

Per partecipare è gradita la prenotazione tramite il link di seguito
Domenica 02 Aprile proponiamo ai soci un’escursione in tecnica nordic walking nella riserva naturale dei monti pelati.
Il percorso inizia poche decine di metri prima di Baldissero Canavese, su di una sterrata che dolcemente porta in breve tempo sul crinale dei Monti Pelati che percorriamo (lungo un sentiero simile a quelli di montagna) toccando le rovine della cappella dei santi Rocco e Grato, testimonianza di religiosità e di litigiosità. Proseguiamo ammirando lo splendido paesaggio fino ad arrivare a Torre Cives (m 581) da cui lo splendido panorama può essere ammirato a 360°.
Lungo questo primo tratto ci si inoltra attraverso una vegetazione di alte erbacee, rade betulle e basse conifere, suggestive ma indici della povertà del suolo. Tra le rocce scure affiorano vene di bianca magnesite, caratteristiche che conferiscono a questo scenario quasi montano un aspetto lunare. Sull’altura della Torre è possibile trovare rocce denominate serpentini e peridotiti verdastre.
Dalla Torre Cives si discende dolcemente verso la Cappella di san Rocco in prossimità di Vidracco. Da lì inizia un nuovo tratto del percorso prima su asfalto, poi su una dolce mulattiera che diventa in seguito un sentiero di montagna in salita. Percorriamo un bosco di bassi castagni e ginestre, aperto a tratti verso sud sul bel paesaggio montano e canavesano; raggiungiamo una piccola radura, dove potremo pranzare e osservare “il sentiero dei muschi”, costellato di zone di questo quasi vellutato, bel vegetale dove la nostra immaginazione può farci immaginare piccoli Hobbit o elfi… .
Il cammino riprende su di un suggestivo versante nord, lungo il quale i castagni si fanno via via più imponenti, compaiono esemplari di abeti bianchi e iniziano testimonianze di religiosità che diverranno via via più numerose, sempre molto curate e significative. Stiamo scendendo infatti verso la “Valle Sacra” a nord di Castellamonte. Raggiunta su asfalto la graziosa frazione di Muriaglio (presenza di una fontana) sempre su asfalto, si raggiunge nuovamente il sentiero che, passando dapprima lungo un piccolo ambiente lacustre, ci riporta verso i Monti Pelati ed al loro ambiente selvaggio della brughiera.
Il sentiero ci riporterà, con un tratto finale leggermente ripido, a pochi metri dal parcheggio di partenza.
VALLE SACRA: precedentemente conosciuta come Valle di Castelnuovo (comune e possedimento dei Sanmartino dal XII secolo), venne così denominata a partire dall’ ‘800 da Costantino Nigra, il più illustre dei suoi abitanti, noto per le sue opere letterarie e per gli studi sul teatro popolare religioso della valle.
MAGNESITE: è un composto chimico chiamato carbonato di potassio, utilizzato in diversi sport per contrastare la sudorazione delle mani.
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
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Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare:
Marco Boninsegna: cell 3922554812 entro Sabato 01 Aprile h 18.00
ASD NORDIC WALKING VOLPIANO
è lieta di proporre ai propri soci
BALCONI SUL MARE
Due splendide e suggestive escursioni affacciate sulla Riviera Ligure di Ponente.
PROGRAMMA:
1° Giorno – Sabato 25 febbraio
Ritrovo presso il parcheggio sulla SS1 (Aurelia) tra i bagni Lido e i bagni Europa a Borgio Verezzi ore 9.00.
La distanza Volpiano-Borgio Verezzi e’ di 200 km con un tempo di percorrenza di circa 2h 30 minuti (soste escluse).
Percorso: prima autostrada A6 Torino-Savona poi autostrada A10 direzione Ventimiglia / uscita Finale Ligure
Punti di Interesse (POI) durante l’escursione:
Cava Vecchia
Sentiero Carri Matti
Chiesa di San Martino e di Santa Maria Maddalena
Mulino Saraceno
Buogio Verezzi
Chiesa S. Agostino
Borgo S. Marino
Grotta Arma di Crosa
Rocca di Finalborgo
Torre di Bastia
Chiesa di San Pietro Apostolo Borgio Verezzi
Nota: Dal punto di ritrovo in Borgio Verezzi inizia il percorso, si rende quindi necessario che tutti i partecipanti arrivino già adeguatamente equipaggiati per l’escursione e con a seguito il pranzo al sacco.
Termine dell’escursione previsto per le ore 16:00 circa.
Trasferimento verso la struttura ricettiva per il pernottamento (più avanti i dettagli), sito in Borghetto Santo Spirito a circa circa 9 km di distanza.
2° Giorno – Domenica 26 febbraio
Ritrovo a Noli, presso il parcheggio lungo la Via Aurelia in prossimità dei Bagni Letizia/Ristorante Bagni “La Spiaggia”, ore 8:45
Punti di Interesse (POI) durante l’escursione:
Noli (Repubblica Marinara)
Alta Via Monti Liguri
Baia dei Saraceni e la sua torre
La Via dei Pellegrini
Chiesa di San Lorenzo
Mausoleo Giuseppe Cerisola (L’australiano)
Punta Crena
Torre delle Streghe
La grotta dei Briganti
Chiesa di Santa Margherita (del capitano De Albertis)
Pranzo al sacco
Termine dell’escursione previsto per le ore 16:30 circa.
Ripartenza per Volpiano
Attrezzatura consigliata per le escursioni:
DETTAGLI PERNOTTAMENTO E VITTI
Pernottamento:
Il pernottamento è previsto presso l’Hotel Villa Danci, sito in Corso IV Novembre 1R a Borghetto Santo Spirito a meno di 200m dalla spiaggia.
Le auto potranno essere facilmente parcheggiate nel vicino parcheggio di Piazza Caduti sul Lavoro (fronte supermercato Despar) o in alternativa in altro parcheggio sito in via Trilussa fronte Poste Italiane.
La sistemazione avverrà in camere doppie, triple e quadruple.
Il costo è pari a 30 euro a persona che provvederemo a versare alla struttura ed include pernottamento, biancheria, pulizia quotidiana e kit di colazione in camera composto da:
bollitore ove potersi preparare tè, caffè o cappuccino, acqua, succhi di frutta, biscotti, nutelline, marmellatine e yogurt.
Nei pressi dell’Hotel sono presenti panetterie e bar.
Le camere sono dotate di tv, wifi e bagno privato.
Cena sabato 25 febbraio:
La cena avrà luogo presso Il Ristorante Pizzeria PAT PIZZA sito in Via Lungomare Matteotti, 29R a Borghetto Santo Spirito a circa 200 metri dall’Hotel
Il Ristorante propone una squisita cucina di pesce, carne o in alternativa pizze e focacce.
La scelta sarà libera ed individuale alla carta ed ogni commensale provvederà singolarmente al pagamento della propria consumazione.
Pranzo al sacco domenica 26 febbraio:
Il pranzo al sacco sarà autogestito da ogni partecipante.
Nelle vicinanze dell’hotel sono presenti panetterie, salumerie e supermercati dove poter acquistare quanto necessario al termine dell’escursione del sabato.
La proposta è riservata ai soci dell’A.S.D.Nordic Walking Volpiano.
Per aderire alla proposta, è necessaria una buona ed adeguata preparazione atletica tale da poter affrontare le lunghezze e i dislivelli delle escursioni.
Prenotazioni entro e non oltre il 15 febbraio 2023 e fino ad esaurimento posti
Quota di partecipazione: 10 euro cadauno per contributo spese associazione.
All’atto della prenotazione dovranno essere versati euro 40,00 (quota pernottamento e contributo spese)
Per informazioni/prenotazioni (voce o whatsapp)
Nicoletta: 3333453385
Era febbraio 2020 quando abbiamo organizzato una bellissima ciaspolata sino al rifugio Città di Ciriè.
Da li a poco la pandemia ci avrebbe bloccato.
Quest’anno la vogliamo ripetere anche se per ora la neve in montagna scarseggia
Neve a sufficienza = ciaspole Neve scarsa = scarponcini
……e ci sarà sempre Marco Salomone ad attenderci con le sue prelibatezze ristoratrici
Vi ripresentiamo quindi la scheda descrittiva del 2020:
Una volta all’anno, abbiamo il piacere e la voglia di camminare sulla neve, indossando le ciaspole o ramponcini.
L’ASD Nordic Walking Volpiano, propone per i propri soci una bellissima ciaspolata al Pian della Mussa.
Il Pian della Mussa è una località situata a 1850 m al termine della val d’Ala nelle valli di Lanzo.
Si tratta di un vasto pianoro lungo più di 2 km formatosi dal riempimento di un lago glaciale.
Situato in provincia di Torino, nel comune di Balme, vi nasce il fiume Stura di Lanzo, affluente di sinistra del Po.
Il percorso e’ molto piacevole, partendo dalla pista di pattinaggio, la strada inizia subito con un salita.
Al termine della salita, ci ritroveremo nel pianoro.
Cammineremo lungo la pista dello sci di fondo, arrivando al Rifugio Cirie’ dove troveremo il conforto e il calore che
un rifugio sa donare ai propri ospiti, degustando una buona polenta.
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Informazioni utili per i partecipanti all’escursione:
Se c’è la neve e si ha bisogno delle ciaspole:
Se non c’è la neve:
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Per informazioni e prenotazioni contattare Masellis Massimiliano al numero: 3387709382 entro le ore 18 di martedì 24 Gennaio comunicando eventuale opzione vegetariana per il pranzo e la necessità del noleggio delle ciaspole (8 euro)
Hai sentito parlare del Nordic Walking, vuoi avere maggiori informazioni?
Leggi la nostra pagina esplicativa su questo bellissimo sport:
Vuoi partecipare ad una dimostrazione completamente gratuita?
Sabato 21 Gennaio a Volpiano presso il parco della Vauda, proponiamo una dimostrazione gratuita del nordic walking, potrai inoltre conoscere la nostra associazione e i nostri istruttori.
Per infomazioni e prenotazioni contattare Massimiliano 3387709382
Ritrovo: presso il parco giochi della Vauda a Volpiano, in via Vauda 120.
Orario di ritrovo 14.15 – Inizio dimostrazione ore 14.30
Ti aspettiamo….
Ma davvero è quasi Natale ed il 2022 volge al termine?
Allora è arrivato il momento di ritrovarci insieme come ogni anno per rivivere i chilometri percorsi
ed augurarci reciprocamente ancora tante e tante camminate targate 2023.
A valle della cena Vi proponiamo una “lotteria di scambio”
Ognuno dei commensali si preoccuperà di portare un piccolo dono, che verrà sorteggiato durante la lotteria e destinato ad altro partecipante, così che tutti avranno un regalino da scartare.
La cena sociale si svolgerà presso il ristorante: Osteria “Antico Pedaggio” a Bussolino di Gassino
Torinese, a 15 minuti di auto da Volpiano dove gusteremo un buonissimo menù della tradizione
piemontese.
Menù:
Antipasti:
Primi:
Secondi:
Dolci:
Inclusi: acqua – vino – caffè
NB: Per eventuali vegetariani e/o intolleranze alimentari, è prevista la possibilità di sostituzione
delle portate previste
Prezzo: 30 euro da versare direttamente al locale
Osteria “Antico Pedaggio”: Strada Rivalba 14 (Pedaggio) – Gassino Torinese.
Orario di ritrovo 19.30
Al momento della prenotazione e’ importante comunicare la tipologia del menù (normale –
vegetariano – intolleranze)
Termine adesioni entro domenica 27 Novembre e fino ad esaurimento posti
Info/prenotazioni Nicoletta 3333453385
VI ASPETTIAMO!!!
Proseguono le nostre escursioni in nordic walking, vi proponiamo una tappa (n. 6) della via Francigena da Pont St. Martin a Ivrea.
La tappa avrà inizio a Pont St. Martin, il trasferimento verso il luogo di partenza avverrà tramite il treno con partenza da Ivrea.
Pont St. Martin è un piccolo comune posto all’imbocco della Valle d’Aosta
Da Pont-Saint-Martin, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. Passaggio obbligato lungo la via delle Gallie, Pont-Saint-Martin nel 575 si trovò al confine del regno dei Franchi.
Nel Medioevo fu amministrato dalla signoria locale, i Signori di Bard, che nel 1200 fecero erigere il castello di Pont-Saint-Martin, che ancora sovrasta il paese. Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, l’abitato fu devastato da un bombardamento.
La leggenda racconta che San Martino di Tours, di passaggio sulla via Francigena in pellegrinaggio, fece un patto con il diavolo. Questi si impegnò a costruire in una notte un ponte, in cambio dell’anima del primo essere vivente che ci sarebbe passato. Il giorno dopo, San Martino liberò sul ponte un cagnolino, che venne ucciso brutalmente. In compenso, il diavolo lasciò in pace gli abitanti. Questa leggenda fa parte del ricco repertorio della valle del Lys, e rivive ogni anno nel carnevale storico.
Dalla stazione inizia la nostra escursione, dirigendoci verso il ponte romano e seguendo le idicazioni poste sul tracciato, un passo dopo l’altro, uno sgardo verso il paesaggio intorno inizia la nostra camminata verso Ivrea.
Lungo il percorso attraverseremo diversi paesi, con tratti in asfalto o sterrati, terreni molto adatti per camminare in nordic walkig.
Cammineremo su stradine di campagna oppure attraversermo vigneti terrazzati, con il loro fascino autunnale ci faranno ammirare il panorama intorno a noi.
Non molto prima di arrivare a Ivrea, transiteremo nei pressi dei 5 laghi d’Ivrea, precisamente nelle vicinanze del lago Pistono.
Informazioni tecniche per i partecipanti all’escursione:
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Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare:
Favarato Nicoletta cellulare 3333453385 entro Giovedi 10 Novembre h 18.00 comunicando inoltre se si usufruisce per la pausa pranzo il bar o il pranzo al sacco. Il bar propone panini, toast, insalatone, piatto caldo.
Entro sabato 12 Novembre h 17.00 per la camminata (non si garantisce eventuale posto nel bar)
In poche parole cosa faremo :
Dedichiamo una domenica di escursione nell’area dell’Oasi Zegna per visitare il territorio di Valdilana, residenza del nostro amico, camminatore e scrittore Franco Grosso.
A Valdilana ci eravamo già recati l’anno scorso in occasione della visita al “Presepe Gigante di Marchetto” e ora ci ritorniamo per camminare lungo i sentieri magici del “Musicammino” accompagnati da simpatici folletti che ci allieteranno con le loro storie, ascoltando brani musicali composti da Max Bove.
Dopo pochi chilometri il Santuario della Brughiera si presenterà di fronte a noi con la sua maestosa presenza, dal santuario potremo ammirare uno splendido panorama verso sud-est
In Borgata Gribaud potremo osservare una interessante “biblioteca sugli alberi” , simpatica iniziativa della famiglia Brin per favorire la lettura a contatto con la natura.
Un grande faggio si presenterà sul nostro percorso dimostrando la sua imponenza. Per Lui è stato composto un brano musicale…
A seguire incontreremo la “Casa sugli alberi” dalle cui finestre potremo ammirare lo splendido paesaggio
Conosceremo anche le antiche carbonaie e le leggende dell’Uomo Nero e le Masche.
Visiteremo infine la sede della “Scuola Verde” dove da anni la famiglia Grosso ha creato una unità didattica dedicata alle scuole della provincia di Biella.
Al termine della camminata ci recheremo per vedere la mostra “Panorami delle Alpi” a Ponzone. Saranno esposti oltre 30 disegni e foto panoramiche realizzate da Franco Grosso nell’ambito della sua attività di promozione del territorio
Che dire… abbiamo cercato di essere sintetici ma di attrazioni lungo il cammino ce ne saranno veramente tante! Speriamo vi abbiano incuriosito così da accompagnarci per un nuovo cammino con l’A.S.D. Nordic Walking Volpiano.
Informazioni utili per i partecipanti all’escursione:
L’attività proposta è fruibile da chiunque abbia una minima preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura.
L’itinerario non presenta particolari difficoltà tecniche, tuttavia il dislivello e la lunghezza presente richiedono impegno da parte dell’escursionista.
Vi chiediamo quindi di valutare la partecipazione in base al vostro allenamento personale rispetto alle distanze da percorrere e i dislivelli da affrontare.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dall’escursione persone che non ritiene idonee per l’escursione proposta o se le scopre prive di abbigliamento e/o calzature idonee a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto.
Vi chiediamo cortesemente di rispettare gli orari indicati per l’escursione al fine di evitare le probabili anomalie al programma che potrebbero derivare dalla loro inosservanza, per rispetto al lavoro da noi svolto e degli altri partecipanti.
Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare il responsabile dell’escursione: Masellis Massimiliano 3387709382
– Entro le ore 18 di mercoledi 18 ottobre, comunicando la scelta del pranzo (al sacco, polenta concia o riso integrale con verdure)
– Entro le ore 17 di sabato 22 ottobre per chi partecipa all’escursione usufruendo del proprio pranzo al sacco
Per chi vuole approfondire:
Valdilana:
Il comune è stato istituito il 1º gennaio 2019 dalla fusione dei comuni di Mosso, Soprana, Trivero e Valle Mosso. La denominazione ufficiale dei suoi abitanti non è ancora stata definita.
Il comune di Valdilana comprende i centri abitati di Alpe Isolato, Artignaga, Badone, Baltigati, Barbato, Barbero, Bellaria, Barozzo, Bose, Bellavista, Bocchetto, Boschi, Botto, Brovarone, Bulliana, Campore, Capomosso, Castello, Caulera, Centro Zegna, Cerate, Cereje, Cerreia, Cerruti, Crocemosso, Crolle, Dosso, Falcero, Ferla, Ferrero, Fila, Fiorina, Frieri, Frignocca, Gallo, Garbaccio, Gianolio, Giardino, Gioia, Grillero, Guala, Lanvario, Lora, Loro, Luvrino, Marone, Mazza, Mazzucco, Molino, Molinengo, Mosso Santa Maria, Oro, Orcurto, Ormezzano, Piana, Picco, Pistolesa, Polto, Ponzone, Pramorisio, Pratrivero, Prelle, Premarcia, Ricca, Rivarolo, Ronco, Rondò, Roveglio, Sant’Antonio, Sella, Simone, Taverna, Torello, Trabaldo, Trabucco, Valle Mosso, Vaudano, Venalba, Vico, Villaggio Residenziale, Violetto, Zoccolo.
Musicammino:
Il percorso ‘Musicammino della Brughiera – Il Percorso dei saggi’ – è un itinerario variegato e stimolante, adatto a tutta la famiglia, nato dalla collaborazione tra Amici Brughiera, santuario e operatori turistici della zona.
Inquadrando un QR code con il cellulare sarà possibile ascoltare la musica composta dall’artista Max Bove e contemporaneamente leggere un breve testo riguardante la cultura locale, inciso su una piccola tavola di legno.
L’itinerario tocca alcuni punti di un territorio bellissimo e ricco di energia, arricchito dalla sculture di Max Bove: Brughiera viva (è la partenza, di fronte al parcheggio del Santuario); i castagni secolari; il monte cattivo; la betulla bianca; la cascina e il campanile; la chiesa all’aperto; il grande faggio; la biblioteca degli alberi; le cascine del Gribaud; la passerella e il santuario.
Oasi Zegna:
L’Oasi Zegna è un territorio ad accesso libero situato nelle Alpi Biellesi, in Piemonte, con un’estensione di circa 100 kmq. Istituita nel 1993, le sue radici risalgono agli anni trenta per opera dell’imprenditore Ermenegildo Zegna, fondatore del Gruppo Zegna e originario del territorio in cui sorge oggi l’Oasi Zegna.
Negli anni trenta Ermenegildo Zegna, che nel 1910 aveva fondato a Trivero il celebre marchio omonimo, iniziò a dedicarsi a opere sociali e assistenziali volte a migliorare il benessere della comunità, nonché alla salvaguardia ambientale e alla promozione dei suoi territori d’origine. Zegna, in particolare, rafforzò le difese idrogeologiche dell’area e iniziò l’opera di rimboschimento, con la piantumazione di oltre 500.000 conifere.
La Carbonaia:
Quella della carbonaia era una tecnica molto usata in passato in gran parte del territorio alpino, subalpino e appenninico, per trasformare la legna, preferibilmente di faggio, ma anche di abete, larice, frassino, castagno, cerro, pino e pino mugo, in carbone vegetale.
Nonostante questa tecnica abbia subito piccoli cambiamenti nel corso dei secoli, la carbonaia ha sempre mantenuto una forma di montagnola conica, formata da un camino centrale e altri cunicoli di sfogo laterali, usati con lo scopo di regolare il tiraggio dell’aria. Il procedimento di produzione del carbone sfrutta la pirolisi una sorta di combustione imperfetta del legno, che avviene in condizioni di scarsa ossigenazione.
Tra i lavori della montagna che testimoniano una secolare esistenza di duro lavoro c’era quello dei carbonai. Per numerosi secoli fino ai primi del ‘900, i boschi italiani furono luogo di lavoro per molti di questi “artisti del fuoco”. Il carbone prodotto veniva trasportato verso le città per gli usi più disparati, il più richiesto era per la metallurgia già dai suoi albori il che comportò vasti disboscamenti nelle zone minerarie, in quanto il calore sviluppato era maggiore della legna.
La Carboneria, la società segreta italiana dei primi anni dell’Ottocento, fondata su valori patriottici e liberali, deve il suo nome al fatto che i settari dell’organizzazione avevano tratto il loro simbolismo ed i loro rituali (vedi anche Alfabeto carbonaro) dal mestiere dei carbonai.
Le Masche:
Masca (pronuncia [mɑsca]è il termine che indica la strega del folclore piemontese.
Il termine piemontese, di etimologia incerta, è diffuso nel Roero, nelle Langhe, in Astesana, nella provincia di Biella e nel Canavese, nelle Valli Cuneesi, nelle Valli di Lanzo e anche nell’Alessandrino. Il termine trae origine dal longobardo masca e compare per la prima volta in un testo scritto nell’Editto di Rotari (643 d.C.) col significato di strega: «Si quis eam strigam, quod est Masca, clamaverit». Indica l’anima di un morto (da cui anche il significato meno comune di “spirito soprannaturale”), o dall’antico provenzale mascar, borbottare, nel senso di borbottare incantesimi.
Secondo altri studiosi, il termine avrebbe origine spagnola e deriverebbe dal verbo mascar, cioè “masticare” o discendere dalla parola araba masakha, cioè “trasformare in animale”.
Quest’ultima etimologia potrebbe essere supportata dalla loro capacità di mutarsi in animali. I racconti popolari piemontesi infatti le narrano capaci di trasformarsi in gatti, da cui deriverebbe l’atavica paura delle popolazioni piemontesi verso i felini, ma anche in pecore, come si evince dalle tradizioni della val Stura, dove esse seguivano gli ignari viandanti per poi scomparire nel nulla.
Le masche sono una figura di rilievo nel folclore e nella credenza popolare piemontese: generalmente sono donne apparentemente normali, ma dotate di facoltà sovrannaturali tramandate da madre in figlia o da nonna in nipote, o per lascito volontario ad una donna giovane.
Secondo la tradizione, i poteri delle masche comprendono l’immortalità ma non l’eterna giovinezza o la salute: sono quindi vulnerabili e soggette alle malattie e all’invecchiamento. Quando decidono di averne abbastanza di questa vita, per poter morire devono trasmettere i poteri ad un’altra creatura vivente, che spesso è una giovane della famiglia, ma alcune volte può essere un animale o un vegetale.
Le masche hanno il potere della bilocazione e della trasformazione in animali, vegetali o oggetti.
Possono far uscire l’anima dal corpo e volare immaterialmente nello spazio, mentre non possono farlo fisicamente; poiché durante il volo magico il corpo resta incustodito ed inanimato, l’attività delle masche è quasi esclusivamente notturna.
Di indole raramente malvagia ma sempre capricciosa, dispettosa e vendicativa; possono essere anche benefiche, guarire malattie o ferite tanto alle persone quanto agli animali, o salvare vite in pericolo. Minoritarie rispetto alle masche “domestiche”, esistono anche masche “sovrannaturali”, spiriti antichi della Natura e dei boschi che sfuggono l’umano consesso per quanto loro possibile, e che diventano vendicative e spietate quando disturbate nella quiete del loro habitat consueto.
Questo tipo di masche, pur essendo incorporeo, assume gli aspetti più svariati quando deve rapportarsi agli uomini: o donna vecchia e brutta, o, per contro, giovane bellissima, o animale selvatico etc. etc. Rispetto alle masche “domestiche” hanno un potere più grande nel controllo del clima: possono dominare gli elementi e scatenare bufere, grandinate, temporali, nebbie o siccità prolungate.
Le masche piemontesi non sono condizionate, intimorite o controllate dall’elemento religioso; anzi, le masche “domestiche” frequentano la chiesa, vanno a messa e ricevono i sacramenti come tutte le altre donne della comunità.
Nel passato gli agricoltori e i montanari usavano attribuire ad esse la responsabilità di avvenimenti negativi o inspiegabili.
Questi avvenimenti venivano denominati mascherìe.
Le donne accusate di essere masche venivano perseguitate e spesso processate e condannate al rogo dal tribunale dell’Inquisizione.
Ancor oggi è di uso comune in Piemonte commentare scherzosamente la caduta “soprannaturale” (accidentale) di oggetti (ad esempio una forchetta che cade dalla tavola), o la temporanea “scomparsa” di oggetti che si ritenevano a portata di mano con l’espressione “A-i sun le masche” (“Ci sono le masche”).
La nostra escursione ha inizio dal parcheggio della Tenuta Serra di Cinzano che al ritorno ci ospiterà per la merenda sinoira.
I primi passi sono un po’ infreddoliti da una nebbiolina autunnale, ma già dopo un paio di chilometri siamo riscaldati dal sole tiepido di ottobre e proseguiamo il nostro cammino sfoggiando le nostre magliette rosse.
Il nostro percorso traccia due anelli sulla mappa.
Tenuta La Serra di Cinzano I due anelli del nostro percorso
Mentre camminiamo, ammirando lo splendido paesaggio del Monferrato, non possiamo non soffermarci a pensare che proprio sotto i nostri piedi in ere ormai lontane c’era il mare e il terreno a volte sabbioso e le rocce stratificate che scorgiamo intorno ne sono la prova.
Pochi giorni fa la pioggia ha reso il terreno a tratti fangoso, ma si continua senza troppa fatica.
Un cancello imprevedibilmente chiuso costringe l’abile capogita Massimiliano a trovare un percorso alternativo, si continua dunque fino ad arrivare alla nostra prima meta: Il Belvedere di Albugnano.
Il ” balcone sul Monferrato”, la punta più alta del territorio, ci regala una veduta spettacolare a 270° sulle più basse colline.
Sul Belvedere anche i resti dell’olmo del ciabattino, rimasto li a ricordare il passaggio di Don Bosco.
Dopo una breve pausa pranzo si prosegue per circa un km, ed eccola li… l’Abbazia di Vezzolano.
Dopo una breve quanto appassionata spiegazione di Gabriella, vi entriamo più consapevoli della sua bellezza: una vera perla Medioevale.
Proseguiamo il cammino in un susseguirsi di vigne. La vendemmia è gia passata quest’anno, ma riusciamo ancora ad assaggiare qualche piccolo grappolo dimenticato e poi mele, noci e qualche caki.
Completiamo il secondo anello ed eccoci all’arrivo, ma non al termine della nostra escursione.
Federico Rossotto, de La Tenuta La Serra di Cinzano ci aspetta per raccontarci il territorio, la geologia, la sua storia attraverso il vino e in punta di piedi e rispetto entriamo nella storica cantina che sa di fatica e passione di una famiglia che produce vino da quasi cento anni.
Ed ora a tavola, buon cibo accompagnato dalla degustazione di quattro vini magistralmente narrati da Federico…
seguiteci per altre escursioni 🍷hic 🍷
Proseguono le nostre escursioni in nordic walking; dopo la splendida uscita in Valle d’Aosta alla diga di Place Moulin ora è la volta delle colline del Monferrato ricche di vigneti e di storia.
La nostra escursione partirà da Cinzano, patria di rinomate cantine vinicole, e precisamente dal parcheggio dell’agriturismo “Tenuta la Serra”.
Agriturismo Tenuta La Serra
Il percorso da noi scelto è un anello che ci permetterà di camminare tra vigneti con viste spettacolari sulle colline vicine.
Ci dirigeremo verso Albugnano, noto anche come “Balcone sul Monferrato” in quanto punto più alto delle colline circostanti.
Al centro del paese dal famoso “Belvedere” sarà possibile avere una splendida visuale a 360 gradi sulle colline circostanti.
A qualche centinaia di metri dal Belvedere un parco giochi con panchine ci consentirà di fermarci per la pausa pranzo al sacco.
Al termine del pranzo scenderemo per circa un chilometro sulla strada provinciale che ci porterà alla splendida Abbazia di Vezzolano, luogo carico di storia e leggende.
Dopo una breve visita al suo interno riprenderemo il percorso che ci ricondurrà al nostro punto di partenza: l’Agriturismo Tenuta la Serra.
I proprietari dell’agriturismo ci accoglieranno all’interno della loro struttura per farci conoscere le produzioni dei vigneti Rossotto e rifocillarci con una deliziosa “merenda sinoira”.
NB: per la partecipazione (facoltativa) alla merenda sinoira è necessario dichiararlo all’atto dell’iscrizione.
Dopo una breve descrizione del percorso passiamo ai numeri, sempre importanti per i camminatori:
Il percorso ha una lunghezza di 18,5 km con un dislivello totale di 650 metri suddiviso in diverse salite.
E’ per il 75% su sterrato e il rimanente su strade comunali asfaltate con bassa circolazione d’auto.
Punti di ristoro li troveremo ad Albugnano e a Vezzolano (bar all’interno del paese e adiacente l’Abbazia).
Planimetria e profilo del percorso
Informazioni tecniche per i partecipanti all’escursione:
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Per informazioni e prenotazioni si prega di contattare:
Massimiliano Masellis (cellulare 3387709382) entro Mercoledi 28 Settembre h 18.00 comunicando l’eventuale adesione alla merenza sinoira (indicare preferenza vegetaria o intelleranze alimentari)