Sabato 13 Maggio, alle ore 14.30, presso l’area giochi adiacente alla chiesa della Madonna delle Vigne in via Vauda 121a Volpiano, avrà inizio un nuovo corso base diNordic Walking.
Il corso sarà tenuto da istruttori di nordic walking UISP riconosciuti dal CONI.
Sono previste quattro lezioni consecutive della durata di circa due ore ciascuna durante le quali, tramite una precisa progressione didattica, si apprenderà la corretta tecnica del nordic walking.
Ai partecipanti, per tutta la durata del corso, saranno forniti gratuitamente dall’associazione i bastoncini da nordic walking.
Chi desidera partecipare o ricevere ulteriori informazioni sull’evento è pregato di contattarci ai seguenti numeri:
Massimiliano: 338 7709382
Marco: 392 2554812
In alternativa inviate una mail a: informazioni.nwv@gmail.com
Sabato 06 Maggio proponiamo ai soci un’escursione in tecnica nordic walking a Chianocco in Valle di Susa
Si tratta di un itinerario di media montagna posto ai margini della Riserva naturale speciale dell’Orrido di Chianocco, sulla sinistra orografica della Valle di Susa, percorribile preferibilmente in primavera-autunno (ma anche in inverni asciutti) data la sua esposizione (sud) particolarmente aperta e assolata. Il panorama è molto vasto e offre belle vedute sulla costiera Palon – Grand’Uja, sul gruppo Orsiera – Rocciavrè e sulla bassa valle di Susa.
Il percorso, ad anello, parte dall’abitato di Chianocco, costeggia l’Orrido lungo la destra orografica dal torrente Prebèc, con spettacolari punti panoramici su di esso, e si inerpica nella valle scavata dal torrente lungo il Sentiero dell’Orrido (segnavia 565 e 542) toccando le tranquille frazioni di Molè, Case Comba e Goitroce, ricche di curiosità etnografiche e naturalistiche, fino a raggiungere la frazione Margrit, massima elevazione dell’itinerario (1059m). Da questo punto inizia il percorso di ritorno che, seguendo il versante orografico opposto del torrente (segnavia 542 e 541), raggiunge la frazione Pavaglione, percorre il Sentiero del Leccio offrendo altre spettacolari vedute del lato sinistro dell’Orrido ed infine completa l’anello in prossimità dell’abitato di Chianocco. Le curiosità naturalistiche lungo il percorso non mancano: oltre agli splendidi scorci delle scoscese pareti dell’Orrido, attraverseremo una caratteristica zona a calanchi (Calanchi del Mulè), incontreremo particolarissimi campanili di materiale morenico (Choquè di Margrit) formatisi in seguito a fenomeni erosivi delle acque del torrente Prebec, osserveremo esemplari di Leccio, sempreverde tipico della macchia mediterranea, la cui presenza in questo scenario alpino rappresenta elemento di rarità biologica.
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ore 9.00 Chianocco, Piazza del Municipio. (Frazione Roccaforte 1 – Chianocco) Il punto di ritrovo dista da Volpiano 60 km (40minuti di viaggio in auto) E’ raggiungibile percorrendo l’autostrada Torino-Bardonecchia fino all’uscita 5-Chianocco oppure seguendo la Statale 25 in direzione Bussoleno fino al bivio per Chianocco. Sulla piazza è presente un piccolo parcheggio. Alla vicina fontana è possibile fare una prima scorta di acqua mentre non vi sono nei dintorni negozi di alimentari.
Briefing: ore 09.15
Inizio camminata: ore 09.30
Durata camminata: 6.00h circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Lunghezza : 10 km circa
Dislivello: 550m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non esistono tratti esposti
Altitudine minima: 550 m slm
Altitudine massima: 1059 m slm
Pranzo al sacco
Si consiglia di avere nello zaino almeno un litro d’acqua, barrette energetiche o integratori.
Sono presenti fontane lungo il cammino
Il segnale della rete cellulare è generalmente presente lungo tutto il cammino.
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L’attività proposta è fruibile da chiunque abbia una minima preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura. L’itinerario proposto non presenta particolari difficoltà tecniche, tuttavia il dislivello e la lunghezza presente richiedono impegno da parte dell’escursionista. Vi chiediamo quindi di valutare la partecipazione in base al vostro allenamento personale rispetto alle distanze da percorrere e i dislivelli da affrontare
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dall’escursione persone che non ritiene idonee per l’escursione proposta o se le scopre prive di abbigliamento e/o calzature idonee a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto.
Vi chiediamo cortesemente di rispettare gli orari indicati per l’escursione al fine di evitare le probabili anomalie al programma che potrebbero derivare dalla loro inosservanza, per rispetto al lavoro da noi svolto e degli altri partecipanti.
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Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare: Marco Boninsegna: cell 3922554812 entro venerdì 05 Maggio h 18.00
Domenica 02 Aprile proponiamo ai soci un’escursione in tecnica nordic walking nella riserva naturale dei monti pelati.
Il percorso inizia poche decine di metri prima di Baldissero Canavese, su di una sterrata che dolcemente porta in breve tempo sul crinale dei Monti Pelati che percorriamo (lungo un sentiero simile a quelli di montagna) toccando le rovine della cappella dei santi Rocco e Grato, testimonianza di religiosità e di litigiosità. Proseguiamo ammirando lo splendido paesaggio fino ad arrivare a Torre Cives (m 581) da cui lo splendido panorama può essere ammirato a 360°.
Lungo questo primo tratto ci si inoltra attraverso una vegetazione di alte erbacee, rade betulle e basse conifere, suggestive ma indici della povertà del suolo. Tra le rocce scure affiorano vene di bianca magnesite, caratteristiche che conferiscono a questo scenario quasi montano un aspetto lunare. Sull’altura della Torre è possibile trovare rocce denominate serpentini e peridotiti verdastre. Dalla Torre Cives si discende dolcemente verso la Cappella di san Rocco in prossimità di Vidracco. Da lì inizia un nuovo tratto del percorso prima su asfalto, poi su una dolce mulattiera che diventa in seguito un sentiero di montagna in salita. Percorriamo un bosco di bassi castagni e ginestre, aperto a tratti verso sud sul bel paesaggio montano e canavesano; raggiungiamo una piccola radura, dove potremo pranzare e osservare “il sentiero dei muschi”, costellato di zone di questo quasi vellutato, bel vegetale dove la nostra immaginazione può farci immaginare piccoli Hobbit o elfi… . Il cammino riprende su di un suggestivo versante nord, lungo il quale i castagni si fanno via via più imponenti, compaiono esemplari di abeti bianchi e iniziano testimonianze di religiosità che diverranno via via più numerose, sempre molto curate e significative. Stiamo scendendo infatti verso la “Valle Sacra” a nord di Castellamonte. Raggiunta su asfalto la graziosa frazione di Muriaglio (presenza di una fontana) sempre su asfalto, si raggiunge nuovamente il sentiero che, passando dapprima lungo un piccolo ambiente lacustre, ci riporta verso i Monti Pelati ed al loro ambiente selvaggio della brughiera. Il sentiero ci riporterà, con un tratto finale leggermente ripido, a pochi metri dal parcheggio di partenza. VALLE SACRA: precedentemente conosciuta come Valle di Castelnuovo (comune e possedimento dei Sanmartino dal XII secolo), venne così denominata a partire dall’ ‘800 da Costantino Nigra, il più illustre dei suoi abitanti, noto per le sue opere letterarie e per gli studi sul teatro popolare religioso della valle. MAGNESITE: è un composto chimico chiamato carbonato di potassio, utilizzato in diversi sport per contrastare la sudorazione delle mani.
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Baldissero Canavese, Via Monte Grappa, 23 presso il parcheggio del municipio, ore 8.30 Il punto di ritrovo dista da Volpiano 30km (30minuti di viaggio in auto). Sulla piazza sono presenti un piccolo negozio di alimentari aperto alla domenica e l’erogatore di acqua a pagamento. A pochi metri vi è la trattoria bar Vittoria.
Briefing ore 09.00
Inizio camminata 09.15
Durata camminata 6.00h circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Lunghezza : 14 km circa
Dislivello: 600m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non esistono tratti esposti
Altezza minima: 376 m slm
Altezza massima: 670 m slm
Pranzo al sacco
Si consiglia di avere nello zaino almeno un litro d’acqua, barrette energetiche o integratori.
Presenza di fontane lungo il cammino
NB: Il segnale della rete cellulare non è sempre presente lungo il cammino.
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L’attività proposta è fruibile da chiunque abbia una minima preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura. L’itinerario proposto non presenta particolari difficoltà tecniche, tuttavia il dislivello e la lunghezza presente richiedono impegno da parte dell’escursionista. Vi chiediamo quindi di valutare la partecipazione in base al vostro allenamento personale rispetto alle distanze da percorrere e i dislivelli da affrontare
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dall’escursione persone che non ritiene idonee per l’escursione proposta o se le scopre prive di abbigliamento e/o calzature idonee a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto.
Vi chiediamo cortesemente di rispettare gli orari indicati per l’escursione al fine di evitare le probabili anomalie al programma che potrebbero derivare dalla loro inosservanza, per rispetto al lavoro da noi svolto e degli altri partecipanti. ———————————————————————————————————————
Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare: Marco Boninsegna: cell 3922554812 entro Sabato 01 Aprile h 18.00
Due splendide e suggestive escursioni affacciate sulla Riviera Ligure di Ponente.
Sabato 25: Anello di Borgio Verezzi 10,5 km con 550 m D+ – difficoltà E con alcuni tratti esposti
Domenica 26: Anello Noli Varigotti 13 km con 900 m D+ – difficoltà E con alcuni tratti esposti
PROGRAMMA:
1° Giorno – Sabato 25 febbraio Ritrovo presso il parcheggio sulla SS1 (Aurelia) tra i bagni Lido e i bagni Europa a Borgio Verezzi ore 9.00. La distanza Volpiano-Borgio Verezzi e’ di 200 km con un tempo di percorrenza di circa 2h 30 minuti (soste escluse).
Percorso: prima autostrada A6 Torino-Savona poi autostrada A10 direzione Ventimiglia / uscita Finale Ligure
Punti di Interesse (POI) durante l’escursione: Cava Vecchia Sentiero Carri Matti Chiesa di San Martino e di Santa Maria Maddalena Mulino Saraceno Buogio Verezzi Chiesa S. Agostino Borgo S. Marino Grotta Arma di Crosa Rocca di Finalborgo Torre di Bastia Chiesa di San Pietro Apostolo Borgio Verezzi
Nota: Dal punto di ritrovo in Borgio Verezzi inizia il percorso, si rende quindi necessario che tutti i partecipanti arrivino già adeguatamente equipaggiati per l’escursione e con a seguito il pranzo al sacco.
Termine dell’escursione previsto per le ore 16:00 circa.
Trasferimento verso la struttura ricettiva per il pernottamento (più avanti i dettagli), sito in Borghetto Santo Spirito a circa circa 9 km di distanza.
2° Giorno – Domenica 26 febbraio Ritrovo a Noli, presso il parcheggio lungo la Via Aurelia in prossimità dei Bagni Letizia/Ristorante Bagni “La Spiaggia”, ore 8:45
Punti di Interesse (POI) durante l’escursione: Noli (Repubblica Marinara) Alta Via Monti Liguri Baia dei Saraceni e la sua torre La Via dei Pellegrini Chiesa di San Lorenzo Mausoleo Giuseppe Cerisola (L’australiano) Punta Crena Torre delle Streghe La grotta dei Briganti Chiesa di Santa Margherita (del capitano De Albertis)
Pranzo al sacco
Termine dell’escursione previsto per le ore 16:30 circa.
Ripartenza per Volpiano
Attrezzatura consigliata per le escursioni:
zaino, scarpe da trekking, giacchetta impermeabile, pile o maglione, pantaloni lunghi, maglietta e calzini di ricambio, borraccia, cappellino, binocolo, macchina fotografica.
Consigliato avere barrette energetiche/cioccolata e almeno 1 litro d’acqua.
DETTAGLI PERNOTTAMENTO E VITTI
Pernottamento: Il pernottamento è previsto presso l’Hotel Villa Danci, sito in Corso IV Novembre 1R a Borghetto Santo Spirito a meno di 200m dalla spiaggia.
Le auto potranno essere facilmente parcheggiate nel vicino parcheggio di Piazza Caduti sul Lavoro (fronte supermercato Despar) o in alternativa in altro parcheggio sito in via Trilussa fronte Poste Italiane.
La sistemazione avverrà in camere doppie, triple e quadruple. Il costo è pari a 30 euro a persona che provvederemo a versare alla struttura ed include pernottamento, biancheria, pulizia quotidiana e kit di colazione in camera composto da: bollitore ove potersi preparare tè, caffè o cappuccino, acqua, succhi di frutta, biscotti, nutelline, marmellatine e yogurt. Nei pressi dell’Hotel sono presenti panetterie e bar.
Le camere sono dotate di tv, wifi e bagno privato.
Cena sabato 25 febbraio: La cena avrà luogo presso Il Ristorante Pizzeria PAT PIZZA sito in Via Lungomare Matteotti, 29R a Borghetto Santo Spirito a circa 200 metri dall’Hotel
Il Ristorante propone una squisita cucina di pesce, carne o in alternativa pizze e focacce. La scelta sarà libera ed individuale alla carta ed ogni commensale provvederà singolarmente al pagamento della propria consumazione.
Pranzo al sacco domenica 26 febbraio: Il pranzo al sacco sarà autogestito da ogni partecipante. Nelle vicinanze dell’hotel sono presenti panetterie, salumerie e supermercati dove poter acquistare quanto necessario al termine dell’escursione del sabato.
La proposta è riservata ai soci dell’A.S.D.Nordic Walking Volpiano.
Per aderire alla proposta, è necessaria una buona ed adeguata preparazione atletica tale da poter affrontare le lunghezze e i dislivelli delle escursioni.
Prenotazioni entro e non oltre il 15 febbraio 2023 e fino ad esaurimento posti
Quota di partecipazione: 10 euro cadauno per contributo spese associazione.
All’atto della prenotazione dovranno essere versati euro 40,00 (quota pernottamento e contributo spese)
Per informazioni/prenotazioni (voce o whatsapp) Nicoletta: 3333453385
Era febbraio 2020 quando abbiamo organizzato una bellissima ciaspolata sino al rifugio Città di Ciriè.
Da li a poco la pandemia ci avrebbe bloccato.
Quest’anno la vogliamo ripetere anche se per ora la neve in montagna scarseggia
Neve a sufficienza = ciaspole Neve scarsa = scarponcini
……e ci sarà sempre Marco Salomone ad attenderci con le sue prelibatezze ristoratrici
Vi ripresentiamo quindi la scheda descrittiva del 2020:
Una volta all’anno, abbiamo il piacere e la voglia di camminare sulla neve, indossando le ciaspole o ramponcini. L’ASD Nordic Walking Volpiano, propone per i propri soci una bellissima ciaspolata al Pian della Mussa. Il Pian della Mussa è una località situata a 1850 m al termine della val d’Ala nelle valli di Lanzo. Si tratta di un vasto pianoro lungo più di 2 km formatosi dal riempimento di un lago glaciale. Situato in provincia di Torino, nel comune di Balme, vi nasce il fiume Stura di Lanzo, affluente di sinistra del Po. Il percorso e’ molto piacevole, partendo dalla pista di pattinaggio, la strada inizia subito con un salita. Al termine della salita, ci ritroveremo nel pianoro. Cammineremo lungo la pista dello sci di fondo, arrivando al Rifugio Cirie’ dove troveremo il conforto e il calore che un rifugio sa donare ai propri ospiti, degustando una buona polenta.
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Informazioni utili per i partecipanti all’escursione:
Se c’è la neve e si ha bisogno delle ciaspole:
Ritrovo alle ore 9.15 Balme presso il rifugio Les Montagnards Frazione Cornetti, 73, 10070 Balme TO (75 minuti di viaggio in auto da Volpiano 60km) Presso il rifugio Les Montagnards sarà possibile il noleggio delle ciaspole previa prenotazione (costo di 8 euro)
Successivamente i partecipanti con le automobili si recheranno verso il centro di balme (1km circa) da dove avrà inizio la ciaspolata
Se non c’è la neve:
Ritrovo alle ore 9.15 Balme presso il parcheggio Via Capoluogo, 113, 10070 Balme (To) (75 minuti di viaggio in auto da Volpiano 60km)
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Breefing ore 9.45
Inizio della camminata ore 10
Durata camminata 6.30h circa comprensiva di pause e sosta pranzo
Lunghezza: 9 km
Dislivello: circa m D+ 400
Difficoltà tecnica: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1500 m s.l.m.
Altitudine massima: 1850m s.l.m.
Punti di ristoro: Rifugio Ciriè (pausa pranzo) Pranzo: Antipasti misti, Polenta con carne / concia, dolce, acqua, coperto (25 euro da versare al locale) Extra: Vino, caffe’
Il pranzo sarà servito alle ore 12.30 presso il rifugio Città di Ciriè
NB: Il segnale della rete cellulare è sempre presente lungo il cammino ma in alcuni punti risulta debole
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Abbigliamento obbligatorio:
Scarponcini da montagna,
Abbigliamento adeguato: Giacca a vento, cuffia, guanti, pantaloni impermeabili
Consigliata una bevanda calda, esempio the’ da trasportare con il thermos
Calze di ricambio (opzionale) Ghette (opzionale)
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L’attività proposta è fruibile da chiunque abbia una minima preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura.
L’itinerario non presenta particolari difficoltà tecniche, tuttavia il dislivello e la lunghezza presente richiedono impegno da parte dell’escursionista.
Vi chiediamo quindi di valutare la partecipazione in base al vostro allenamento personale rispetto alle distanze da percorrere e i dislivelli da affrontare.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dall’escursione persone che non ritiene idonee per l’escursione proposta o se le scopre prive di abbigliamento e/o calzature idonee a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto.
Vi chiediamo cortesemente di rispettare gli orari indicati per l’escursione al fine di evitare le probabili anomalie al programma che potrebbero derivare dalla loro inosservanza, per rispetto al lavoro da noi svolto e degli altri partecipanti.
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Per informazioni e prenotazioni contattare Masellis Massimiliano al numero: 3387709382 entro le ore 18 di martedì 24 Gennaio comunicando eventuale opzione vegetariana per il pranzo e la necessità del noleggio delle ciaspole (8 euro)
Vuoi partecipare ad una dimostrazione completamente gratuita?
Sabato 21 Gennaio a Volpiano presso il parco della Vauda, proponiamo una dimostrazione gratuita del nordic walking, potrai inoltre conoscere la nostra associazione e i nostri istruttori.
Per infomazioni e prenotazioni contattare Massimiliano 3387709382
Ritrovo: presso il parco giochi della Vauda a Volpiano, in via Vauda 120. Orario di ritrovo 14.15 – Inizio dimostrazione ore 14.30
Ma davvero è quasi Natale ed il 2022 volge al termine?
Allora è arrivato il momento di ritrovarci insieme come ogni anno per rivivere i chilometri percorsi ed augurarci reciprocamente ancora tante e tante camminate targate 2023.
A valle della cena Vi proponiamo una “lotteria di scambio”
Ognuno dei commensali si preoccuperà di portare un piccolo dono, che verrà sorteggiato durante la lotteria e destinato ad altro partecipante, così che tutti avranno un regalino da scartare.
La cena sociale si svolgerà presso il ristorante: Osteria “Antico Pedaggio” a Bussolino di Gassino Torinese, a 15 minuti di auto da Volpiano dove gusteremo un buonissimo menù della tradizione piemontese.
Menù: Antipasti:
Insalata Russa
Antipasto rosso piemontese
Vitello tonnato
Cotechino ubriaco di vino rosso e cipolle
Sfoglia di verdurel
Flan con fonduta
Primi:
Agnolotti alla piemontese
Risotto con zucca e castelmagno
Secondi:
Brasato con verdure
Dolci:
Misto del carrello
Inclusi: acqua – vino – caffè NB: Per eventuali vegetariani e/o intolleranze alimentari, è prevista la possibilità di sostituzione delle portate previste
Prezzo: 30 euro da versare direttamente al locale
Osteria “Antico Pedaggio”: Strada Rivalba 14 (Pedaggio) – Gassino Torinese. Orario di ritrovo 19.30
Al momento della prenotazione e’ importante comunicare la tipologia del menù (normale – vegetariano – intolleranze) Termine adesioni entro domenica 27 Novembre e fino ad esaurimento posti
Proseguono le nostre escursioni in nordic walking, vi proponiamo una tappa (n. 6) della via Francigena da Pont St. Martin a Ivrea.
La tappa avrà inizio a Pont St. Martin, il trasferimento verso il luogo di partenza avverrà tramite il treno con partenza da Ivrea.
Pont St. Martin è un piccolo comune posto all’imbocco della Valle d’Aosta Da Pont-Saint-Martin, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. Passaggio obbligato lungo la via delle Gallie, Pont-Saint-Martin nel 575 si trovò al confine del regno dei Franchi.
Nel Medioevo fu amministrato dalla signoria locale, i Signori di Bard, che nel 1200 fecero erigere il castello di Pont-Saint-Martin, che ancora sovrasta il paese. Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, l’abitato fu devastato da un bombardamento.
La leggenda racconta che San Martino di Tours, di passaggio sulla via Francigena in pellegrinaggio, fece un patto con il diavolo. Questi si impegnò a costruire in una notte un ponte, in cambio dell’anima del primo essere vivente che ci sarebbe passato. Il giorno dopo, San Martino liberò sul ponte un cagnolino, che venne ucciso brutalmente. In compenso, il diavolo lasciò in pace gli abitanti. Questa leggenda fa parte del ricco repertorio della valle del Lys, e rivive ogni anno nel carnevale storico.
Dalla stazione inizia la nostra escursione, dirigendoci verso il ponte romano e seguendo le idicazioni poste sul tracciato, un passo dopo l’altro, uno sgardo verso il paesaggio intorno inizia la nostra camminata verso Ivrea. Lungo il percorso attraverseremo diversi paesi, con tratti in asfalto o sterrati, terreni molto adatti per camminare in nordic walkig. Cammineremo su stradine di campagna oppure attraversermo vigneti terrazzati, con il loro fascino autunnale ci faranno ammirare il panorama intorno a noi. Non molto prima di arrivare a Ivrea, transiteremo nei pressi dei 5 laghi d’Ivrea, precisamente nelle vicinanze del lago Pistono.
Informazioni tecniche per i partecipanti all’escursione:
Ritrovo alle ore 7.45 presso la stazione di Ivrea. Il punto di ritrovo dista circa 40 km da Volpiano (40 minuti di viaggio in auto)
Treno Ivrea 8.23 – Pont St. Martin 8.41 (Costo biglietto 2.10) (acquisto del biglietto in autonomia) Parcheggio via Guglielmo Jervis
Briefing ore 9.00
Inizio della camminata ore 09.15
Durata camminata 8 h circa comprensiva di pause e sosta pranzo
Termine camminata: 17.00
Lunghezza: 24,00 km circa
Dislivello: circa 500 m D+
Difficoltà tecnica: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 250 m slm
Altitudine massima: 380 m slm
Pausa pranzo presso il bar Vertical Rock a Settimo Vittone o in alternativa pranzo al sacco
Si consiglia di avere nello zaino almeno un litro d’acqua, barrette energetiche o integratori.
Presenza di fontane lungo il cammino
Munirsi di luce frontale
NB: Il segnale della rete cellulare non è sempre presente lungo il cammino.
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L’attività proposta è fruibile da chi abbia un’adeguata preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura. L’itinerario proposto non presenta particolari difficoltà tecniche, tuttavia il dislivello e la lunghezza presente richiedono impegno da parte dell’escursionista. Vi chiediamo quindi di valutare la partecipazione in base al vostro allenamento personale rispetto alle distanze da percorrere e i dislivelli da affrontare
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dall’escursione persone che non ritiene idonee per l’escursione proposta o se le scopre prive di abbigliamento e/o calzature idonee a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto.
Vi chiediamo cortesemente di rispettare gli orari indicati per l’escursione al fine di evitare le probabili anomalie al programma che potrebbero derivare dalla loro inosservanza, per rispetto al lavoro da noi svolto e degli altri partecipanti.———————————————————————————————————————
Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare: Favarato Nicoletta cellulare 3333453385 entro Giovedi 10 Novembre h 18.00 comunicando inoltre se si usufruisce per la pausa pranzo il bar o il pranzo al sacco. Il bar propone panini, toast, insalatone, piatto caldo.
Entro sabato 12 Novembre h 17.00 per la camminata (non si garantisce eventuale posto nel bar)
Dedichiamo una domenica di escursione nell’area dell’Oasi Zegna per visitare il territorio di Valdilana, residenza del nostro amico, camminatore e scrittore Franco Grosso.
A Valdilana ci eravamo già recati l’anno scorso in occasione della visita al “Presepe Gigante di Marchetto” e ora ci ritorniamo per camminare lungo i sentieri magici del “Musicammino” accompagnati da simpatici folletti che ci allieteranno con le loro storie, ascoltando brani musicali composti da Max Bove.
Dopo pochi chilometri il Santuario della Brughiera si presenterà di fronte a noi con la sua maestosa presenza, dal santuario potremo ammirare uno splendido panorama verso sud-est
In Borgata Gribaud potremo osservare una interessante “biblioteca sugli alberi” , simpatica iniziativa della famiglia Brin per favorire la lettura a contatto con la natura.
Un grande faggio si presenterà sul nostro percorso dimostrando la sua imponenza. Per Lui è stato composto un brano musicale…
A seguire incontreremo la “Casa sugli alberi” dalle cui finestre potremo ammirare lo splendido paesaggio
Conosceremo anche le antiche carbonaie e le leggende dell’Uomo Nero e le Masche.
Visiteremo infine la sede della “Scuola Verde” dove da anni la famiglia Grosso ha creato una unità didattica dedicata alle scuole della provincia di Biella.
Al termine della camminata ci recheremo per vedere la mostra “Panorami delle Alpi” a Ponzone. Saranno esposti oltre 30 disegni e foto panoramiche realizzate da Franco Grosso nell’ambito della sua attività di promozione del territorio
Che dire… abbiamo cercato di essere sintetici ma di attrazioni lungo il cammino ce ne saranno veramente tante! Speriamo vi abbiano incuriosito così da accompagnarci per un nuovo cammino con l’A.S.D. Nordic Walking Volpiano.
Informazioni utili per i partecipanti all’escursione:
Ritrovo alle ore 9.00 Mosso, parcheggio Lanificio Ormezzano, Via Mongiachero, 19 Mosso Santa Maria (60 minuti di viaggio in auto da Volpiano 80km)
Breefing ore 9.15
Inizio della camminata ore 9.30
Durata camminata 5.30h circa comprensiva di pause e sosta pranzo
Termine camminata: 15.00 (a seguire visita alla mostra, panorami delle Alpi termine ore 16.00 – 16.30)
Lunghezza: 10 km
Dislivello cumulato: circa m D+ 650
Difficoltà tecnica: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 600 m slm
Altitudine massima: 950 m slm
Punti di ristoro: bar nel paese di Mosso
Pranzo: presso la locanda agricola Gribaud (15 euro da versare al locale) Polenta Concia o Riso integrale con verdure dolce acqua – bicchiere di vino (in alternativa per chi lo desiderasse potrà consumare il proprio pranzo al sacco nelle vicinanze del locale)
Si consiglia di avere nello zaino dell’acqua e del cibo per reintegrare le energie consumate durante il percorso.
NB: Il segnale della rete cellulare è sempre presente lungo il cammino.
L’attività proposta è fruibile da chiunque abbia una minima preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura. L’itinerario non presenta particolari difficoltà tecniche, tuttavia il dislivello e la lunghezza presente richiedono impegno da parte dell’escursionista. Vi chiediamo quindi di valutare la partecipazione in base al vostro allenamento personale rispetto alle distanze da percorrere e i dislivelli da affrontare. L’associazione si riserva la facoltà di escludere dall’escursione persone che non ritiene idonee per l’escursione proposta o se le scopre prive di abbigliamento e/o calzature idonee a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto. Vi chiediamo cortesemente di rispettare gli orari indicati per l’escursione al fine di evitare le probabili anomalie al programma che potrebbero derivare dalla loro inosservanza, per rispetto al lavoro da noi svolto e degli altri partecipanti.
Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare il responsabile dell’escursione: Masellis Massimiliano 3387709382 – Entro le ore 18 di mercoledi 18 ottobre, comunicando la scelta del pranzo (al sacco, polenta concia o riso integrale con verdure) – Entro le ore 17 di sabato 22 ottobre per chi partecipa all’escursione usufruendo del proprio pranzo al sacco
Per chi vuole approfondire:
Valdilana: Il comune è stato istituito il 1º gennaio 2019 dalla fusione dei comuni di Mosso, Soprana, Trivero e Valle Mosso. La denominazione ufficiale dei suoi abitanti non è ancora stata definita. Il comune di Valdilana comprende i centri abitati di Alpe Isolato, Artignaga, Badone, Baltigati, Barbato, Barbero, Bellaria, Barozzo, Bose, Bellavista, Bocchetto, Boschi, Botto, Brovarone, Bulliana, Campore, Capomosso, Castello, Caulera, Centro Zegna, Cerate, Cereje, Cerreia, Cerruti, Crocemosso, Crolle, Dosso, Falcero, Ferla, Ferrero, Fila, Fiorina, Frieri, Frignocca, Gallo, Garbaccio, Gianolio, Giardino, Gioia, Grillero, Guala, Lanvario, Lora, Loro, Luvrino, Marone, Mazza, Mazzucco, Molino, Molinengo, Mosso Santa Maria, Oro, Orcurto, Ormezzano, Piana, Picco, Pistolesa, Polto, Ponzone, Pramorisio, Pratrivero, Prelle, Premarcia, Ricca, Rivarolo, Ronco, Rondò, Roveglio, Sant’Antonio, Sella, Simone, Taverna, Torello, Trabaldo, Trabucco, Valle Mosso, Vaudano, Venalba, Vico, Villaggio Residenziale, Violetto, Zoccolo.
Musicammino: Il percorso ‘Musicammino della Brughiera – Il Percorso dei saggi’ – è un itinerario variegato e stimolante, adatto a tutta la famiglia, nato dalla collaborazione tra Amici Brughiera, santuario e operatori turistici della zona. Inquadrando un QR code con il cellulare sarà possibile ascoltare la musica composta dall’artista Max Bove e contemporaneamente leggere un breve testo riguardante la cultura locale, inciso su una piccola tavola di legno. L’itinerario tocca alcuni punti di un territorio bellissimo e ricco di energia, arricchito dalla sculture di Max Bove: Brughiera viva (è la partenza, di fronte al parcheggio del Santuario); i castagni secolari; il monte cattivo; la betulla bianca; la cascina e il campanile; la chiesa all’aperto; il grande faggio; la biblioteca degli alberi; le cascine del Gribaud; la passerella e il santuario.
Oasi Zegna: L’Oasi Zegna è un territorio ad accesso libero situato nelle Alpi Biellesi, in Piemonte, con un’estensione di circa 100 kmq. Istituita nel 1993, le sue radici risalgono agli anni trenta per opera dell’imprenditore Ermenegildo Zegna, fondatore del Gruppo Zegna e originario del territorio in cui sorge oggi l’Oasi Zegna. Negli anni trenta Ermenegildo Zegna, che nel 1910 aveva fondato a Trivero il celebre marchio omonimo, iniziò a dedicarsi a opere sociali e assistenziali volte a migliorare il benessere della comunità, nonché alla salvaguardia ambientale e alla promozione dei suoi territori d’origine. Zegna, in particolare, rafforzò le difese idrogeologiche dell’area e iniziò l’opera di rimboschimento, con la piantumazione di oltre 500.000 conifere.
La Carbonaia: Quella della carbonaia era una tecnica molto usata in passato in gran parte del territorio alpino, subalpino e appenninico, per trasformare la legna, preferibilmente di faggio, ma anche di abete, larice, frassino, castagno, cerro, pino e pino mugo, in carbone vegetale. Nonostante questa tecnica abbia subito piccoli cambiamenti nel corso dei secoli, la carbonaia ha sempre mantenuto una forma di montagnola conica, formata da un camino centrale e altri cunicoli di sfogo laterali, usati con lo scopo di regolare il tiraggio dell’aria. Il procedimento di produzione del carbone sfrutta la pirolisi una sorta di combustione imperfetta del legno, che avviene in condizioni di scarsa ossigenazione. Tra i lavori della montagna che testimoniano una secolare esistenza di duro lavoro c’era quello dei carbonai. Per numerosi secoli fino ai primi del ‘900, i boschi italiani furono luogo di lavoro per molti di questi “artisti del fuoco”. Il carbone prodotto veniva trasportato verso le città per gli usi più disparati, il più richiesto era per la metallurgia già dai suoi albori il che comportò vasti disboscamenti nelle zone minerarie, in quanto il calore sviluppato era maggiore della legna. La Carboneria, la società segreta italiana dei primi anni dell’Ottocento, fondata su valori patriottici e liberali, deve il suo nome al fatto che i settari dell’organizzazione avevano tratto il loro simbolismo ed i loro rituali (vedi anche Alfabeto carbonaro) dal mestiere dei carbonai.
Le Masche: Masca (pronuncia [mɑsca]è il termine che indica la strega del folclore piemontese. Il termine piemontese, di etimologia incerta, è diffuso nel Roero, nelle Langhe, in Astesana, nella provincia di Biella e nel Canavese, nelle Valli Cuneesi, nelle Valli di Lanzo e anche nell’Alessandrino. Il termine trae origine dal longobardo masca e compare per la prima volta in un testo scritto nell’Editto di Rotari (643 d.C.) col significato di strega: «Si quis eam strigam, quod est Masca, clamaverit». Indica l’anima di un morto (da cui anche il significato meno comune di “spirito soprannaturale”), o dall’antico provenzale mascar, borbottare, nel senso di borbottare incantesimi. Secondo altri studiosi, il termine avrebbe origine spagnola e deriverebbe dal verbo mascar, cioè “masticare” o discendere dalla parola araba masakha, cioè “trasformare in animale”. Quest’ultima etimologia potrebbe essere supportata dalla loro capacità di mutarsi in animali. I racconti popolari piemontesi infatti le narrano capaci di trasformarsi in gatti, da cui deriverebbe l’atavica paura delle popolazioni piemontesi verso i felini, ma anche in pecore, come si evince dalle tradizioni della val Stura, dove esse seguivano gli ignari viandanti per poi scomparire nel nulla. Le masche sono una figura di rilievo nel folclore e nella credenza popolare piemontese: generalmente sono donne apparentemente normali, ma dotate di facoltà sovrannaturali tramandate da madre in figlia o da nonna in nipote, o per lascito volontario ad una donna giovane. Secondo la tradizione, i poteri delle masche comprendono l’immortalità ma non l’eterna giovinezza o la salute: sono quindi vulnerabili e soggette alle malattie e all’invecchiamento. Quando decidono di averne abbastanza di questa vita, per poter morire devono trasmettere i poteri ad un’altra creatura vivente, che spesso è una giovane della famiglia, ma alcune volte può essere un animale o un vegetale. Le masche hanno il potere della bilocazione e della trasformazione in animali, vegetali o oggetti. Possono far uscire l’anima dal corpo e volare immaterialmente nello spazio, mentre non possono farlo fisicamente; poiché durante il volo magico il corpo resta incustodito ed inanimato, l’attività delle masche è quasi esclusivamente notturna. Di indole raramente malvagia ma sempre capricciosa, dispettosa e vendicativa; possono essere anche benefiche, guarire malattie o ferite tanto alle persone quanto agli animali, o salvare vite in pericolo. Minoritarie rispetto alle masche “domestiche”, esistono anche masche “sovrannaturali”, spiriti antichi della Natura e dei boschi che sfuggono l’umano consesso per quanto loro possibile, e che diventano vendicative e spietate quando disturbate nella quiete del loro habitat consueto. Questo tipo di masche, pur essendo incorporeo, assume gli aspetti più svariati quando deve rapportarsi agli uomini: o donna vecchia e brutta, o, per contro, giovane bellissima, o animale selvatico etc. etc. Rispetto alle masche “domestiche” hanno un potere più grande nel controllo del clima: possono dominare gli elementi e scatenare bufere, grandinate, temporali, nebbie o siccità prolungate. Le masche piemontesi non sono condizionate, intimorite o controllate dall’elemento religioso; anzi, le masche “domestiche” frequentano la chiesa, vanno a messa e ricevono i sacramenti come tutte le altre donne della comunità. Nel passato gli agricoltori e i montanari usavano attribuire ad esse la responsabilità di avvenimenti negativi o inspiegabili. Questi avvenimenti venivano denominati mascherìe. Le donne accusate di essere masche venivano perseguitate e spesso processate e condannate al rogo dal tribunale dell’Inquisizione. Ancor oggi è di uso comune in Piemonte commentare scherzosamente la caduta “soprannaturale” (accidentale) di oggetti (ad esempio una forchetta che cade dalla tavola), o la temporanea “scomparsa” di oggetti che si ritenevano a portata di mano con l’espressione “A-i sun le masche” (“Ci sono le masche”).