Il Cammino di Oropa della Serra, lungo 62 km, è stato ideato nel 2012 da Alberto Conte, presidente dell’Associazione Movimento Lento e della Casa del Movimento Lento di Roppolo, che tuttora lo sostiene e lo promuove in prima persona, collaborando con associazioni locali, in primo luogo l’Associazione degli Amici della Via Francigena di Santhià e con il Santuario di Oropa. Il cammino è segnalato con una freccia gialla su sfondo nero che indica la direzione di Oropa.
Iniziamo il Cammino di Oropa insieme, incamminandoci lungo le quattro tappe di difficoltà crescente, dalla pianura agricola alle montagne, attraversando una grande foresta, toccando castelli, antichi borghi, luoghi dello spirito, ammirando panorami indimenticabili.

Affrontiamo il cammino con la nostra Credenziale, il passaporto del pellegrino, pronti a riempirlo di timbri raccolti tappa dopo tappa. Ogni segno sulla carta racconta un pezzo del nostro viaggio e, una volta arrivati a Oropa, ci permetterà di ricevere il Testimonium, la meritata ricompensa per il nostro percorso.
E per chi non riuscirà a completare tutte le tappe? Nessun problema! Potrà sempre riprenderle in autonomia, perché il cammino aspetta… e i timbri anche! 👣🚶🏻♂️🚶🏼🚶🏿♀️
DIARIO DI VIAGGIO
22 febbraio 2025
TAPPA 1️⃣ – SANTHIA’ ➡️➡️➡️ ROPPOLO
16,5 km, con 230 m dislivello in salita
“L’arte di incastrare 34 persone e relative auto”
Siamo in 34. Un numero che ci riempie di gioia… ma anche di una sana dose di logistica! Coordinare spostamenti, auto e persone è quasi come risolvere un cubo di Rubik alla cieca, ma niente paura: con un po’ di organizzazione e tanta collaborazione, tutto si incastra alla perfezione.
Visto che il punto di partenza e quello di arrivo non sono poi così lontani, decidiamo di recuperare le auto in autonomia, evitando il noleggio di un bus. Per ridurre il numero di veicoli in movimento e ottimizzare i trasporti, mettiamo in piedi un’efficiente rete di auto navetta. Gli autisti vengono riaccompagnati a Santhià per recuperare le macchine, mentre altri si muovono da Volpiano e Torino.
Un piccolo puzzle su quattro ruote, risolto grazie alla disponibilità, alla pazienza e – diciamolo – a un pizzico di talento da stratega.
Alla fine, tutto fila liscio e possiamo concentrarci sulla cosa più importante: il nostro cammino. 🚶♂️🚗🚙
“Il cammino”
Si parte dal parcheggio del cimitero di Santhià… perché, si sa, i veri scaramantici non si accontentano di un parcheggio qualsiasi! Dove potresti trovare un inizio più fortunato se non tra le lapidi? Dopo tutto, chi meglio degli spiriti può darci una mano a trovare il nostro cammino?

Da Santhià, il cammino si snoda lungo la Via Francigena, il più famoso e antico cammino italiano, verso le dolci colline dell’anfiteatro morenico d’Ivrea.
Lo affrontiamo in una giornata uggiosa, ma cerchiamo di godere del paesaggio che ci avvolge, consapevoli che anche le nuvole possono offrire una bellezza unica.


Dopo una piccola sosta per uno spuntino alla Cascina Maresca, si prosegue verso Cavaglià, dove possiamo finalmente gustarci un caffè dalla sedia e dare fondo alle nostre provviste!!
Presso l ‘INFO POINT ci accoglie con un grande sorriso un volontario dell’Associazione che gestisce il Cammino di Oropa. Con entusiasmo e un tocco di magia, ci dona un simpatico cappellino da elfo, arricchito da una piuma colorata. Un dettaglio speciale, che non è solo un omaggio, ma un simbolo: ognuno di noi lo aggancia allo zaino, trasformandolo in un piccolo portafortuna, destinato a restare tra i ricordi di questo cammino. 🎒🧢✨
e non solo.. la foto che ci scatta la posta su Facebook e riceviamo i complimenti per essere stati il gruppo più numeroso non parrocchiale ad aver partecipato al cammino… WOW !!

Ci racconta anche che lungo il nostro cammino potremmo avere la fortuna di incontrare elfi o altre figure magiche 🪄🪄🪄




Non li abbiamo visti, ma sappiamo che sono lì, da qualche parte tra i boschi. E così, ognuno di noi ha lasciato, almeno con il pensiero, un piccolo sogno nella loro buca delle lettere
Dopo aver attraversato il paese di Cavaglià, arriviamo a Roppolo, dove svetta l’imponente castello. Da lassù si dovrebbe ammirare un magnifico panorama sul lago di Viverone… quando la nebbia lo permette.
Oggi no. 😄
Ma poco importa! Siamo comunque felici di aver raggiunto il nostro traguardo e, soprattutto, di aver conquistato il primo timbro del nostro cammino. Un piccolo segno sulla credenziale, un grande passo nella nostra avventura! 🚶♂️🎒✨
6 aprile 2025
TAPPA 2️⃣ – ROPPOLO’➡️➡️➡️ SALA BIELLESE
17,6 km, con 359 m dislivello in salita
“Dovevano partire in 30 sono arrivati in 14”
Eh si! La data stabilita per la seconda tappa era il 22 marzo… ma le condizioni metereologiche ☔️insieme al raduno degli alpini 🎺 hanno segnato nuovamente la necessità di un cambio data per questo Cammino di Oropa: seconda tappa quindi fissata per il 6 aprile.
E da 34 siamo diventati un gruppo di 14 coraggiosi pellegrini Nordic Walking Volpiano 💪🥾.
Tutti insieme, ben compattati in tre auto 🚗🚗🚗 per la massima sostenibilità ambientale del pianeta 🌍 abbiamo raggiunto Roppolo, la nostra località di partenza.
Il gruppo non si è astenuto dal prepararsi al meglio con ottimo caffè ☕ e esercizi di rilassamento e di chi-kung 🧘♀️🧘♂️, pronti per raggiungere la meta: Sala Biellese.
“Il cammino”
Il gruppo è partito in una splendida caldissima giornata di sole e ha raggiunto i tre castagni secolari, nella rigogliosa campagna di Roppolo, dove le viti di Erbaluce e Nebbiolo sono state sostituite da campi di kiwi e ulivi.




Alla panchina originale Big Bench noi abbiamo preferito la piccola e semplice panchina di ‘recupero imballo’: sostenibilità e riciclo a favore della natura sempre!
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Il gruppo avanza con due ritmi differenti… metà partecipanti “divorano” la strada con grande decisione, metà gruppo si “gusta” il cammino.
“La trasformazione dei pellegrini in cammino”
I pellegrini Nordic Walking Volpiano sono l’unico gruppo in percorrenza in questa tappa di percorso che dopo aver superato Zimone arriva a Bose.
Il Monastero, luogo privilegiato di silenzio, pace e accoglienza 🙏🕊️✨, ha accolto il nostro gruppo di pellegrini… non troppo silenzioso 😅🎶.
E nell’immortalare il raggiungimento di questa metà tappa con una fotografia 📷 in cui essere tutti presenti, dopo aver con fatica trovato un fotografo volontario esterno al gruppo , con grande sorpresa a metà cammino ci siamo già visti pellegrini “immortalati e pervasi da un’aura luminosa” 😇🌟 in piena via di trasformazione .
In effetti non avevamo più ritmi diversi, ma eravamo capaci a passo omogeneo e sempre più compatti di proseguire il cammino, attraversando il favoloso ricetto di Magnano.
La nostra credenziale ha iniziato a riempirsi di timbri guadagnati a suon di veloci passi.


Il bosco era sempre più da fiaba (e a tratti sempre più simile alla nostra Vauda di Via Ronchi); la voglia di raggiungere, anche se con fatica, l’ultimo timbro era sempre più forte in tutti.


E tra una lettura di km mancanti del GPS di uno e dell’altro pellegrino 🤔 a confronto, il traguardo è arrivato 🏁 e i timbri di Sala Biellese sono stati registrati nella credenziale di tutti :
STANCHI😮💨, TRASFORMATI ✨🧘♂️ e FELICI😄🎒💚.
31 maggio 2025
TAPPA 3️⃣- SALA BIELLESE ➡️➡️➡️ GRAGLIA
15,7 km, con 511 m dislivello in salita
1 giugno 2025
TAPPA 4️⃣- GRAGLIA ➡️➡️➡️ SANTUARIO DI OROPA
14,8 km, con 755 m dislivello in salita
con pernottamento al Santuario di Graglia 🛏️⛪
Con lo zaino in spalla 🎒, gli amici bastoncini 🦯 e il cuore aperto 💛 si è concluso il Cammino di Oropa.
Un’esperienza che porteremo con noi, costruita con mattoni di fatica e risate, di passi silenziosi e parole condivise, di panorami che levano il fiato e pensieri che trovano spazio.
Abbiamo camminato tra boschi antichi e borghi sospesi nel tempo, respirando la libertà che solo il ritmo lento del cammino sa regalare.
Ogni tappa è stata una conquista, ogni incontro un dono.
Un grazie speciale agli organizzatori e agli accompagnatori, che con sensibilità e passione hanno saputo guidarci, estrarre emozioni da ogni momento e creare un’atmosfera autentica e accogliente.
Grazie a loro, questo cammino è diventato qualcosa di più: un’esperienza di connessione profonda, con la natura, con gli altri, e con noi stessi.
Ora che siamo arrivati, sappiamo che il vero traguardo non è la meta, ma il cambiamento che avviene dentro, passo dopo passo, sentiero dopo sentiero.
ECCOCI… ALL’ ARRIVO

ECCOCI …. IN UN VIDEO RIASSUNTIVO DELL ‘INTERO CAMMINO
ED ECCOCI … protagonisti in un racconto che è una piccola perla di umorismo, affetto e creatività.
La cronaca surreale e affettuosa delle due ultime tappe di un pellegrinaggio vissuto in modo spensierato e divertito.
Si ride, ma si sente anche l’affetto vero per le persone e la forza silenziosa della fede
Sabato 31 maggio
Oggi, 31 maggio, ultimo giorno del mese dedicato alla Vergine Maria, con il benestare del Direttore e della Direttrice (ill.mo Dr. Ing. Gran Ammiraglio etc. etc. Marco e della Direttrice Nicoletta, Gran Duchessa etc. etc.), è iniziata una due giorni che porterà i nostri ospiti a pellegrinare verso i santuari di Graglia e Oropa.
La sveglia è suonata prestissimo.
Ritrovo a Sala (Biellese)… chi più, chi meno… e poi finalmente la partenza del pellegrinaggio, accompagnati come sempre dal Capo Infermiere SS (Silvio Santi) e dalla nuova Geriatra, Dott.ssa Stefania Con…ventini.
Con grande sorpresa, alla partenza si è presentata una troupe di Canale 5 coordinata dalla nota conduttrice Myrta Merlino, curiosa di vedere e documentare dal vivo questo esperimento geriatrico 10.10.Dopo i primi 5 km, oltre ai soliti problemi di incontinenza, iniziavano le visioni (per i più anziani): angeli con trombetta, cinghiali maculati, boa reali etc. etc.
Ma il culmine della tensione è arrivato al km 12.7, con uno scontro verbale tra le donne del gruppo che affermavano di aver avuto apparizioni in sequenza di Santa Rita da Cascia, Santa Brigida, Santa Honoré.Solo grazie al tempestivo intervento del poliziotto Uber (già Kojak nella precedente gita) e del Maresciallo Frengo veniva riportata la calma.
Fu così che Padre Brown (Andrea) intonò il noto canto dei Ricchi e Poveri:
“Mamma, mamma, ma mamma, mamma Maria…” 🎶🎶e ritornò finalmente la quiete!
Ripreso con difficoltà il difficile e ripido percorso, al km 15.8 l’Arcangelo Gabriele, vedendo la tribolazione di questa Armata Brancaleone, si è messo a tirare direttamente il gruppo, portandoci così sani e salvi al Santuario di Graglia, dove avremmo poi passato la notte nell’ostello adiacente.…
E qui è avvenuto l’incredibile: tutti, ma proprio tutti, giurano che ad accoglierci e a darci le chiavi delle nostre camere sia stato San Pietro in persona!
Domenica 1 giugno
RSA Cuc… Una seconda giornata!
Prima di descrivere la seconda ed ultima tappa del cammino, è importante tornare alla notte tra sabato e domenica, perché si sono verificati alcuni casi di sonnambulismo, forse dovuti alla leggerissima cena della sera precedente (trippa, castagne e polenta!!!).
La situazione ha richiesto l’intervento del Tenente Colombo e di Marta Flavi per convincere i due che si sentivano, rispettivamente, Mary Poppins e il Barone Rosso (per privacy non è possibile comunicare i loro nomi), a scendere dal cornicione dell’ostello.
Ritornata la calma, si è fatta ora della sveglia e della colazione, dove, con grande meraviglia, hanno tenuto il briefing giornaliero San Francesco e Robert Redford, specialisti nel parlare con/gli Animali…
Ricevuta la benedizione, siamo finalmente partiti per la tappa finale, consci delle difficoltà che avremmo ben presto incontrato. Tant’è che in tanti abbiamo pensato alla cara Silvia, rimasta a casa: soprattutto ci sono mancati i suoi biscotti “allucinogeni” – i famosi biscotti di “Maria” (per rimanere in tema) – che ci sarebbero serviti per affrontare con più… spensieratezza… la tremenda salita!
Giunti più o meno al km 7, sono iniziati i primi problemi di aerofagia e meteorismi vari, con emissioni di CO₄ a livelli massimi, causando gravi disagi ai numerosi gruppi che ci seguivano…
Nel frattempo, a guidare il gruppo c’era Saverio che, all’improvviso, ha iniziato a lanciare urli tarzaneschi e a trasformarsi fisicamente, assumendo una colorazione celeste.
Scopriremo poi che la causa era dovuta a un errore dell’Infermiere SS nella distribuzione delle pastiglie del mattino (pastiglia blu…).
Richiamati tutti all’ordine dalla Dott.ssa Stefania, il cammino è proseguito fino al km 14, dove finalmente abbiamo potuto fare una sosta ristoratrice al chiosco gestito dai Tre Re Magi, dove – come potete immaginare – Bamba, Incenso e soprattutto Birra non potevano mancare.
Rigenerati, ma soprattutto alterati, abbiamo letteralmente divorato gli ultimi difficili km restanti.
Giunti finalmente in vista del Santuario, ci è venuto incontro un piccolo comitato d’accoglienza composto da Don Lurio, Don Bairo, Don Abbondio, accompagnati dai rispettivi cani: Rin Tin Tin, Lessie e Snoopy.
All’entrata in basilica siamo stati accolti da cori celestiali di angeli con tromba, Coro della SAT, coro 4+4 di Nora Orlandi… ma alla vista di questa truppa di disgraziati, la Vergine Maria è improvvisamente sbiancata, riprendendo colore solo dopo alcuni minuti!
Ricevuta la benedizione finale, non ci restava che uscire… ma proprio in quel momento è avvenuta la Carrambata del secolo!
Ripresa dalla troupe di Canale 5, capitanata dalla signora Merlino, SS si è inginocchiato improvvisamente chiedendo l’attenzione della stessa MM (M. Merlino)…
Panico tra il pubblico… il coro ha intonato, seguito dal folto pubblico:
“Meno male che Silvio c’è…”
In quel momento, il nostro Silvione ha chiesto la mano della signora Merlino, offrendole non il solito anello di fidanzamento (ormai passato di moda), ma… il suo libretto della pensione!!!
(Mitico.)
Applausi, abbracci, emozione a mille… si chiudeva così una due giorni memorabile, piena di fatica e di emozioni vere.
Grazie a tutti i partecipanti.
P.P.S. (Piccolo Pensiero Serio):
Maria è soprattutto Madre. Ama tutti i suoi figli, credenti e non credenti… e soffre nel vederli in difficoltà.
Porti pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglie… e nel mondo.
AUTORE: PAOLO G. (scrittore partecipante e burlone per vocazione al quale va un super grazie)






