sulle colline di Langa e Monferrato ed il prosieguo della lotta organizzata in piccoli gruppi combattenti nascosti nelle casine e nelle piccole frazioni isolate. Gli unici presidi rimasti in Val Pellice faranno base per tutto lโinverno 1944-45 a Serre Sarsenร con compiti di collegamento tra il comando e le missioni alleate.Il 23 aprile le truppe nazifasciste dislocate in val Pellice ricevettero lโordine di abbandonare le posizioni e ripiegare su Torino. Rifiutata la richiesta di resa incondizionata avanzata dal comando partigiano, il 27 aprile iniziรฒ la ritirata, incalzata da vicino dai garibaldini della Val Luserna e dai GL della Brigata Val Pellice con duri scontri e azioni di disturbo delle autocolonne, che divenne ben presto rotta confusa. La sera del 27, con il cessare delle ultime resistenze, i partigiani entrarono in Torre Pellice completando cosรฌ la liberazione dellโintera vallata.
(note storiche tratte dal libro โSui sentieri della guerra partigiana in Piemonteโ di Diego Vaschetto)
L'itinerario proposto
Il nostro itinerario parte dal parcheggio poco oltre la borgata Bessรจ, che si raggiunge percorrendo in auto la Val Pellice in direzione Bobbio Pellice e imboccando, poco prima del paese subito a valle del ponte sul torrente Subiasco, la carrozzabile sulla destra seguendo le indicazioni per Meynet-Bessรจ e il Vallone degli Invincibili. Lasciate le auto, imbocchiamo un sentiero pianeggiante a sx (bacheca con indicazioni, segnavia 128) che, dopo aver superato una prima barma, si inoltra nel vallone di Subiasco, dominato dallo scuro sperone di Rocca Ciabert.
La mulattiera procede in moderata pendenza con un mezzacosta ricavato sul fianco del ripido pendio. Superato un primo ed un secondo rio, con percorso in saliscendi, giungiamo sotto il Torrione di punta Rubinella (1150m). Una bella mulattiera selciata risale quindi il ripido versante opposto con una serie di svolte che termina sul ciglio del pendio dominato da uno sperone roccioso, punto naturale difensivo, e per noi di osservazione, di questo vallone. Segue un tratto in diagonale con moderata pendenza attraverso un bel boschetto di faggi e larici.
Continuando con il mezzacosta si entra nella parte piรน selvaggia dellโitinerario, raggiungendo il fondo del vallone chiuso tra strette pareti in apparenza invalicabili. Attraversato il torrente, con una bellissima cascata, il sentiero inizia a risalire sul versante opposto una ripida parete rocciosa tramite unโardita mulattiera (muretti di sostegno e tratti scavati nella nuda roccia) fino a raggiungere una finestra rocciosa utilizzata come posto di guardia delle vedette partigiane (1440m). Volgendo lo sguardo indietro ci renderemo conto dellโingegno umano e dellโimpegno che hanno portato a tracciare un percorso che ha reso questo luogo solitario uno dei posti piรน affascinanti della Val Pellice. Percorsa ancora una diagonale lungo un versante prativo, unโ ultimo tratto a mezzacosta in un rado bosco termina in prossimitร della conca erbosa che ospita le baite diroccate (barme) e le piรน recenti unitร silvo-pastorali di Barma dโAut (1510m). E proprio qui, nel 1686, si rifugiarono le ultime milizie combattenti valdesi del capitano Paul Pellenc. Dopo mesi di guerra partigiana, le truppe del duca Vittorio Amedeo II dovettero venire a patti con i rivoltosi โinvincibiliโ consentendo loro di espatriare in Svizzera con lโonore delle armi e portare con se i congiunti tratti dalle prigioni piemontesi. Quasi tre secoli dopo, furono ancora questi luoghi a dare rifugio sicuro ai โnuoviโ partigiani, sfruttando le grotte e gli anfratti nascosti (pertus) difficilmente raggiungibili, dono della natura agli uomini coraggiosi. Dalle baite e dal recente bivacco costruito in loco si dipartono poi due sentieri per la grandiosa posizione dellโAlpe Subiasco (1880m) e per la Rocca Chabert da cui la discesa su Bobbio Pellice attraverso la borgata Sersenร . Per il rientro al punto di partenza noi utilizzeremo invece lo stesso percorso di andata. Tornati alle auto, per quanti lo desiderano, proseguiremo tramite una comoda strada sterrata (segnavia 129) verso lโaccogliente Rifugio degli Invincibili (1,5 km dal parcheggio) per un โterzo tempoโ con vista aerea sulla valle Pellice.ย
Cenni di toponomastica locale Molti sono i termini autoctoni con i quali, in valle, vengono indicati i luoghi naturali ed i manufatti abitativi che incontreremo nel nostro itinerario. Ne riportiamo alcune definizioni: Pertus:piccole caverne con accessi stretti e poco riconoscibili Bars: cenge rocciose poste in mezzo ad alte pareti raggiungibili con difficoltร e invisibili dal fondovalle Barme: edifici riparati sotto pareti strapiombanti
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Punto di ritrovo : ore 8:30Villar Pellice – bar “Piazza Willy Jervis” clicca qui Qui compatteremo i posti in auto e saliremo al piccolo parcheggio della borgata Bessรจ (5 km da Villar Pellice) Parcheggio autovetture: Parcheggio Borgata Bessรจ
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 83 km (1h 10m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 68 km (1h circa di viaggio in auto) Ritrovo Val Pellice: ore 8:30 Inizio camminata: ore 9:15 Durata camminata: 4,5-5:00 ore circa escluse soste (percorso principale) + 1 ora (estensione facoltativa al Rifugio degli Invincibili) Lunghezza: 7 km circa (percorso principale) + 3 km circa (estensione al Rifugio degli Invincibili) Dislivello: 600m D+ (percorso principale) + 300m D+ (al Rifugio degli Invincibili) Difficoltร : E Esposizione: S e SE Tratti esposti: il percorso si sviluppa in ambiente alpino su sentiero mezzacosta, ben mantenuto e completamente camminabile (classificazione E). Sono presenti alcuni brevi e facili passaggi esposti dove รจ richiesto piede fermo e assenza di vertigini Altitudine minima: 1022m slm Altitudine massima: 1514m slm Pranzo al sacco Punti acqua: alla partenza (Villar Pellice) e all’arrivo (Barma d’ Aut) Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di venerdรฌ 13 giugno 2025
Il Cammino di Oropa della Serra, lungo 62 km, รจ stato ideato nel 2012 da Alberto Conte, presidente dellโAssociazione Movimento Lento e della Casa del Movimento Lento di Roppolo, che tuttora lo sostiene e lo promuove in prima persona, collaborando con associazioni locali, in primo luogo lโAssociazione degli Amici della Via Francigena di Santhiร e con il Santuario di Oropa. Il cammino รจ segnalato con una freccia gialla su sfondo nero che indica la direzione di Oropa.
Iniziamo il Cammino di Oropa insieme, incamminandoci lungo le quattro tappe di difficoltร crescente, dalla pianura agricola alle montagne, attraversando una grande foresta, toccando castelli, antichi borghi, luoghi dello spirito, ammirando panorami indimenticabili.
Affrontiamo il cammino con la nostra Credenziale, il passaporto del pellegrino, pronti a riempirlo di timbri raccolti tappa dopo tappa. Ogni segno sulla carta racconta un pezzo del nostro viaggio e, una volta arrivati a Oropa, ci permetterร di ricevere il Testimonium, la meritata ricompensa per il nostro percorso.
E per chi non riuscirร a completare tutte le tappe? Nessun problema! Potrร sempre riprenderle in autonomia, perchรฉ il cammino aspettaโฆ e i timbri anche! ๐ฃ๐ถ๐ปโโ๏ธ๐ถ๐ผ๐ถ๐ฟโโ๏ธ
DIARIO DI VIAGGIO
22 febbraio 2025 TAPPA 1๏ธโฃ – SANTHIA’ โก๏ธโก๏ธโก๏ธ ROPPOLO 16,5 km, con 230 m dislivello in salita
“Lโarte di incastrare 34 persone e relative auto”
Siamo in 34. Un numero che ci riempie di gioiaโฆ ma anche di una sana dose di logistica! Coordinare spostamenti, auto e persone รจ quasi come risolvere un cubo di Rubik alla cieca, ma niente paura: con un poโ di organizzazione e tanta collaborazione, tutto si incastra alla perfezione.
Visto che il punto di partenza e quello di arrivo non sono poi cosรฌ lontani, decidiamo di recuperare le auto in autonomia, evitando il noleggio di un bus. Per ridurre il numero di veicoli in movimento e ottimizzare i trasporti, mettiamo in piedi unโefficiente rete di auto navetta. Gli autisti vengono riaccompagnati a Santhiร per recuperare le macchine, mentre altri si muovono da Volpiano e Torino.
Un piccolo puzzle su quattro ruote, risolto grazie alla disponibilitร , alla pazienza e โ diciamolo โ a un pizzico di talento da stratega. Alla fine, tutto fila liscio e possiamo concentrarci sulla cosa piรน importante: il nostro cammino. ๐ถโโ๏ธ๐๐
“Il cammino”
Si parte dal parcheggio del cimitero di Santhiร … perchรฉ, si sa, i veri scaramantici non si accontentano di un parcheggio qualsiasi! Dove potresti trovare un inizio piรน fortunato se non tra le lapidi? Dopo tutto, chi meglio degli spiriti puรฒ darci una mano a trovare il nostro cammino?
Da Santhiร , il cammino si snoda lungo la Via Francigena, il piรน famoso e antico cammino italiano, verso le dolci colline dellโanfiteatro morenico dโIvrea. Lo affrontiamo in una giornata uggiosa, ma cerchiamo di godere del paesaggio che ci avvolge, consapevoli che anche le nuvole possono offrire una bellezza unica.
Dopo una piccola sosta per uno spuntino alla Cascina Maresca, si prosegue verso Cavagliร , dove possiamo finalmente gustarci un caffรจ dalla sedia e dare fondo alle nostre provviste!!
Presso l ‘INFO POINT ci accoglie con un grande sorriso un volontario dellโAssociazione che gestisce il Cammino di Oropa. Con entusiasmo e un tocco di magia, ci dona un simpatico cappellino da elfo, arricchito da una piuma colorata. Un dettaglio speciale, che non รจ solo un omaggio, ma un simbolo: ognuno di noi lo aggancia allo zaino, trasformandolo in un piccolo portafortuna, destinato a restare tra i ricordi di questo cammino. ๐๐งขโจ
e non solo.. la foto che ci scatta la posta su Facebook e riceviamo i complimenti per essere stati il gruppo piรน numeroso non parrocchiale ad aver partecipato al cammino… WOW !!
Ci racconta anche che lungo il nostro cammino potremmo avere la fortuna di incontrare elfi o altre figure magiche ๐ช๐ช๐ช
Non li abbiamo visti, ma sappiamo che sono lรฌ, da qualche parte tra i boschi. E cosรฌ, ognuno di noi ha lasciato, almeno con il pensiero, un piccolo sogno nella loro buca delle lettere
Dopo aver attraversato il paese di Cavagliร , arriviamo a Roppolo, dove svetta lโimponente castello. Da lassรน si dovrebbe ammirare un magnifico panorama sul lago di Viveroneโฆ quando la nebbia lo permette.
Oggi no. ๐
Ma poco importa! Siamo comunque felici di aver raggiunto il nostro traguardo e, soprattutto, di aver conquistato il primo timbro del nostro cammino. Un piccolo segno sulla credenziale, un grande passo nella nostra avventura! ๐ถโโ๏ธ๐โจ
6 aprile 2025 TAPPA 2๏ธโฃ – ROPPOLO’โก๏ธโก๏ธโก๏ธ SALA BIELLESE 17,6 km, con 359 m dislivello in salita
“Dovevano partire in 30 sono arrivati in 14”
Eh si! La data stabilita per la seconda tappa era il 22 marzoโฆ ma le condizioni metereologiche โ๏ธinsieme al raduno degli alpini ๐บ hanno segnato nuovamente la necessitร di un cambio data per questo Cammino di Oropa: seconda tappa quindi fissata per il 6 aprile.
E da 34 siamo diventati un gruppo di 14 coraggiosi pellegrini Nordic Walking Volpiano ๐ช๐ฅพ.
Tutti insieme, ben compattati in tre auto ๐๐๐ per la massima sostenibilitร ambientale del pianeta ๐ abbiamo raggiunto Roppolo, la nostra localitร di partenza.
Il gruppo non si รจ astenuto dal prepararsi al meglio con ottimo caffรจ โ e esercizi di rilassamento e di chi-kung ๐งโโ๏ธ๐งโโ๏ธ, pronti per raggiungere la meta: Sala Biellese.
“Il cammino”
Il gruppo รจ partito in una splendida caldissima giornata di sole e ha raggiunto i tre castagni secolari, nella rigogliosa campagna di Roppolo, dove le viti di Erbaluce e Nebbiolo sono state sostituite da campi di kiwi e ulivi.
Alla panchina originale Big Bench noi abbiamo preferito la piccola e semplice panchina di ‘recupero imballo’: sostenibilitร e riciclo a favore della natura sempre! โฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธ
Il gruppo avanza con due ritmi differentiโฆ metร partecipanti “divorano” la strada con grande decisione, metร gruppo si “gusta” il cammino.
โฌ๏ธโฌ๏ธ CHI GUSTA โฌ๏ธโฌ๏ธ
โฌ๏ธโฌ๏ธ CHI DIVORA PASSI โฌ๏ธโฌ๏ธ
“La trasformazione dei pellegrini in cammino”
I pellegrini Nordic Walking Volpiano sono l’unico gruppo in percorrenza in questa tappa di percorso che dopo aver superato Zimone arriva a Bose.
Il Monastero, luogo privilegiato di silenzio, pace e accoglienza ๐๐๏ธโจ, ha accolto il nostro gruppo di pellegrini… non troppo silenzioso ๐ ๐ถ.
E nellโimmortalare il raggiungimento di questa metร tappa con una fotografia ๐ท in cui essere tutti presenti, dopo aver con fatica trovato un fotografo volontario esterno al gruppo , con grande sorpresa a metร cammino ci siamo giร visti pellegrini โimmortalati e pervasi da unโaura luminosaโ ๐๐ in piena via di trasformazione .
In effetti non avevamo piรน ritmi diversi, ma eravamo capaci a passo omogeneo e sempre piรน compatti di proseguire il cammino, attraversando il favoloso ricetto di Magnano.
La nostra credenziale ha iniziato a riempirsi di timbri guadagnati a suon di veloci passi.
Il bosco era sempre piรน da fiaba (e a tratti sempre piรน simile alla nostra Vauda di Via Ronchi); la voglia di raggiungere, anche se con fatica, l’ultimo timbro era sempre piรน forte in tutti.
E tra una lettura di km mancanti del GPS di uno e dellโaltro pellegrino ๐ค a confronto, il traguardo รจ arrivato ๐ e i timbri di Sala Biellese sono stati registrati nella credenziale di tutti : STANCHI๐ฎโ๐จ, TRASFORMATI โจ๐งโโ๏ธ e FELICI๐๐๐.
31 maggio 2025 TAPPA 3๏ธโฃ- SALA BIELLESE โก๏ธโก๏ธโก๏ธ GRAGLIA 15,7 km, con 511 m dislivello in salita
1 giugno 2025 TAPPA 4๏ธโฃ- GRAGLIA โก๏ธโก๏ธโก๏ธ SANTUARIO DI OROPA 14,8 km, con 755 m dislivello in salita
con pernottamento al Santuario di Graglia ๐๏ธโช
Con lo zaino in spalla ๐, gli amici bastoncini ๐ฆฏ e il cuore aperto ๐ si รจ concluso il Cammino di Oropa. Unโesperienza che porteremo con noi, costruita con mattoni di fatica e risate, di passi silenziosi e parole condivise, di panorami che levano il fiato e pensieri che trovano spazio. Abbiamo camminato tra boschi antichi e borghi sospesi nel tempo, respirando la libertร che solo il ritmo lento del cammino sa regalare. Ogni tappa รจ stata una conquista, ogni incontro un dono. Un grazie speciale agli organizzatori e agli accompagnatori, che con sensibilitร e passione hanno saputo guidarci, estrarre emozioni da ogni momento e creare unโatmosfera autentica e accogliente. Grazie a loro, questo cammino รจ diventato qualcosa di piรน: un’esperienza di connessione profonda, con la natura, con gli altri, e con noi stessi.
Ora che siamo arrivati, sappiamo che il vero traguardo non รจ la meta, ma il cambiamento che avviene dentro, passo dopo passo, sentiero dopo sentiero.
ECCOCI… ALL’ ARRIVO
ECCOCI …. IN UN VIDEO RIASSUNTIVO DELL ‘INTERO CAMMINO
ED ECCOCI … protagonisti in un racconto che รจ una piccola perla di umorismo, affetto e creativitร . La cronaca surreale e affettuosa delle due ultime tappe di un pellegrinaggio vissuto in modo spensierato e divertito.
Si ride, ma si sente anche lโaffetto vero per le persone e la forza silenziosa della fede
Sabato 31 maggio
Oggi, 31 maggio, ultimo giorno del mese dedicato alla Vergine Maria, con il benestare del Direttore e della Direttrice (ill.mo Dr. Ing. Gran Ammiraglio etc. etc. Marco e della Direttrice Nicoletta, Gran Duchessa etc. etc.), รจ iniziata una due giorni che porterร i nostri ospiti a pellegrinare verso i santuari di Graglia e Oropa. La sveglia รจ suonata prestissimo. Ritrovo a Sala (Biellese)… chi piรน, chi meno… e poi finalmente la partenza del pellegrinaggio, accompagnati come sempre dal Capo Infermiere SS (Silvio Santi) e dalla nuova Geriatra, Dott.ssa Stefania Con…ventini. Con grande sorpresa, alla partenza si รจ presentata una troupe di Canale 5 coordinata dalla nota conduttrice Myrta Merlino, curiosa di vedere e documentare dal vivo questo esperimento geriatrico 10.10.Dopo i primi 5 km, oltre ai soliti problemi di incontinenza, iniziavano le visioni (per i piรน anziani): angeli con trombetta, cinghiali maculati, boa reali etc. etc. Ma il culmine della tensione รจ arrivato al km 12.7, con uno scontro verbale tra le donne del gruppo che affermavano di aver avuto apparizioni in sequenza di Santa Rita da Cascia, Santa Brigida, Santa Honorรฉ.Solo grazie al tempestivo intervento del poliziotto Uber (giร Kojak nella precedente gita) e del Maresciallo Frengo veniva riportata la calma. Fu cosรฌ che Padre Brown (Andrea) intonรฒ il noto canto dei Ricchi e Poveri: “Mamma, mamma, ma mamma, mamma Maria…” ๐ถ๐ถe ritornรฒ finalmente la quiete!
Ripreso con difficoltร il difficile e ripido percorso, al km 15.8 lโArcangelo Gabriele, vedendo la tribolazione di questa Armata Brancaleone, si รจ messo a tirare direttamente il gruppo, portandoci cosรฌ sani e salvi al Santuario di Graglia, dove avremmo poi passato la notte nellโostello adiacente.โฆ E qui รจ avvenuto lโincredibile: tutti, ma proprio tutti, giurano che ad accoglierci e a darci le chiavi delle nostre camere sia stato San Pietro in persona!
Domenica 1 giugno
RSA Cuc… Una seconda giornata! Prima di descrivere la seconda ed ultima tappa del cammino, รจ importante tornare alla notte tra sabato e domenica, perchรฉ si sono verificati alcuni casi di sonnambulismo, forse dovuti alla leggerissima cena della sera precedente (trippa, castagne e polenta!!!). La situazione ha richiesto lโintervento del Tenente Colombo e di Marta Flavi per convincere i due che si sentivano, rispettivamente, Mary Poppins e il Barone Rosso (per privacy non รจ possibile comunicare i loro nomi), a scendere dal cornicione dellโostello. Ritornata la calma, si รจ fatta ora della sveglia e della colazione, dove, con grande meraviglia, hanno tenuto il briefing giornaliero San Francesco e Robert Redford, specialisti nel parlare con/gli Animali… Ricevuta la benedizione, siamo finalmente partiti per la tappa finale, consci delle difficoltร che avremmo ben presto incontrato. Tantโรจ che in tanti abbiamo pensato alla cara Silvia, rimasta a casa: soprattutto ci sono mancati i suoi biscotti โallucinogeniโ โ i famosi biscotti di โMariaโ (per rimanere in tema) โ che ci sarebbero serviti per affrontare con piรนโฆ spensieratezzaโฆ la tremenda salita! Giunti piรน o meno al km 7, sono iniziati i primi problemi di aerofagia e meteorismi vari, con emissioni di COโ a livelli massimi, causando gravi disagi ai numerosi gruppi che ci seguivano…
Nel frattempo, a guidare il gruppo cโera Saverio che, allโimprovviso, ha iniziato a lanciare urli tarzaneschi e a trasformarsi fisicamente, assumendo una colorazione celeste. Scopriremo poi che la causa era dovuta a un errore dellโInfermiere SS nella distribuzione delle pastiglie del mattino (pastiglia blu…). Richiamati tutti allโordine dalla Dott.ssa Stefania, il cammino รจ proseguito fino al km 14, dove finalmente abbiamo potuto fare una sosta ristoratrice al chiosco gestito dai Tre Re Magi, dove โ come potete immaginare โ Bamba, Incenso e soprattutto Birra non potevano mancare. Rigenerati, ma soprattutto alterati, abbiamo letteralmente divorato gli ultimi difficili km restanti.
Giunti finalmente in vista del Santuario, ci รจ venuto incontro un piccolo comitato dโaccoglienza composto da Don Lurio, Don Bairo, Don Abbondio, accompagnati dai rispettivi cani: Rin Tin Tin, Lessie e Snoopy. Allโentrata in basilica siamo stati accolti da cori celestiali di angeli con tromba, Coro della SAT, coro 4+4 di Nora Orlandiโฆ ma alla vista di questa truppa di disgraziati, la Vergine Maria รจ improvvisamente sbiancata, riprendendo colore solo dopo alcuni minuti!
Ricevuta la benedizione finale, non ci restava che uscireโฆ ma proprio in quel momento รจ avvenuta la Carrambata del secolo!
Ripresa dalla troupe di Canale 5, capitanata dalla signora Merlino, SS si รจ inginocchiato improvvisamente chiedendo lโattenzione della stessa MM (M. Merlino)โฆ Panico tra il pubblicoโฆ il coro ha intonato, seguito dal folto pubblico: โMeno male che Silvio cโรจโฆโ In quel momento, il nostro Silvione ha chiesto la mano della signora Merlino, offrendole non il solito anello di fidanzamento (ormai passato di moda), maโฆ il suo libretto della pensione!!! (Mitico.) Applausi, abbracci, emozione a milleโฆ si chiudeva cosรฌ una due giorni memorabile, piena di fatica e di emozioni vere.
Grazie a tutti i partecipanti.
P.P.S. (Piccolo Pensiero Serio): Maria รจ soprattutto Madre. Ama tutti i suoi figli, credenti e non credentiโฆ e soffre nel vederli in difficoltร . Porti pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglieโฆ e nel mondo.
AUTORE: PAOLO G. (scrittore partecipante e burlone per vocazione al quale va un super grazie)