Sabato 2 agosto – “PASSI IN LIBERTA’ 6” – COL MAYT – la Resistenza in alta Val Argentera tra acque limpide e stelle alpine

IL PROGETTO


PASSI IN LIBERTA’ 6

COL MAYT
la Resistenza in alta Val Argentera tra acque limpide e stelle alpine


Nell’ambito del programma “Passi in Libertà” proponiamo ai soci un’uscita in tecnica nordic walking all’interno della Valle Argentera, ultimo tratto della Dora che s’incunea tra Francia, Val Chisone e Val Germanasca.
Questo vallone, da sempre isolato e poco abitato, tra l’agosto ed il settembre 1944 vide l’ultimo tentativo da parte dei partigiani della Divisione alpina Val Chisone di difendere, opponendosi in campo aperto, le alti valli vicine al confine francese dall’offensiva sempre più pressante ed impari delle forze nazifasciste per occupare i confini d’Italia e arrestare l’avanzata in Francia degli Alleati.
Questo luogo, di estrema bellezza naturale, vide aspri scontri e ne riporta ancora i segni sotto forma di reperti di guerra (ricoveri, casermette, matasse di filo spinato, resti di strutture corazzate) che incontreremo numerosi durante il nostro cammino. Un museo a cielo aperto, un’altra pagina di Storia del nostro Piemonte inserita in un contesto naturale mozzafiato.

I fatti storici

Continuiamo il racconto sulla nascita e le gesta della Divisione alpina Val Chisone, già incontrata sui monti della Valle di Susa (si vedano i fatti storici illustrati nella presentazione della precedente uscita al Monte Genevris).  clicca qui per Escursione Monte Genevris
Il 10 agosto 1944, esaurite le possibilità di difendere la dorsale Val di Susa-Val Chisone, con i tedeschi ormai in prossimità del Sestriere, viene dato l’ordine di ripiegare in Val Argentera presso l’Alpe Planes con l’obiettivo di tentare di mantenere aperti i valichi con la Francia nella speranza di ricevere aiuti dagli Alleati, ormai sbarcati in Provenza e in risalita verso l’Italia.
I partigiani, agli ordini di Adolfo Serafino “Fofò”, Lorenzo Vanossi “Alpi” e Giorgio Deina, si attestarono tra il Colle della Fioniere ed il Pic Charbonnel utilizzando come base la casermetta del colle del Mayt e le numerose postazioni del Vallo Alpino presenti in zona. L’ultima decade del mese di agosto vide numerosi tentativi da parte dei tedeschi di conquistare le postazioni partigiane con alterne vicende e pesanti perdite da una parte e dall’altra. La mancanza di munizioni, le difficoltà di vita e di approvvigionamento in un ambiente particolarmente severo a oltre 2500 m di quota, spinsero i partigiani a tentare sortite verso la vicina Valle Thuras con esiti purtroppo infelici. A fine agosto una squadra di dodici uomini venne sorpresa al valico con la Francia, lasciato colpevolmente scoperto dai maquisard francesi. Otto partigiani perirono durante gli scontri, tre furono catturati e giustiziati nei giorni successivi, uno riuscì a salvarsi fingendosi morto. I tedeschi, per isolare i combattenti e tagliare loro i viveri, non esitarono a bruciare baite nel vallone della Guil, in territorio francese. Attaccati con i mortai e dopo giorni di aspri combattimenti, le unità partigiane, viste esaurite le possibilità di difendere le postazioni occupate, cominciarono a ripiegare in Francia. Qui incontrarono l’opposizione degli stessi maquisard che volevano impadronirsi dei loro armamenti e desistettero solo dopo una dura reazione degli alpini. Viste le tensioni con i francesi, gran parte delle unità partigiane rientrarono poi alla spicciolata in Italia attraverso la Val Germanasca andando a riparare in pianura e nelle basse valli per affrontare l’inverno ormai alle porte. Purtroppo, il 4 novembre 1944, Adolfo Serafino con un gruppo di partigiani della Divisione Chisone verrà sorpreso nei boschi di Cantalupa e dopo una strenua resistenza, ucciso. Alla fine della guerra sarà insignito della Medaglia d’Oro al valore militare.


(tratto dal libro “Sui sentieri della guerra partigiana in Piemonte” di Diego Vaschetto)

L'itinerario proposto

Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso la località Montenero posta a 1930 m di quota. Tale luogo si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Cesana per proseguire poi in direzione Sauze di Cesana-Bousson fino ad incontrare, lungo la vecchia provinciale che porta al Sestriere, una deviazione sulla dx (cartello  con indicazione) che porta all’imbocco della Val Argentera.

NOTA: Da qualche tempo purtroppo la strada sterrata che percorre la Valle Argentera è stata assoggettata al pagamento di un pedaggio (5 euro).
Alla sbarra occorre quindi solo ritirare il biglietto, mentre il pagamento avverrà poi all’uscita con riscossione tramite cassa automatica.

Attraversato il torrente, percorriamo ancora 10 km su strada bianca, dal fondo percorribile da qualsiasi auto, superiamo il pianoro di Brusà del Plan e quello di Argentera e, 1 km dopo, arriviamo alla località Montenero dove è presente un’area attrezzata ed un ampio parcheggio dove lasciamo l’auto.

Imbocchiamo quindi a piedi la strada sterrata che prosegue sulla dx (a sx si sale all’Alpe Planes), adatta solo a mezzi fuoristrada e, dopo 1,5 km arriviamo all’ampia radura del Pian della Milizia (2100 m).



A metà della piana abbandoniamo la strada in prossimità di un ponte (cartelli indicatori) e proseguiamo luno il sentiero 605 che risale in direzione Sud, tra verdi prati ricchi di fiori (e stelle alpine), la sinistra idrografica del torrente Gran Miol, mantenendoci ad alcune decine di metri a monte in posizione estremamente panoramica.
Raggiunta la quota di 2400 m, il sentiero cambia direzione (segnavia 611) e risale in direzione NO una stretta cresta erbosa, con vista panoramica sull’intero Vallone del Gran Miol. Attraversata quindi la sponda del torrente Gran Miol e superati alcuni tornanti raggiungiamo quindi l’ampia radura a 2500 m che ospita la casermetta XXIII (ormai dismessa) e l’attiguo bivacco Giorgio Casalegno (sempre aperto e del tutto attrezzato).

Dalla fontana a valle della casermetta si dipartono quindi due sentieri: la deviazione di sx sale al Colle Mayt (2705 m).



Lungo il percorso si possono incontrare numerosi reperti di guerra (resti di arredi, piastre corazzate, rotoli di filo spinato) a testimonianza degli eventi bellici trascorsi. Una vera lezione di Storia all’aperto. La vista dal colle Mayt, sul vallone della Guil in territorio francese, è spettacolare ed arriva ad abbracciare il Monviso, visto nel suo versante francese.
Ridiscesi alla casermetta XXIII, come estensione alla gita possiamo poi imboccare il sentiero di dx che, risalito un pendio prativo e attraversato un ripido versante (brevi passaggi esposti) raggiunge dopo 40 min il bellissimo lago Inferiore della Fioniere (2680 m) e poco dopo l’omonimo lago Superiore. Tornati sui nostri passi, ridiscendiamo alla casermetta e da qui, lungo lo stesso itinerario di salita, torniamo alle auto.


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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Punto di ritrovo : ore 8:00partenza ore 8:15 – Barriera di accesso alla Valle Argentera. La si raggiunge scendendo al bivio (indicazione a dx per la Valle Argentera) che si incontra lungo la provinciale che sale al Sestrière) link_Barriera Valle Argentera
Da qui, compattati i posti in auto, proseguiamo insieme fino all’area attrezzata in località Montenero.
Parcheggio autovetture: presso il parcheggio sito in località Montenero link_parcheggio località Montenero

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 119 km (1h 47m circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 105 km (1h 37m circa di viaggio in auto)

Inizio camminata: ore 8:45
Durata camminata: 6:00-6,30 ore circa escluse le soste
Lunghezza: 11 km fino al Colle Mayt – 14 km con estensione ai laghi Fioniere
Dislivello: D+ 800 m fino al Colle Mayt – 955 m con estensione ai laghi Fioniere
Difficoltà: E
Esposizione: principalmente Nord e Sud-Est
Tratti esposti: : nessuno fino al Colle Mayt, 50 m leggermente esposti ma perfettamente camminabili lungo il percorso per i laghi Fioniere.
Altitudine minima: 1930m slm
Altitudine massima: 2720m slm
Pranzo al sacco
Punti acqua: a Oulx presso la piazza Garambois e a metà percorso (preferibile per l’andata fare rifornimento a casa).
Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 31 luglio 2025

Franco:  ☎️ 3406406242
   

Mercoledì 23 luglio – “PASSI IN LIBERTA’ 5” – Monte Genevris – L’intrepida lotta dei  partigiani della Divisione alpina Val Chisone

IL PROGETTO


PASSI IN LIBERTA’ 5

MONTE GENEVRIS
L’ intrepida lotta dei  partigiani della Divisione alpina Val Chisone


Nell’ambito del programma “Passi in Libertà” proponiamo ai soci un’uscita in tecnica nordic walking all’interno del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand sui sentieri che percorrono l’ampia dorsale che separa la Val Chisone dalla Valle di Susa e raggiungono la cima del Monte Genevris (2536 m).
Visiteremo i luoghi della Resistenza dove sono ancora presenti numerose vestigia di guerra, ammireremo la rigogliosa fioritura dei prati in questa stagione, godremo di una spettacolare vista a 360° sulle valli circostanti che si spinge fino alla montagne della vicina Francia.
Un’ emozionante esperienza conoscitiva in una delle zone più belle e ricche di Storia del nostro Piemonte.

I fatti storici

In Val Chisone la Resistenza si organizzò attorno ad un nucleo di militari appartenenti al battaglione alpino Fenestrelle che dopo l’8 settembre 1943 decisero di opporsi ai tedeschi trasferendo la lotta sulle montagne di casa. Gli Alpini sbandati si raccolsero intorno ad alcune figure carismatiche come il capitano Gros di Fenestrelle, don Bernardino Trombotto parroco di Sestriere e il sergente maggiore Maggiorino Marcellin.
Quest’ultimo, figura di grande coraggio e capacità organizzative, con il nome di battaglia di “Butler” diventerà il comandante della 44a Divisione alpina autonoma “Adolfo Serafino”, una delle più efficienti formazioni partigiane piemontesi, in grado di combattere nell’agosto 1944 una vera battaglia campale contro le truppe tedesche nell’estremo tentativo di difendere la valle che occupavano. All’inizio dell’estate del 1944 la Divisione autonoma Val Chisone, suddivisa nei due battaglioni Monte Assietta e Monte Albergian, poteva contare su un organico di oltre 1000 uomini ben armati e comandati da guide capaci e carismatiche.
I partigiani controllavano l’intero corso del Chisone e parte dell’alto bacino della Dora Riparia presidiando lo spartiacque Susa-Chisone dal monte Fraiteve fino al Colle delle Finestre. Già dagli inizi di luglio i partigiani si trovarono sottoposti ad una pressione sempre maggiore da parte delle truppe nazifasciste che avevano l’obiettivo di sgomberare il Colle del Sestriere per poter controllare meglio il Monginevro, valico strategico verso la Francia. Dopo numerosi tentativi da parte dei nazifascisti di conquistare la zona, Marcellin fece fortificare con nuove postazioni tutto il crinale compreso tra il monte Triplex ed monte Genevris.


Alla fine di luglio scattò la grande operazione denominata “Nachtigall” (Usignolo) con la quale ingenti forze corazzate attaccarono la prima linea difensiva dei partigiani nei pressi di Roure, lungo la strada di fondovalle della Val Chisone.
Il 1° agosto i partigiani arretrarono sulle posizioni di Fenestrelle respingendo attacchi presso il forte e al Laux. Il 2 agosto furono attaccate le postazioni sul monte Genevris, difese strenuamente dalla 230a compagnia del battaglione Monte Assietta. Il reparto, in inferiorità numerica, fu costretto a ripiegare verso il colle Blegier poi riusci’ a riconquistare la vetta e successivamente dovette abbandonarla nuovamente sotto l’assalto di reparti di SS italiane provenienti dall’Istituto Bonafous e dall’Alpe Laune sopra Sauze d’Oulx.
Durante i duri combattimenti caddero eroicamente i giovani Mario Costa (figlio del celebre poeta dilettale Nino Costa) e Pietro Ploto, barbaramente usato come scudo umano a protezione della mitragliatrice. Due croci li ricordano a poca distanza dalla cima del monte Genevris.
I combattimenti si protrassero tutto il giorno fino alla riconquista della vetta e la ricostituzione dell’intera linea difensiva. La morsa però si stava stringendo e, con gli uomini ormai esausti, a corto di munizioni e razioni di cibo, il 6 agosto fu deciso di abbandonare definitivamente la cresta tra il Genevris e la testa dell’Assietta e approntare l’ultima linea difensiva in val Troncea successivamente arretrata poi in valle Argentera. Con il finire dell’estate 1944 finisce l’esperienza delle repubbliche partigiane alpine. Il tentativo di opporsi apertamente ai tedeschi e ai repubblichini costò agli autonomi dalla Val Chisone più di 200 morti, tra cui ben 27 ufficiali.

(tratto dal libro “Sui sentieri della guerra partigiana in Piemonte” di Diego Vaschetto)

L'itinerario proposto

Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso l’Istituto zootecnico Vezzani (ex Bonafous, 1885 m), che si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Sauze d’Oulx per poi imboccare la strada che conduce dapprima alla frazione Richardette e da qui raggiunge la caratteristica chiesetta che precede l’ampio piazzale a fianco della struttura (seguire indicazioni stradali per l’Istituto Zootecnico Formont).
Lasciate le auto, imbocchiamo a piedi la strada sterrata che sale alle spalle dei resti dell’ex stazione alpina e con un percorso di 30 minuti, dopo alcuni lunghi traversi e tornanti in discreta pendenza, raggiungiamo l’Alpe Laune (2060 m) e l’omonimo splendido laghetto incastonato tra gli alberi, all’ingresso del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand.

Proseguiamo in direzione Sud fiancheggiando le sponde del lago, fino a raggiungere un bivio dove abbandoniamo la strada sterrata e cominciamo ad inerpicarci lungo una ripida pista che conduce, con due strappi in massima pendenza, ad una radura più in alto.
Da qui, con un lungo traverso pianeggiante, raggiungiamo la strada sterrata in prossimità di una struttura sciistica ormai dismessa (2220 m).  Procedendo lungo la strada, dopo alcuni tornanti, arriviamo al Colle di Costa Piana (2322 m) dal quale si diparte il sentiero che, seguendo la cresta meridionale, giunge in cima al Monte Genevris (2536 m).
Dalla cima del monte, contrassegnata dal caratteristico Faro degli Alpini, si gode di una vista a 360° sulle montagne della Val di Susa, della Val Chisone e del più lontano Delfinato francese.

Dalla vetta seguiamo il sentiero in direzione Est che ben presto diventa una strada sterrata che confluisce più avanti nella strada militare dell’Assietta.
Lungo il percorso incontriamo i resti di alcune postazioni difensive e le croci che ricordano i partigiani Piero Costa e Pietro Ploto caduti in questo luogo. Proseguendo, dopo alcuni tornanti ed un breve traverso, arriviamo al Colle Blegier (2381 m) che già nel 1747 vide passare le truppe francesi dirette contro i trinceramenti dell’Assietta. Imbocchiamo la sterrata a sx che percorre il fianco settentrionale del Monte Genevris, toccando l’area umida protetta della torbiera, per poi inoltrarci nello splendido lariceto che percorriamo fino a tornare alla bucolica conca prativa che ospita il Lago di Laune e da qui al punto di partenza.


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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Punto di ritrovo : ore 7:45 a OULX – parcheggio piazza Garambois clicca qui
Da qui alle ore 8:00 proseguiremo insieme fino a Sauze d’Oulx e poi all’Istituto Zootecnico Vezzani.
Parcheggio autovetture: presso le strutture dell’Istituto Zootecnico Vezzani

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 83 km (1h 10m circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 68 km (1h circa di viaggio in auto)

Inizio camminata: ore 8:45
Durata camminata: 5:00-5,30 ore circa escluse le soste
Lunghezza: 13 km circa 
Dislivello: 700m D+
Difficoltà: E
Esposizione: varie
Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti
Altitudine minima: 1885m slm
Altitudine massima: 2536m slm
Pranzo al sacco
Punti acqua: durante il percorso presso l’Alpe Laune (a circa 30 minuti dal parcheggio autovetture. E’ preferibile quindi fare rifornimento a casa o al luogo di ritrovo a Oulx.
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di domenica 19 luglio 2025

Franco:  ☎️ 3406406242
   

Sabato 12 luglio – Sentieri incantati di Usseaux e le sue frazioni – Dove l’arte incontra la montagna


Se non ci siete ancora stati, sicuramente ne avete sentito parlare

Usseaux, un piccolo gioiello incastonato tra le Alpi Cozie piemontesi, è uno di quei luoghi che sembrano usciti da una fiaba. Questo borgo, immerso nella quiete della montagna e nella bellezza della tradizione, è stato insignito del prestigioso riconoscimento di Uno dei Borghi più belli d’Italia e della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: due sigilli che raccontano molto del suo fascino autentico.

Usseaux però non è un solo paese: è un Comune diffuso composto da cinque affascinanti borgate alpine, ognuna con una propria identità e anima:

🌻 Usseaux, il capoluogo, è noto come il paese dei murales, grazie alle opere dipinte da artisti locali e internazionali che decorano le sue vie.

🌻 Balboutet, celebre per le sue originali meridiane dipinte sui muri degli antichi edifici, che trasformano il borgo in un museo a cielo aperto.

🌻 Laux, dove si trova lo splendido Lago di Laux, un angolo di paradiso che custodisce anche la memoria dei conflitti religiosi tra Cattolici e Valdesi.

🌻 Pourrières, dominato dall’omonimo lago creato dallo sbarramento del torrente Chisone, il cui centro è reso unico dalle sagome artistiche che rievocano i soldati di un tempo.

🌻 Fraisse, la borgata del legno e dell’artigianato, dove sculture intagliate animano le vie con un’atmosfera quasi fiabesca.

Abbiamo disegnato un percorso che è un vero abbraccio alla bellezza di queste montagne.


Un percorso che ci permetterà di esplorare ben quattro delle cinque suggestive borgate di Usseaux, immergendoci tra natura, storia e paesaggi da cartolina.

Partiremo da Fenestrelle, punto di inizio del nostro cammino, per salire verso la borgata di Laux, dove ci attende il suo incantevole lago alpino.
Da lì proseguiremo verso la diga di Pourrières, un luogo che unisce ingegneria e memoria, immerso in un contesto naturalistico di grande fascino.
Dopo qualche saliscendi arriveremo a Balboutet e le sue meridiane ed infine raggiungeremo Usseaux, il capoluogo, dove consumeremo il nostro pranzo al sacco e dedicheremo il giusto tempo per una visita al borgo, per ammirare i muri dipinti e per l’atmosfera autentica che si respira tra le sue vie.

un piccolo cammino tra borghi incantati


….e come sempre vi racconteremo storia, curiosità e leggende di questo splendido territorio.
Vi aspettiamo !


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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo e parcheggio ore 8:00
Fenestrelle – Strada Provinciale 23 del Colle di Sestriere area di sosta link ritrovo e parcheggio
nei pressi del Campeggio Serre Marie di Fenestrelle.

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 100 km (1h 30m circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 85 km (1h 15 m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 8:15
Durata camminata: 5:00 escluse pausa pranzo e soste ai borghi (da considerare un paio d’ore in più)
Lunghezza: 13 km circa 
Dislivello totale: 600m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1145 m slm
Altitudine massima: 1575 m slm
Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso
Acqua presente lungo tutto il percorso
Pranzo al sacco

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 10 luglio 2025

Nicoletta:  ☎️ 3333453385