Sabato 12 ottobre -“Valle Tesso: natura, storia e tradizioni” – (Santuario Marsaglia-Rifugio Salvin)


Ed eccoci in Valle Tesso, una valle laterale delle più note Valli di Lanzo (Valle di Viù, Val d’Ala, Val Grande) che prende il nome dal torrente Tesso che nasce sulle pendici meridionali della Punta dell’Aggia (2.245 m), nel comune di Monastero di Lanzo, scorre verso sud segnando il confine tra questo comune e quello di Coassolo e infine, dopo aver lambito il centro storico di Lanzo, va a gettarsi nella Stura poco a est del Ponte del Diavolo.
A differenza delle altre valli di Lanzo, è più aperta (permettendo così di godere, lungo il cammino, di belli scorci della pianura fino alla collina torinese) e, non possedendo grandi centri turistici, è più selvaggia, ma anche ricca di natura, tradizioni e storia. Insieme alla valle Malone è anche conosciuta come la “valle dei ribelli, dalle gesta dei partigiani che la risalirono durante la Guerra di Liberazione.


Il nostro itinerario parte nei pressi della Fontana Sistina (1118 m), che si raggiunge in auto dal centro di Chiaves percorrendo la strada che porta al Lago di Monastero, posto a 2000 metri di altitudine. Il percorso (segnavia 403 e poi 406) si sviluppa per circa 6 km con modesto dislivello fino a toccare Punta Penna (1300 m) e quindi la piccola borgata di Marsaglia e il suo maestoso omonimo Santuario.


Il Santuario di Marsaglia (1350 m) è costituito da una bellissima chiesa dalla facciata barocca immersa nel bosco. Venne costruito tra il 1771 e il 1778, probabilmente sui resti di una preesistente cappella, dove già sorgeva un pilone votivo. Da tempo immemore è un importante luogo di culto e crocevia di meravigliosi sentieri che si inoltrano verso le montagne e gli alpeggi. La sua importanza dal punto di vista spirituale e religioso è testimoniata anche dai numerosi ritrovamenti di manufatti in pietra, incisioni rupestri e cavità scavate nella roccia, segno che in questo luogo venivano celebrati riti magici o propiziatori da antiche popolazioni che hanno abitato queste valli.
La costruzione della chiesa, che domina un bellissimo pianoro, sembra legata a una leggenda: in questo luogo, una giovane pastorella sordomuta sarebbe guarita miracolosamente dalla sua malattia, dopo aver assistito all’apparizione di una bellissima donna ai piedi di un frassino che cresceva nella zona.
Appresa la straordinaria notizia, gli abitanti della borgata associarono l’immagine della donna a quella della Madonna e decisero di costruire una chiesa che ricordasse in modo imperituro il miracolo. Per questo motivo, il santuario è stato inizialmente dedicato alla Beata Maria Vergine della Pietà e successivamente all’Assunzione della Madonna. Per lo stesso motivo, lungo il percorso si incontrano numerosi piloni votivi dedicati alle apparizioni della Madonna nel mondo.
In passato erano molto frequenti le processioni e i cortei che giungevano al Santuario, anche dalle vallate vicine, per propiziare la pioggia o il bel tempo e più volte il santuario fu meta di pellegrinaggio anche di San Giovanni Bosco, che amava particolarmente questo luogo immerso nella natura.
Ancora oggi, alla vigilia del 15 agosto, Festa dell’Assunzione, si tiene una suggestiva fiaccolata notturna.

Terminata la visita della borgata, prenderemo la mulattiera (segnavia 408) che, con maggiore pendenza, conduce alla borgata Salvin e all’omonimo rifugio, immersi in un bosco affascinante. Questa mulattiera è stata utilizzata fino a metà del XX secolo per trasportare a valle il fieno immagazzinato durante l’estate negli alpeggi, quando le scorte nei fienili (sulé) di fondo valle si esaurivano. Il trasporto avveniva perlopiù a spalle per mezzo di speciali manufatti in legno che permettevano notevoli e pesanti carichi.
Dopo una decina di minuti, oltrepassata la bella faggeta, si arriva alla Roc di Balmabianca, dove nei pressi si trovano ancora tracce ben visibili di carbonaie usate nel XIX secolo. Il percorso continua ancora lungo un terreno ricco di acque sorgive e, superate altre baite, dopo alcuni tornanti, si arriva al Rifugio Salvin (1578 m). Qui ci fermeremo per ristorarci e, per chi lo desidera, per gustare il menù concordato per l’occasione (vedi dettagli qui sotto).


Dal Rifugio Salvin si dipartono numerosi itinerari che portano in alta valle.
Riprendendo la nostra camminata, noi seguiremo il sentiero che conduce al Piano della Forchetta (segnavia 407, tappa 03 dei Sentieri della Resistenza), abbandonandolo poi in prossimità delle case di Menulla, poco più in basso, per riprendere la strada sterrata che, con piacevole camminata, ci riporterà verso Fontana Sistina a completamento del nostro anello di circa 14 km.


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:45 piazza di Chiaves – parcheggio davanti al Bar Carolina.
Parcheggio

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 40 km (53m circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 38km (46m circa di viaggio in auto)
Parcheggio autovetture: presso Fontana Sistina che dista 0,5 km da Chiaves (compatteremo le auto nel caso di molte autovetture)
Inizio camminata: ore 09:30
Durata camminata: 5h 30m circa (escluse le soste)
Lunghezza: 14 km circa 
Dislivello: 800m D+
Esposizione: varie
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti particolarmente esposti
Altitudine minima: 1.118 m slm
Altitudine massima: 1.655 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso
Acqua presente alla partenza (Fontana Sistina) e in numerosi punti lungo il percorso
Pranzo:  presso il Rifugio Salvin al costo di 15 euro con il seguente menu:

🥣Polenta concia oppure Polenta con carne oppure primo a base di pasta fatta in casa
🥧torta casalinga
☕caffè
Bevande escluse

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di martedì 08 ottobre 2024
L’ escursione verrà confermata al raggiungimento di almeno 7 partecipanti.

Franco:  ☎️ 3406406242

MIDWEEK di settembre – Mercoledì 25 – Valle del Sangonetto alla scoperta del sentiero dei geositi”

Da Coazze saliamo verso Borgata Tonda, circondati da una lussureggiante vegetazione.
Lasciata l’auto a Borgata Tonda, ci inoltriamo in una meravigliosa faggeta che sembra abbracciarci durante tutto il nostro percorso.
Lungo il sentiero, ci sorprendiamo dinanzi alle testimonianze lasciate dall’antico ghiacciaio e alle evidenti tracce di attività economiche passate, come la lavorazione della canapa per la produzione di corde, che ci raccontano storie di un tempo lontano.
La borgata Dogheria, le cui tracce sono ancora ben visibili, rappresentava un esempio di artigianato, specializzandosi nella lavorazione della pietra per la realizzazione delle “lose”, così preziose per i tetti delle abitazioni.
In ogni passo, possiamo ammirare i resti dei terrazzamenti che un tempo sostenevano diverse coltivazioni, raccontando il legame profondo tra uomo e natura.
Raggiunto Pian Goraj, oltre a rimanere incantati dai geositi, ci lasciamo avvolgere da un’incantevole vista sulla pianura sottostante; il nostro sguardo si apre fino a Torino e alle colline del Po, regalandoci un momento indescrivibile di bellezza e meraviglia.


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Per ottimizzare il viaggio, si compatteranno le auto, quindi:

Ritrovo ore 7:45 e Partenza ore 8:00 da:
Parcheggio IKEA – Viale Svezia 1 – Collegno – Settore A
Link parcheggio IKEA

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 20km (20min circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 15 km (15min circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:30
Durata camminata: 5:00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Lunghezza: 10 km circa 
Dislivello: 350m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1.150 m slm
Altitudine massima: 1.500 m slm
Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso
Acqua NON presente durante l’intero percorso
Pranzo:  al sacco

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata: il sentiero non è esposto ma ci sono tratti con “lose” quindi occorre avere una scarpa con una buona aderenza; considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, (almeno un litro poichè non è possibile rifornirsi sul territorio), barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di martedì 24 settembre 2024

Silvia:  ☎️ 366 431 7857

Sabato 14 settembre – “ri-camminiamo da qui” : Anello Usseglio – Pian Benot – Usseglio

Dopo la breve pausa del mese di agosto l’escursione di settembre ci porta nelle valli di Lanzo e precisamente nella Valle di Viù, la più meridionale delle tre Valli di Lanzo (le altre sono la Val Grande e la Val d’Ala), scavata dall’omonimo ramo del fiume Stura di Lanzo.
Le sue celebri vette la rendono ideale per le escursioni alpine: il monte Rocciamelone (3538 m), il massiccio della Torre d’Ovarda (3075 m), il Monte Lera (3355 m), la Croce Rossa (3566 m). e poi ancora il lago e diga di Malciaussia, il lago Nero, il lago della Rossa (che rappresenta, con i suoi 2.600 m, la diga presidiata più alta d’Europa)

In Valle molti sono gli stimoli storico-culturali, come reperti preistorici, incisioni rupestri, resti romani e medievali, antiche miniere, affreschi dei secoli XIV-XV, testimonianze sindoniche, residenze di villeggiatura e alberghi in stile Liberty, che raccontano la storia del turismo d’élite del primo Novecento e dei luoghi della Resistenza.

La nostra escursione inizia nell’ultimo comune della Valle di Viù, il suggestivo Usseglio (m. 1265).
Qui la presenza romana è testimoniata dai numerosi reperti trovati nella zona, evidenziando la strategica posizione dell’insediamento lungo la via che, attraverso i passi alpini dell’Autaret e dell’Arnas, consentiva di raggiungere le Gallie. Nel XII secolo, questo territorio faceva parte dei possedimenti del vescovo di Torino, e nel 1266, il feudo passò ai Visconti di Baratonia.

📌QUESITO: 🤔 questi Signori li abbiamo già conosciuti in una precedente escursione.
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All’inizio del XX secolo, data la vicinanza a Torino. divenne un’importante centro di villeggiatura della nobiltà torinese. Figura di rilievo è quella del conte Luigi Cibrario (1802-1870) che venne nominato Senatore del Regno d’Italia nel 1848 e che ricoprì elevate cariche pubbliche

Da Usseglio, un incantevole percorso panoramico si snoda lungo sentieri di montagna e in parte su una strada asfaltata a bassa percorrenza. Prima di tutto, ci condurrà alla frazione di Perinera: questa piccola comunità era dotata di un forno per la cottura del pane, un bene di proprietà di tutti gli abitanti. Sebbene la data di costruzione sia sconosciuta, accanto alla porta d’ingresso è scolpito sulla pietra “1892”, a conferma che in quell’anno il forno era in funzione e ha continuato ad operare fino alla prima metà degli anni ’50, prima di cadere in disuso e abbandono, fino al parziale crollo dello stesso. Nel 2001, l’Associazione Parineri 2000 o.n.l.u.s. ha portato a termine il recupero totale del forno e……. 🤩 ulteriori aneddoti verranno raccontati dal signor Guido, che gentilmente ci aprirà e mostrerà il forno.


Dopo la visita al forno riprenderemo la nostra camminata fino ad arrivare a Pian Benot che,
situato nella splendida Val di Viù e circondato da maestose montagne che superano i 3500 metri di altitudine, rappresenta la stazione sciistica di Usseglio durante l’inverno, mentre d’estate ti avvolge in un abbraccio con la natura circostante.

A Pian Benot ci fermeremo per la pausa pranzo dove, per chi è interessato, presso l’ Albergo Ristorante Nei e Soleil  sarà possibile gustare una buona polenta


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:45 fronte Albergo Grand’Usseglio, Via Roma, 21, 10070 Usseglio TO
Parcheggio (nei pressi dell’Albergo)

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 68 km (1h11m circa di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 64 km (1h09m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:00
Durata camminata: 7:00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Lunghezza: 15 km circa 
Dislivello: 460m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1.265 m slm
Altitudine massima: 1.660 m slm
Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso
Acqua presente alla partenza, a frazione Perinera e a Pian Benot
Pranzo:  presso Albergo Ristorante Nei e Soleil  con il seguente menu:

🥣Polenta concia: 10,50 euro
🍲Polenta normale con carne: 14,50 euro
🍛Polenta concia con carne: 16,50
Bevande e caffè esclusi.

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di mercoledì 11 settembre 2024
L’ escursione verrà confermata al raggiungimento di almeno 7 partecipanti.

Nicoletta:  ☎️ 3333453385

Sabato 3 agosto – “sui luoghi del film Le otto montagne” – (Laghi di Frudière)

Ripercorreremo insieme alcuni dei luoghi che hanno fatto da sfondo al premiato film “Le Otto Montagne”, tratto dal libro di Paolo Cognetti. La nostra escursione ha l’ambizione, proprio come il film, di ricordarci l’importanza di rallentare, di dedicarci del tempo e di apprezzare la bellezza della natura.

Partiremo dal villaggio di Graines (1375) a fondo strada, un piccolo paese valdostano nei pressi di Brusson, noto per il suo magnifico castello. Questa tipica struttura difensiva di tipo primitivo è stata definita nel corso dell’XI secolo. I suoi principali elementi includono un’alta torre merlata a pianta quadrangolare, una cappella e una cinta muraria costruita lungo l’ondulazione naturale del terreno, che racchiude un ampio spazio un tempo occupato da edifici abitativi. Sono ancora visibili i resti della chiesa minore romanica, orientata verso levante e dedicata a San Martino, con muri perimetrali che delimitano l’unica navata, abside semicircolare e campanile a vela.


E’ nel piccolo villaggio di Grana, il nome dialettale della frazione di Graines, che la famiglia del protagonista trascorre le vacanze, ed è qui che il piccolo Pietro incontra il coetaneo Bruno, con cui trascorre le estati giocando, esplorando il torrente e correndo tra i prati fioriti.
Siamo immersi nel selvaggio Vallone di Graines, con i suoi pascoli, i resti di antichi villaggi, superiamo foreste di abeti, larici e tanti profumi, e siamo accompagnati dal rumore del torrente, immersi in una natura ancora incontaminata.


Raggiungeremo i Laghi di Frudière, un insieme composto da tre bacini situati a diverse altitudini tra i 2.039m e i 2.223m sul livello del mare: ci fermeremo presso il bacino intermedio, il più ampio e conosciuto anche come “Lago Inferiore” a 2.039m.

I tre Laghi di Frudière sono conosciuti ed apprezzati per la bellezza del contesto naturale in cui si trovano inseriti. Secondo lo studioso Mario Aldrovandi la fonte del toponimo Frudiera deriverebbe da Frutiers, ovvero fabbricatori di fontina. Altre fonti confermano tale asserzione, specificando che freidera, in patois (dialetto locale), designa il locale interrato ove vengono riposti i prodotti caseari.

Insomma, sembra proprio che sia una garanzia di bontà, almeno secondo i protagonisti di questa gustosa storia!

Vi ricordate Pietro e Bruno che fanno il bagno?

💡IDEA 💡 portate nel vostro zaino un costume da bagno


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:00  Strada Comunale Curien Graines, 132, 11022 Graines (AO):
45°44’39.2″N 7°45’30.3″E <link parcheggio >
NOTA: La frazione di Graines dispone di un numero limitato di posti auto.
Per parcheggiare l’auto è necessario proseguire ancora per circa un chilometro su una strada sterrata e sconnessa fino a raggiungere una piccola centrale idroelettrica.
In quel punto la strada è più ampia e offre la possibilità di parcheggiare ai lati.
Consigliamo quindi ai partecipanti di coordinarsi per ridurre il numero di auto utilizzate.

Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 79 km (1h05m circa di viaggio in auto) autostrada direzione Aosta uscita a Verres, salire la valle d’Ayas fino a Challand St. Anselme proseguire e raggiungere Arcesaz, oltre al primo bivio a dx dirigersi per Graines
da Torino Parco Pellerina 99 km (1h20m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 08:15
Durata camminata: 7:00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Lunghezza: 15 km circa 
Dislivello: 781m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1.400 m slm
Altitudine massima: 2.039 m slm
Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso
Pranzo al sacco :
Punti acqua: solo alla partenza

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 01 agosto 2024
L’ escursione verrà confermata al raggiungimento di almeno 7 partecipanti.

Nicoletta:  ☎️ 3333453385

Sabato 13 luglio “Sui sentieri dei Walser con la melodia del torrente Lys”

Eh sì, la voce del torrente Lys è davvero una melodia coinvolgente, che prende vita a 2500 metri di altitudine, dal ghiacciaio omonimo sul versante sud del Monte Rosa. Con la potenza delle acque provenienti da oltre 68 torrenti e torrentelli, si trasforma in un’orchestra impetuosa che accompagna con forza i suoi 38 km di percorso, fino a fondersi con la Dora Baltea. Il torrente Lys non solo rappresenta il corso d’acqua più lungo della Val d’Aosta, ma è anche uno dei fiumi più significativi dal punto di vista idrografico ed idraulico.
Inoltre, il torrente Lys conferisce il suo nome all’incantevole Valle del Lys, o Valle di Gressoney, donando a questo luogo un’atmosfera veramente unica.

È proprio il torrente Lys il compagno di viaggio che ci condurrà in questa splendida escursione, rispondendo a qualche ….”perchè”


📌Perché ?
Ti sei mai chiesto il motivo per cui il Monte Rosa si chiama così?
Non deriva dalle tinte rosa che colorano il massiccio all’alba come si potrebbe pensare, ma piuttosto dal latino rosia, o dal termine del dialetto valdostano rouése o rouja, che significa “ghiacciaio”. Quindi possiamo “tradurlo” con Montagna di Ghiaccio.

La nostra escursione avrà inizio da Gressoney Saint Jean e ci condurrà verso la prima tappa di Gressoney La Trinité, i due incantevoli capoluoghi della Valle, dai quali si apre uno dei più straordinari comprensori sciistici delle Alpi. Più precisamente il nostro cammino avrà inizio da Obre Platz …..
Obre Platz , che strano nome, ma non ci troviamo in Val d’Aosta?
Si certo, ma qui nel Medioevo si insediò una popolazione di origine germanica che riuscì a rendere abitabili e coltivabili le inospitali terre d’alta montagna. Erano i Walser, che colonizzarono un’ampia area alle pendici del Monte Rosa tra Vallese svizzero, Valle d’Aosta e Valsesia convivendo sempre con una natura dominata da ghiacci e rocce.
I villaggi Walser erano di tipo “diffuso” cioè le case erano costruite vicino ai pascoli e agli alpeggi costituendo tanti piccoli agglomerati. Queste case dette Stadel sono state realizzate integralmente con travi di legno incastrate tra loro senza l’uso di chiodi, e appoggiate sui caratteristici pilastrini a forma di fungo sormontati da lastre rotonde di pietra.
Anche noi oggi, passeggiando a Gressoney, avremo modo di meravigliarci di questi incantevoli villaggi Walser magnificamente conservati in cui il tempo sembra essersi fermato.
Il patrimonio tradizionale è mantenuto vivo dal Centro Culturale Walser e dal gruppo folkloristico e si riflette ancora oggi nell’architettura originale, nella unicità del linguaggio e nel prezioso costume tipico, indossato anche dalla Regina Margherita di Savoia, che trascorreva a Gressoney le sue vacanze estive. La prima sovrana d’Italia, grande amante della montagna, diede un grande impulso allo sviluppo di questi luoghi, che divennero meta di molti turisti. 
Il Giardino Botanico Alpino di Castel Savoia ospita aiuole rocciose con piante tipiche dell’ambiente alpino, sia locali che provenienti da altre parti del mondo, selezionate per il loro straordinario valore ornamentale


📌Perché ?
Quale lingua si parla a Gressoney Saint Jean?
Il dialetto Titsch, un idioma tedesco.
Per molto tempo l’isolamento di questa popolazione fu quasi totale, anche per via del suo linguaggio e ciò permise la conservazione di tutte le sue tradizioni, abitudini e caratteristiche: dai riti religiosi all’abbigliamento, dall’alimentazione ai tratti somatici.

Viene tuttora parlato dall’intera popolazione e viene insegnato ai bambini nelle scuole, inoltre il Centro Culturale Walser organizza periodicamente dei corsi di titsch di vario livello, aperti a tutti.

Grazie Torrente Lys…..ma quante ne sai ? 🤪

Il nostro percorso si immergerà in boschi e radure ricche di fiori spontanei di molte varietà e colori e… per chi lo desidera, ci sarà l’opportunità di vivere un’esperienza sensoriale adatta a tutti.
Lasciatevi trasportare dalla bellezza dei fiori e concedetevi un’esperienza indimenticabile!

Dopo una breve pausa a Gressoney La Trinitè, per concedere a chi lo desidera il tempo di esplorare il piccolo e meraviglioso paese, il nostro viaggio continua verso Staffal, (frazione di Gressoney) punto di partenza di escursioni nel maestoso massiccio del Monte Rosa.

Raggiunto il nostro punto di arrivo, il ritorno alle auto sarà effettuato spostandoci con la navetta della società V.I.T.A delle ore 15,50.

Una volta giunti alle auto, posati gli zaini, per chi lo desidera, l’escursione prosegue verso il Castello Savoia con visita al parco e al giardino botanico alpino.

Caro Torrente Lys, sei davvero un tesoro! 💜 Ma sai, dobbiamo dirti una cosa che non conoscevi: è un segreto, quindi non svelarlo subito agli altri. Prima di visitare il parco e il giardino botanico alpino, il Nordic Walking Volpiano offrirà una golosissima merenda. 😋
Ma shh, non dirlo a nessuno! Dovrebbe essere un gioco da ragazzi per te mantenere il segreto… o forse no? 🤔 Acqua in bocca !!!



Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:15  Comune di Gressoney Saint Jean (AO) alle seguenti coordinate:
45°46’30.8″N 7°49’25.6″E <link parcheggio Via Eyematten>
Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 77 km (1h10m minuti di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 99 km (1h20m di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 08:30
Durata camminata: 7:00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Partenza navetta da STAFFAL-ANDERBATT ore 15:50 – arrivo a GRESSONEY SAINT JEAN ore 16:15
Costo navetta; euro 2 (portate la moneta giusta per evitare perdite di tempo)
Il rientro a Gressoney Saint Jean è previsto per le 16:15: per chi lo desidera,

l’escursione prosegue verso il Castello Savoia con visita al parco e al giardino botanico alpino.
Lunghezza: 11 km circa 
Dislivello: 500m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1.385 m slm
Altitudine massima: 1.820 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo l’intero percorso
Pranzo al sacco : è consigliabile munirsi di un telo da poter stendere sul prato
Punti acqua: un primo alla partenza e altri due lungo il percorso.
Per coloro che durante il percorso desiderano partecipare all’esperienza sensoriale è necessario munirsi di un piccolo asciugamano.

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di venerdì 12 luglio 2024

Silvia:  ☎️ 3664317857

Sabato 1 giugno “La rinascita dei sensi in un viaggio a tappe nell’ Oasi Zegna”

🟢 Breve introduzione

L’ Oasi Zegna è una vasta area naturalistica ad accesso libero in provincia di Biella. Le sue radici risalgono agli anni trenta, quando l’imprenditore Ermenegildo Zegna, dopo aver creato a Trivero (nelle Prealpi biellesi) l’impresa che porta il suo nome, si dedicò a dare nuova vita al territorio circostante.
Oltre alla costruzione di case per i dipendenti e di un centro dedicato alla salute, alla formazione, allo sport e al tempo libero, il progetto ha previsto la riforestazione delle pendici della montagna con 500.000 tra conifere, rododendri e ortensie e la costruzione di 26 km di strada “Panoramica Zegna” consentendo alla popolazione locale e ai turisti di godere dell’ambiente naturale montano, divenuto nel 1993 “Oasi Zegna”.
Il “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna e le buone pratiche attuate nel tempo hanno contribuito, nel 2014, al riconoscimento del patrocinio FAI come primo bene privato all’Oasi Zegna, in quanto esempio lungimirante di valorizzazione del paesaggio.

🟣 Il nostro viaggio

La nostra PRIMA TAPPA in Oasi Zegna, inizia con la passeggiata nella  Conca dei Rododendri, che tra maggio e giugno  si trasforma  in una tavolozza di colori di straordinaria bellezza. 

Questa scenografica valletta ha assunto la fisionomia attuale negli anni ‘60 grazie al grande architetto paesaggista Pietro Porcinai, che operò a Trivero tra il 1959 e il 1979,  e all’intervento dell’architetto Paolo Pejrone, autore della recente ristrutturazione. 


Le piante furono disposte con cura nella conca secondo la dimensione e le diverse tonalità, seguendo un disegno armonico che si inseriva perfettamente nel paesaggio circostante: faggi rossi, frassini, rododendri, spiree, erica e camelie colorano oggi la conca durante tutto l’anno, fino all’accendersi dei colori autunnali in occasione del foliage.  



In questa prima tappa vedremo anche l’installazione di Dan Graham per il progetto di arte contemporanea  “ALL’APERTO”. L’opera “Two Way Mirror / Hedge Arabesque” è una struttura in acciaio e vetro a rifrazione differenziata, che avvolge i visitatori in un gioco di riflessi, moltiplicandone gli sguardi sul paesaggio circostante. 

Dopo esserci immersi nei colori della conca dei rododendri partiremo per la SECONDA TAPPA del nostro viaggio: il labirinto di Stavello.



Chi vorrà potrà percorrere in silenzio ed a passo lento questa scultura di pietra realizzata anche con cristalli appositamente inseriti per energizzare il luogo.
Il labirinto si percorre alla ricerca del significato della propria vita o per ricevere una risposta ad una domanda, infatti, come quello di Chartres, è una forma che permette una maggior connessione al “Divino”.



Ripartiremo poi verso la successiva TERZA TAPPA nel vero cuore dell’Oasi Zegna, all’ingresso Bocchetto Sessera.
Qui, dopo una piacevole sorpresa (🤭😯), potremo percorrere uno splendido percorso ampio e sterrato adatto alla tecnica del Nordic Walking, completamente immerso nel bosco, raggiungendo l’ingresso del Sentiero 3 che conduce verso l’alpe Artignaga.
Ci fermeremo qui nel bosco, tra faggi secolari e un morbido tappeto di foglie. Il suono dello scorrere dell’acqua del ruscello sarà la melodia che ci accompagnerà durante il nostro momento di pausa pranzo, prima di rientrare all’ingresso del parco e concludere la nostra camminata.              

Chi vorrà proseguire potra’ ancora percorrere insieme a noi la QUARTA TAPPA e visitare il comune di Rosazza, situato nella Valle Cervo, Borgo, ora annoverato tra i più belli d’Italia, caratterizzato da una storia singolare che lo ha reso oggi uno dei paesi più caratteristici e suggestivi dell’intera provincia di Biella.
Rosazza è infatti considerato anche il borgo più misterioso d’Italia e si dice sia stato “progettato dagli spiriti”.

Nel 1883 il facoltoso Federico Rosazza, Gran Maestro Venerabile della Massoneria biellese, diede avvio alla costruzione della Torre Guelfa di quello che oggi è il Castello di Rosazza.
Si narra di riunioni segrete e di piani massonici messi a punto tra i vicoli di Rosazza per anni.
Si conoscono inquietanti riti, con sedute spiritiche, legati a molte decisioni che Federico Rosazza prese proprio qui, prima di iniziare qualsiasi opera, affiancato dall’architetto Giuseppe Maffei.
E poi c’è la simbologia nemmeno troppo nascosta che richiama occultismo e Massoneria riconoscibile nella architettura del borgo: ad esempio sulla cosiddetta “Porta dei Giusti” della Chiesa tempio di Rosazza  c’è il simbolo della rosa, anche questo un richiamo massonico che si ripete poi per le vie del paese.

📌 1 GIORNATA
📌 4 DIVERSE E FANTASTICHE ESPERIENZE

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:45  – accoglienza da parte della direzione Ente Turistico
Comune di Trivero – Via Gugliemo Marconi alle seguenti coordinate: 45°40’15.5″N 8°09’28.7″E  <link parcheggio>
Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 85 km (70 ca. a scorrimento veloce, autostrada A4 uscita  casello di Carisio e super strada) – 1h e 10min minuti di viaggio in auto
da Torino Parco Pellerina 108 km (85 ca. a scorrimento veloce, autostrada A4 uscita  casello di Carisio e super strada) – 1h e 30min minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:00
Durata camminata: 6.00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
(per chi prosegue la camminata a Rosazza 2 h ca. in più) 
Lunghezza totale prime 3 tappa: 13 km circa 
Dislivello: 220m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 739 m slm
Altitudine massima: 1500 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo l’intero percorso
Pranzo al sacco
Punto acqua a circa metà percorso
nota: da Rosazza si rientrerà direttamente percorrendo la bellissima Valle Cervo con un itinerario diverso dell’ andata.
Per Volpiano ca. 89 Km (40 autostrada A4 entrata casello di Santhia)
Per Parco Pellerina ca 110 km ( 60 autostrada A4 entrata casello Santhia)

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di venerdì 31 maggio 2024

Silvia:  ☎️ 3664317857

Domenica 5 maggio “Terre di Baratonia” (c’era una volta …)

Durante questa escursione percorreremo i sentieri della Val Ceronda tra Fiano, Vallo e Varisella, un percorso ricco di storia e leggende. È incredibile pensare che dove ora c’è un immenso bosco, un tempo sorgeva una vera e propria città nel Medioevo, la città di Baratonia, con il suo omonimo castello e i Signori feudatari di Baratonia.

I Visconti di Baratonia costituivano una potente signoria sin dall’XI secolo, con possedimenti che si estendevano dal nucleo principale in Val Ceronda e nelle Valli di Lanzo fino alla pianura torinese e alla bassa Val Susa. Vitelmo Bruno, visconte e consigliere di Adelaide di Savoia, fu il progenitore di questa illustre famiglia. Le rovine del castello rappresentano l’unica testimonianza rimasta di un imponente edificio fortificato, caratterizzato da elementi tipici del periodo romanico. L’antica via di accesso conduce dal villaggio di Baratonia alla chiesa di San Biagio, un tempo sede della parrocchia.


Il nome “Baratonia” ha origine nel gotico e probabilmente significa “terra allodiale”, indicando una forma di libera proprietà. Quest’area era considerata una sorta di zona franca, dove non si applicavano le regole di proprietà feudale. Inoltre, vi era un prosperoso settore industriale legato alla produzione di canapa, il quale impiegava anche donne. Baratonia rimase un comune autonomo fino al 1870, quando, a causa della mancanza di abitanti, fu soppresso e unito a Varisella, di cui è diventato una frazione.


Il Castello, o ” ‘l Castlass ” come lo chiamano i locali, era il fulcro del paese che ora non esiste più. Come ogni castello che si rispetti, ospita fantasmi che, pare, decidano di farsi vivi proprio verso il tramonto… Ma non preoccupatevi, saremo ben lontani dal castello quando inizieranno le apparizioni 👻👻👻👻

Lasceremo la parte storica di questa giornata per addentrarci nell’ambiente di queste zone, le prime Prealpi , rocce rosa, arancioni e marroni del massiccio ultrabasico di Lanzo.
Un piacevole sentiero curato e ben tenuto ci porterà alle famose “lame” (pozze) del torrente Ceronda: un vero e proprio anfiteatro naturale.


Il resto del percorso si svelerà con una successione di affascinanti viste panoramiche sulla pianura circostante.


Hai letto fin qui❓ Allora hai già deciso di venire con noi😉😃😃

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 9:00  Comune di Varisella – Via Susa alle seguenti coordinate: 45°12’06.9″N 7°30’49.4″E <link parcheggio>
Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 32 km (35 minuti di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 22 km (25 minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:15
Durata camminata: 6.00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo  
Lunghezza: 15 km circa 
Dislivello: 700m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: esistono alcuni tratti esposti
Altitudine minima: 342 m slm
Altitudine massima: 734 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo l’intero percorso
Pranzo al sacco
Punto acqua a circa metà percorso in borgata Ramai.

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di sabato 4 maggio 2024

Nicoletta:  ☎️ 3333453385

Domenica 7 aprile “Valchiusella: impressioni di primavera”

Ricci di castagne e aghi di pino, teneri fiori primaverili, prati verdissimi, riflessi di acque cristalline, profumo di resina, canto di uccelli ed una spolverata di bianco sulle cime attorno.
Questi gli ingredienti di un magnifico cocktail che ci farà vivere le bellezze naturali della Valchiusella e le intime sensazioni che queste possono ispirare nell’animo di ciascuno di noi.




L’itinerario che proponiamo è un anello di 10 km che partendo da Alice Superiore si inerpica lungo l’Alta Via dell’ Anfiteatro Morenico di Ivrea (segnavia AVAMIIC) toccando i laghi glaciali di Meugliano prima e Alice nella seconda parte del percorso.



Cammineremo lungo panoramici sentieri, attraverseremo silenti boschi secolari, costeggeremo bellissimi specchi d’acqua ricchi di flora e fauna in un percorso divertente e particolarmente adatto alla pratica del Nordic Walking.


Lungo il nostro cammino non mancheranno scoperte curiose e suggestive esperienze sensoriali nella natura, guidati dalla nostra esperta di Forest Bathing, Stefania.

Per saperne di più:

L’ Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea
è un grandioso itinerario anulare che percorre in senso orario la morena formatasi nel periodo quaternario con il ritiro del ghiacciaio che occupava la valle della Dora Baltea al suo sbocco nella pianura canavesana.
L’intero percorso parte da Andrate, termina a Brosso (da qui il collegamento a Quassolo con la Via Francigena) e ha uno sviluppo di circa 145 km con un dislivello positivo di 2400m. E’ possibile percorrerlo in 5 tappe, con alcune varianti.
La quinta tappa, la più lunga da Vialfrè a Brosso, risale lungo lo spartiacque morenico tra la valle della Dora Baltea e la Valchiusella, costeggiando i laghi glaciali e SIC di Alice e Meugliano.
Per maggiori approfondimenti consultare il sito: https://www.anfiteatromorenicoivrea.it/itinerario/alta-via-anfiteatro-morenico

Il Forest Bathing è nato in Giappone nel 1982 come programma di salute pubblica nazionale ed è diventato in alcune aree del mondo anche “terapia forestale”, prescritta dai medici per prevenire il benessere e curare disturbi fisici e psicologici.

I benefici, provati scientificamente da studi recenti, sono moltissimi:
riduce la pressione sanguigna e migliora la salute cardiovascolare e metabolica;
allevia lo stress, mitiga la depressione;
stimola la concentrazione e la memoria e infonde energia;
abbassa i livelli di zucchero nel sangue e aiuta a perdere peso;
alza la soglia del dolore;
potenzia il sistema immunitario attraverso l’incremento delle cellule killer naturali del
corpo e la produzione di proteine antitumorali.

Attraverso alcuni momenti della giornata scopriremo che fare Forest Bathing non è solo “abbracciare gli alberi”, ma è molto di più: è trascorrere del tempo a contatto con la natura utilizzando i nostri cinque sensi ma è anche fare insieme altre pratiche come respirare in modo consapevole, leggere e camminare lentamente.

< E’ un pò ritrovare la nostra vera “natura” >

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Punto di Ritrovo: Alice Superiore – parcheggio in prossimità del cimitero e dei vicini campi sportivi (coordinate di geo-localizzazione: 45.461442, 7.776216). https://maps.app.goo.gl/29ehABnvtpQtoryG7
Il punto di ritrovo dista da Volpiano circa 46 km (42 minuti di viaggio in auto) e da Torino Pellerina 68 km (55 minuti di viaggio in auto). I percorsi stradali per arrivarci partendo da Volpiano o Torino sono molti e facilmente individuabili tramite l’App Google Maps inserendo i dati di geo-localizzazione sopra indicati (per eventuali ulteriori informazioni contattare gli organizzatori)

Punti di rifornimento: non ci sono alla partenza punti acqua quindi conviene farne scorta prima di arrivare in loco.
A metà percorso (Lago di Meugliano) sarà invece possibile fare rifornimento di acqua.

  • Briefing Alice Superiore: ore 09.00 (si raccomanda la puntualità)
  • Inizio camminata: ore 09.30
  • Durata camminata: 5.30h circa escluse le soste
  • Lunghezza: 10 km circa 
  • Dislivello: 300m D+
  • Difficoltà: E
  • Tipo di terreno: misto (sterrato, sentiero, asfalto)
  • Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti
  • Altitudine minima: 580m slm
  • Altitudine massima: 773m slm
  • Pranzo al sacco presso il lago di Meugliano dove è possibile reperire acqua.
  • Il segnale della rete cellulare è generalmente presente lungo tutto il cammino


    Vi ricordiamo che:
  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.


    Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di sabato 6 aprile 2024
    Franco:  ☎️ 3406406242