Mercoledì 23 luglio – “PASSI IN LIBERTA’ 5” – Monte Genevris – L’intrepida lotta dei  partigiani della Divisione alpina Val Chisone

IL PROGETTO


PASSI IN LIBERTA’ 5

MONTE GENEVRIS
L’ intrepida lotta dei  partigiani della Divisione alpina Val Chisone


Nell’ambito del programma “Passi in Libertà” proponiamo ai soci un’uscita in tecnica nordic walking all’interno del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand sui sentieri che percorrono l’ampia dorsale che separa la Val Chisone dalla Valle di Susa e raggiungono la cima del Monte Genevris (2536 m).
Visiteremo i luoghi della Resistenza dove sono ancora presenti numerose vestigia di guerra, ammireremo la rigogliosa fioritura dei prati in questa stagione, godremo di una spettacolare vista a 360° sulle valli circostanti che si spinge fino alla montagne della vicina Francia.
Un’ emozionante esperienza conoscitiva in una delle zone più belle e ricche di Storia del nostro Piemonte.

I fatti storici

In Val Chisone la Resistenza si organizzò attorno ad un nucleo di militari appartenenti al battaglione alpino Fenestrelle che dopo l’8 settembre 1943 decisero di opporsi ai tedeschi trasferendo la lotta sulle montagne di casa. Gli Alpini sbandati si raccolsero intorno ad alcune figure carismatiche come il capitano Gros di Fenestrelle, don Bernardino Trombotto parroco di Sestriere e il sergente maggiore Maggiorino Marcellin.
Quest’ultimo, figura di grande coraggio e capacità organizzative, con il nome di battaglia di “Butler” diventerà il comandante della 44a Divisione alpina autonoma “Adolfo Serafino”, una delle più efficienti formazioni partigiane piemontesi, in grado di combattere nell’agosto 1944 una vera battaglia campale contro le truppe tedesche nell’estremo tentativo di difendere la valle che occupavano. All’inizio dell’estate del 1944 la Divisione autonoma Val Chisone, suddivisa nei due battaglioni Monte Assietta e Monte Albergian, poteva contare su un organico di oltre 1000 uomini ben armati e comandati da guide capaci e carismatiche.
I partigiani controllavano l’intero corso del Chisone e parte dell’alto bacino della Dora Riparia presidiando lo spartiacque Susa-Chisone dal monte Fraiteve fino al Colle delle Finestre. Già dagli inizi di luglio i partigiani si trovarono sottoposti ad una pressione sempre maggiore da parte delle truppe nazifasciste che avevano l’obiettivo di sgomberare il Colle del Sestriere per poter controllare meglio il Monginevro, valico strategico verso la Francia. Dopo numerosi tentativi da parte dei nazifascisti di conquistare la zona, Marcellin fece fortificare con nuove postazioni tutto il crinale compreso tra il monte Triplex ed monte Genevris.


Alla fine di luglio scattò la grande operazione denominata “Nachtigall” (Usignolo) con la quale ingenti forze corazzate attaccarono la prima linea difensiva dei partigiani nei pressi di Roure, lungo la strada di fondovalle della Val Chisone.
Il 1° agosto i partigiani arretrarono sulle posizioni di Fenestrelle respingendo attacchi presso il forte e al Laux. Il 2 agosto furono attaccate le postazioni sul monte Genevris, difese strenuamente dalla 230a compagnia del battaglione Monte Assietta. Il reparto, in inferiorità numerica, fu costretto a ripiegare verso il colle Blegier poi riusci’ a riconquistare la vetta e successivamente dovette abbandonarla nuovamente sotto l’assalto di reparti di SS italiane provenienti dall’Istituto Bonafous e dall’Alpe Laune sopra Sauze d’Oulx.
Durante i duri combattimenti caddero eroicamente i giovani Mario Costa (figlio del celebre poeta dilettale Nino Costa) e Pietro Ploto, barbaramente usato come scudo umano a protezione della mitragliatrice. Due croci li ricordano a poca distanza dalla cima del monte Genevris.
I combattimenti si protrassero tutto il giorno fino alla riconquista della vetta e la ricostituzione dell’intera linea difensiva. La morsa però si stava stringendo e, con gli uomini ormai esausti, a corto di munizioni e razioni di cibo, il 6 agosto fu deciso di abbandonare definitivamente la cresta tra il Genevris e la testa dell’Assietta e approntare l’ultima linea difensiva in val Troncea successivamente arretrata poi in valle Argentera. Con il finire dell’estate 1944 finisce l’esperienza delle repubbliche partigiane alpine. Il tentativo di opporsi apertamente ai tedeschi e ai repubblichini costò agli autonomi dalla Val Chisone più di 200 morti, tra cui ben 27 ufficiali.

(tratto dal libro “Sui sentieri della guerra partigiana in Piemonte” di Diego Vaschetto)

L'itinerario proposto

Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso l’Istituto zootecnico Vezzani (ex Bonafous, 1885 m), che si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Sauze d’Oulx per poi imboccare la strada che conduce dapprima alla frazione Richardette e da qui raggiunge la caratteristica chiesetta che precede l’ampio piazzale a fianco della struttura (seguire indicazioni stradali per l’Istituto Zootecnico Formont).
Lasciate le auto, imbocchiamo a piedi la strada sterrata che sale alle spalle dei resti dell’ex stazione alpina e con un percorso di 30 minuti, dopo alcuni lunghi traversi e tornanti in discreta pendenza, raggiungiamo l’Alpe Laune (2060 m) e l’omonimo splendido laghetto incastonato tra gli alberi, all’ingresso del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand.

Proseguiamo in direzione Sud fiancheggiando le sponde del lago, fino a raggiungere un bivio dove abbandoniamo la strada sterrata e cominciamo ad inerpicarci lungo una ripida pista che conduce, con due strappi in massima pendenza, ad una radura più in alto.
Da qui, con un lungo traverso pianeggiante, raggiungiamo la strada sterrata in prossimità di una struttura sciistica ormai dismessa (2220 m).  Procedendo lungo la strada, dopo alcuni tornanti, arriviamo al Colle di Costa Piana (2322 m) dal quale si diparte il sentiero che, seguendo la cresta meridionale, giunge in cima al Monte Genevris (2536 m).
Dalla cima del monte, contrassegnata dal caratteristico Faro degli Alpini, si gode di una vista a 360° sulle montagne della Val di Susa, della Val Chisone e del più lontano Delfinato francese.

Dalla vetta seguiamo il sentiero in direzione Est che ben presto diventa una strada sterrata che confluisce più avanti nella strada militare dell’Assietta.
Lungo il percorso incontriamo i resti di alcune postazioni difensive e le croci che ricordano i partigiani Piero Costa e Pietro Ploto caduti in questo luogo. Proseguendo, dopo alcuni tornanti ed un breve traverso, arriviamo al Colle Blegier (2381 m) che già nel 1747 vide passare le truppe francesi dirette contro i trinceramenti dell’Assietta. Imbocchiamo la sterrata a sx che percorre il fianco settentrionale del Monte Genevris, toccando l’area umida protetta della torbiera, per poi inoltrarci nello splendido lariceto che percorriamo fino a tornare alla bucolica conca prativa che ospita il Lago di Laune e da qui al punto di partenza.


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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Punto di ritrovo : ore 7:45 a OULX – parcheggio piazza Garambois clicca qui
Da qui alle ore 8:00 proseguiremo insieme fino a Sauze d’Oulx e poi all’Istituto Zootecnico Vezzani.
Parcheggio autovetture: presso le strutture dell’Istituto Zootecnico Vezzani

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 83 km (1h 10m circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 68 km (1h circa di viaggio in auto)

Inizio camminata: ore 8:45
Durata camminata: 5:00-5,30 ore circa escluse le soste
Lunghezza: 13 km circa 
Dislivello: 700m D+
Difficoltà: E
Esposizione: varie
Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti
Altitudine minima: 1885m slm
Altitudine massima: 2536m slm
Pranzo al sacco
Punti acqua: durante il percorso presso l’Alpe Laune (a circa 30 minuti dal parcheggio autovetture. E’ preferibile quindi fare rifornimento a casa o al luogo di ritrovo a Oulx.
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di domenica 19 luglio 2025

Franco:  ☎️ 3406406242