Sabato 13 luglio “Sui sentieri dei Walser con la melodia del torrente Lys”

Eh sì, la voce del torrente Lys è davvero una melodia coinvolgente, che prende vita a 2500 metri di altitudine, dal ghiacciaio omonimo sul versante sud del Monte Rosa. Con la potenza delle acque provenienti da oltre 68 torrenti e torrentelli, si trasforma in un’orchestra impetuosa che accompagna con forza i suoi 38 km di percorso, fino a fondersi con la Dora Baltea. Il torrente Lys non solo rappresenta il corso d’acqua più lungo della Val d’Aosta, ma è anche uno dei fiumi più significativi dal punto di vista idrografico ed idraulico.
Inoltre, il torrente Lys conferisce il suo nome all’incantevole Valle del Lys, o Valle di Gressoney, donando a questo luogo un’atmosfera veramente unica.

È proprio il torrente Lys il compagno di viaggio che ci condurrà in questa splendida escursione, rispondendo a qualche ….”perchè”


📌Perché ?
Ti sei mai chiesto il motivo per cui il Monte Rosa si chiama così?
Non deriva dalle tinte rosa che colorano il massiccio all’alba come si potrebbe pensare, ma piuttosto dal latino rosia, o dal termine del dialetto valdostano rouése o rouja, che significa “ghiacciaio”. Quindi possiamo “tradurlo” con Montagna di Ghiaccio.

La nostra escursione avrà inizio da Gressoney Saint Jean e ci condurrà verso la prima tappa di Gressoney La Trinité, i due incantevoli capoluoghi della Valle, dai quali si apre uno dei più straordinari comprensori sciistici delle Alpi. Più precisamente il nostro cammino avrà inizio da Obre Platz …..
Obre Platz , che strano nome, ma non ci troviamo in Val d’Aosta?
Si certo, ma qui nel Medioevo si insediò una popolazione di origine germanica che riuscì a rendere abitabili e coltivabili le inospitali terre d’alta montagna. Erano i Walser, che colonizzarono un’ampia area alle pendici del Monte Rosa tra Vallese svizzero, Valle d’Aosta e Valsesia convivendo sempre con una natura dominata da ghiacci e rocce.
I villaggi Walser erano di tipo “diffuso” cioè le case erano costruite vicino ai pascoli e agli alpeggi costituendo tanti piccoli agglomerati. Queste case dette Stadel sono state realizzate integralmente con travi di legno incastrate tra loro senza l’uso di chiodi, e appoggiate sui caratteristici pilastrini a forma di fungo sormontati da lastre rotonde di pietra.
Anche noi oggi, passeggiando a Gressoney, avremo modo di meravigliarci di questi incantevoli villaggi Walser magnificamente conservati in cui il tempo sembra essersi fermato.
Il patrimonio tradizionale è mantenuto vivo dal Centro Culturale Walser e dal gruppo folkloristico e si riflette ancora oggi nell’architettura originale, nella unicità del linguaggio e nel prezioso costume tipico, indossato anche dalla Regina Margherita di Savoia, che trascorreva a Gressoney le sue vacanze estive. La prima sovrana d’Italia, grande amante della montagna, diede un grande impulso allo sviluppo di questi luoghi, che divennero meta di molti turisti. 
Il Giardino Botanico Alpino di Castel Savoia ospita aiuole rocciose con piante tipiche dell’ambiente alpino, sia locali che provenienti da altre parti del mondo, selezionate per il loro straordinario valore ornamentale


📌Perché ?
Quale lingua si parla a Gressoney Saint Jean?
Il dialetto Titsch, un idioma tedesco.
Per molto tempo l’isolamento di questa popolazione fu quasi totale, anche per via del suo linguaggio e ciò permise la conservazione di tutte le sue tradizioni, abitudini e caratteristiche: dai riti religiosi all’abbigliamento, dall’alimentazione ai tratti somatici.

Viene tuttora parlato dall’intera popolazione e viene insegnato ai bambini nelle scuole, inoltre il Centro Culturale Walser organizza periodicamente dei corsi di titsch di vario livello, aperti a tutti.

Grazie Torrente Lys…..ma quante ne sai ? 🤪

Il nostro percorso si immergerà in boschi e radure ricche di fiori spontanei di molte varietà e colori e… per chi lo desidera, ci sarà l’opportunità di vivere un’esperienza sensoriale adatta a tutti.
Lasciatevi trasportare dalla bellezza dei fiori e concedetevi un’esperienza indimenticabile!

Dopo una breve pausa a Gressoney La Trinitè, per concedere a chi lo desidera il tempo di esplorare il piccolo e meraviglioso paese, il nostro viaggio continua verso Staffal, (frazione di Gressoney) punto di partenza di escursioni nel maestoso massiccio del Monte Rosa.

Raggiunto il nostro punto di arrivo, il ritorno alle auto sarà effettuato spostandoci con la navetta della società V.I.T.A delle ore 15,50.

Una volta giunti alle auto, posati gli zaini, per chi lo desidera, l’escursione prosegue verso il Castello Savoia con visita al parco e al giardino botanico alpino.

Caro Torrente Lys, sei davvero un tesoro! 💜 Ma sai, dobbiamo dirti una cosa che non conoscevi: è un segreto, quindi non svelarlo subito agli altri. Prima di visitare il parco e il giardino botanico alpino, il Nordic Walking Volpiano offrirà una golosissima merenda. 😋
Ma shh, non dirlo a nessuno! Dovrebbe essere un gioco da ragazzi per te mantenere il segreto… o forse no? 🤔 Acqua in bocca !!!



Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:15  Comune di Gressoney Saint Jean (AO) alle seguenti coordinate:
45°46’30.8″N 7°49’25.6″E <link parcheggio Via Eyematten>
Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 77 km (1h10m minuti di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 99 km (1h20m di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 08:30
Durata camminata: 7:00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
Partenza navetta da STAFFAL-ANDERBATT ore 15:50 – arrivo a GRESSONEY SAINT JEAN ore 16:15
Costo navetta; euro 2 (portate la moneta giusta per evitare perdite di tempo)
Il rientro a Gressoney Saint Jean è previsto per le 16:15: per chi lo desidera,

l’escursione prosegue verso il Castello Savoia con visita al parco e al giardino botanico alpino.
Lunghezza: 11 km circa 
Dislivello: 500m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 1.385 m slm
Altitudine massima: 1.820 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo l’intero percorso
Pranzo al sacco : è consigliabile munirsi di un telo da poter stendere sul prato
Punti acqua: un primo alla partenza e altri due lungo il percorso.
Per coloro che durante il percorso desiderano partecipare all’esperienza sensoriale è necessario munirsi di un piccolo asciugamano.

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di venerdì 12 luglio 2024

Silvia:  ☎️ 3664317857

Sabato 1 giugno “La rinascita dei sensi in un viaggio a tappe nell’ Oasi Zegna”

🟢 Breve introduzione

L’ Oasi Zegna è una vasta area naturalistica ad accesso libero in provincia di Biella. Le sue radici risalgono agli anni trenta, quando l’imprenditore Ermenegildo Zegna, dopo aver creato a Trivero (nelle Prealpi biellesi) l’impresa che porta il suo nome, si dedicò a dare nuova vita al territorio circostante.
Oltre alla costruzione di case per i dipendenti e di un centro dedicato alla salute, alla formazione, allo sport e al tempo libero, il progetto ha previsto la riforestazione delle pendici della montagna con 500.000 tra conifere, rododendri e ortensie e la costruzione di 26 km di strada “Panoramica Zegna” consentendo alla popolazione locale e ai turisti di godere dell’ambiente naturale montano, divenuto nel 1993 “Oasi Zegna”.
Il “pensiero verde” di Ermenegildo Zegna e le buone pratiche attuate nel tempo hanno contribuito, nel 2014, al riconoscimento del patrocinio FAI come primo bene privato all’Oasi Zegna, in quanto esempio lungimirante di valorizzazione del paesaggio.

🟣 Il nostro viaggio

La nostra PRIMA TAPPA in Oasi Zegna, inizia con la passeggiata nella  Conca dei Rododendri, che tra maggio e giugno  si trasforma  in una tavolozza di colori di straordinaria bellezza. 

Questa scenografica valletta ha assunto la fisionomia attuale negli anni ‘60 grazie al grande architetto paesaggista Pietro Porcinai, che operò a Trivero tra il 1959 e il 1979,  e all’intervento dell’architetto Paolo Pejrone, autore della recente ristrutturazione. 


Le piante furono disposte con cura nella conca secondo la dimensione e le diverse tonalità, seguendo un disegno armonico che si inseriva perfettamente nel paesaggio circostante: faggi rossi, frassini, rododendri, spiree, erica e camelie colorano oggi la conca durante tutto l’anno, fino all’accendersi dei colori autunnali in occasione del foliage.  



In questa prima tappa vedremo anche l’installazione di Dan Graham per il progetto di arte contemporanea  “ALL’APERTO”. L’opera “Two Way Mirror / Hedge Arabesque” è una struttura in acciaio e vetro a rifrazione differenziata, che avvolge i visitatori in un gioco di riflessi, moltiplicandone gli sguardi sul paesaggio circostante. 

Dopo esserci immersi nei colori della conca dei rododendri partiremo per la SECONDA TAPPA del nostro viaggio: il labirinto di Stavello.



Chi vorrà potrà percorrere in silenzio ed a passo lento questa scultura di pietra realizzata anche con cristalli appositamente inseriti per energizzare il luogo.
Il labirinto si percorre alla ricerca del significato della propria vita o per ricevere una risposta ad una domanda, infatti, come quello di Chartres, è una forma che permette una maggior connessione al “Divino”.



Ripartiremo poi verso la successiva TERZA TAPPA nel vero cuore dell’Oasi Zegna, all’ingresso Bocchetto Sessera.
Qui, dopo una piacevole sorpresa (🤭😯), potremo percorrere uno splendido percorso ampio e sterrato adatto alla tecnica del Nordic Walking, completamente immerso nel bosco, raggiungendo l’ingresso del Sentiero 3 che conduce verso l’alpe Artignaga.
Ci fermeremo qui nel bosco, tra faggi secolari e un morbido tappeto di foglie. Il suono dello scorrere dell’acqua del ruscello sarà la melodia che ci accompagnerà durante il nostro momento di pausa pranzo, prima di rientrare all’ingresso del parco e concludere la nostra camminata.              

Chi vorrà proseguire potra’ ancora percorrere insieme a noi la QUARTA TAPPA e visitare il comune di Rosazza, situato nella Valle Cervo, Borgo, ora annoverato tra i più belli d’Italia, caratterizzato da una storia singolare che lo ha reso oggi uno dei paesi più caratteristici e suggestivi dell’intera provincia di Biella.
Rosazza è infatti considerato anche il borgo più misterioso d’Italia e si dice sia stato “progettato dagli spiriti”.

Nel 1883 il facoltoso Federico Rosazza, Gran Maestro Venerabile della Massoneria biellese, diede avvio alla costruzione della Torre Guelfa di quello che oggi è il Castello di Rosazza.
Si narra di riunioni segrete e di piani massonici messi a punto tra i vicoli di Rosazza per anni.
Si conoscono inquietanti riti, con sedute spiritiche, legati a molte decisioni che Federico Rosazza prese proprio qui, prima di iniziare qualsiasi opera, affiancato dall’architetto Giuseppe Maffei.
E poi c’è la simbologia nemmeno troppo nascosta che richiama occultismo e Massoneria riconoscibile nella architettura del borgo: ad esempio sulla cosiddetta “Porta dei Giusti” della Chiesa tempio di Rosazza  c’è il simbolo della rosa, anche questo un richiamo massonico che si ripete poi per le vie del paese.

📌 1 GIORNATA
📌 4 DIVERSE E FANTASTICHE ESPERIENZE

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:45  – accoglienza da parte della direzione Ente Turistico
Comune di Trivero – Via Gugliemo Marconi alle seguenti coordinate: 45°40’15.5″N 8°09’28.7″E  <link parcheggio>
Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 85 km (70 ca. a scorrimento veloce, autostrada A4 uscita  casello di Carisio e super strada) – 1h e 10min minuti di viaggio in auto
da Torino Parco Pellerina 108 km (85 ca. a scorrimento veloce, autostrada A4 uscita  casello di Carisio e super strada) – 1h e 30min minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:00
Durata camminata: 6.00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo
(per chi prosegue la camminata a Rosazza 2 h ca. in più) 
Lunghezza totale prime 3 tappa: 13 km circa 
Dislivello: 220m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non ci sono tratti esposti
Altitudine minima: 739 m slm
Altitudine massima: 1500 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo l’intero percorso
Pranzo al sacco
Punto acqua a circa metà percorso
nota: da Rosazza si rientrerà direttamente percorrendo la bellissima Valle Cervo con un itinerario diverso dell’ andata.
Per Volpiano ca. 89 Km (40 autostrada A4 entrata casello di Santhia)
Per Parco Pellerina ca 110 km ( 60 autostrada A4 entrata casello Santhia)

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di venerdì 31 maggio 2024

Silvia:  ☎️ 3664317857

Domenica 5 maggio “Terre di Baratonia” (c’era una volta …)

Durante questa escursione percorreremo i sentieri della Val Ceronda tra Fiano, Vallo e Varisella, un percorso ricco di storia e leggende. È incredibile pensare che dove ora c’è un immenso bosco, un tempo sorgeva una vera e propria città nel Medioevo, la città di Baratonia, con il suo omonimo castello e i Signori feudatari di Baratonia.

I Visconti di Baratonia costituivano una potente signoria sin dall’XI secolo, con possedimenti che si estendevano dal nucleo principale in Val Ceronda e nelle Valli di Lanzo fino alla pianura torinese e alla bassa Val Susa. Vitelmo Bruno, visconte e consigliere di Adelaide di Savoia, fu il progenitore di questa illustre famiglia. Le rovine del castello rappresentano l’unica testimonianza rimasta di un imponente edificio fortificato, caratterizzato da elementi tipici del periodo romanico. L’antica via di accesso conduce dal villaggio di Baratonia alla chiesa di San Biagio, un tempo sede della parrocchia.


Il nome “Baratonia” ha origine nel gotico e probabilmente significa “terra allodiale”, indicando una forma di libera proprietà. Quest’area era considerata una sorta di zona franca, dove non si applicavano le regole di proprietà feudale. Inoltre, vi era un prosperoso settore industriale legato alla produzione di canapa, il quale impiegava anche donne. Baratonia rimase un comune autonomo fino al 1870, quando, a causa della mancanza di abitanti, fu soppresso e unito a Varisella, di cui è diventato una frazione.


Il Castello, o ” ‘l Castlass ” come lo chiamano i locali, era il fulcro del paese che ora non esiste più. Come ogni castello che si rispetti, ospita fantasmi che, pare, decidano di farsi vivi proprio verso il tramonto… Ma non preoccupatevi, saremo ben lontani dal castello quando inizieranno le apparizioni 👻👻👻👻

Lasceremo la parte storica di questa giornata per addentrarci nell’ambiente di queste zone, le prime Prealpi , rocce rosa, arancioni e marroni del massiccio ultrabasico di Lanzo.
Un piacevole sentiero curato e ben tenuto ci porterà alle famose “lame” (pozze) del torrente Ceronda: un vero e proprio anfiteatro naturale.


Il resto del percorso si svelerà con una successione di affascinanti viste panoramiche sulla pianura circostante.


Hai letto fin qui❓ Allora hai già deciso di venire con noi😉😃😃

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 9:00  Comune di Varisella – Via Susa alle seguenti coordinate: 45°12’06.9″N 7°30’49.4″E <link parcheggio>
Il punto di ritrovo dista:
da Volpiano circa 32 km (35 minuti di viaggio in auto)
da Torino Parco Pellerina 22 km (25 minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:15
Durata camminata: 6.00 circa comprensiva di soste e pausa pranzo  
Lunghezza: 15 km circa 
Dislivello: 700m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: esistono alcuni tratti esposti
Altitudine minima: 342 m slm
Altitudine massima: 734 m slm
Segnale rete cellulare generalmente presente lungo l’intero percorso
Pranzo al sacco
Punto acqua a circa metà percorso in borgata Ramai.

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di sabato 4 maggio 2024

Nicoletta:  ☎️ 3333453385

ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI

Come previsto all’art. 14 dello Statuto dell’ASD Nordic Walking Volpiano viene indetta l’assemblea ordinaria dei soci nei tempi e secondo le indicazioni del documento allegato.
Si ricorda che la partecipazione all’assemblea è condizionata dalla circostanza che l’associato sia in regola con il versamento della quota associativa, che ogni associato può esercitare esclusivamente un voto e che ogni socio può rappresentare in Assemblea, per mezzo di delega scritta, non più di un associato.
L’assemblea avrà luogo “on line” e ogni socio avente diritto di voto riceverà il link di partecipazione tramite la mail indicata nel modulo di iscrizione con le indicazioni d’accesso alla piattaforma Skype.

Domenica 7 aprile “Valchiusella: impressioni di primavera”

Ricci di castagne e aghi di pino, teneri fiori primaverili, prati verdissimi, riflessi di acque cristalline, profumo di resina, canto di uccelli ed una spolverata di bianco sulle cime attorno.
Questi gli ingredienti di un magnifico cocktail che ci farà vivere le bellezze naturali della Valchiusella e le intime sensazioni che queste possono ispirare nell’animo di ciascuno di noi.




L’itinerario che proponiamo è un anello di 10 km che partendo da Alice Superiore si inerpica lungo l’Alta Via dell’ Anfiteatro Morenico di Ivrea (segnavia AVAMIIC) toccando i laghi glaciali di Meugliano prima e Alice nella seconda parte del percorso.



Cammineremo lungo panoramici sentieri, attraverseremo silenti boschi secolari, costeggeremo bellissimi specchi d’acqua ricchi di flora e fauna in un percorso divertente e particolarmente adatto alla pratica del Nordic Walking.


Lungo il nostro cammino non mancheranno scoperte curiose e suggestive esperienze sensoriali nella natura, guidati dalla nostra esperta di Forest Bathing, Stefania.

Per saperne di più:

L’ Alta Via dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea
è un grandioso itinerario anulare che percorre in senso orario la morena formatasi nel periodo quaternario con il ritiro del ghiacciaio che occupava la valle della Dora Baltea al suo sbocco nella pianura canavesana.
L’intero percorso parte da Andrate, termina a Brosso (da qui il collegamento a Quassolo con la Via Francigena) e ha uno sviluppo di circa 145 km con un dislivello positivo di 2400m. E’ possibile percorrerlo in 5 tappe, con alcune varianti.
La quinta tappa, la più lunga da Vialfrè a Brosso, risale lungo lo spartiacque morenico tra la valle della Dora Baltea e la Valchiusella, costeggiando i laghi glaciali e SIC di Alice e Meugliano.
Per maggiori approfondimenti consultare il sito: https://www.anfiteatromorenicoivrea.it/itinerario/alta-via-anfiteatro-morenico

Il Forest Bathing è nato in Giappone nel 1982 come programma di salute pubblica nazionale ed è diventato in alcune aree del mondo anche “terapia forestale”, prescritta dai medici per prevenire il benessere e curare disturbi fisici e psicologici.

I benefici, provati scientificamente da studi recenti, sono moltissimi:
riduce la pressione sanguigna e migliora la salute cardiovascolare e metabolica;
allevia lo stress, mitiga la depressione;
stimola la concentrazione e la memoria e infonde energia;
abbassa i livelli di zucchero nel sangue e aiuta a perdere peso;
alza la soglia del dolore;
potenzia il sistema immunitario attraverso l’incremento delle cellule killer naturali del
corpo e la produzione di proteine antitumorali.

Attraverso alcuni momenti della giornata scopriremo che fare Forest Bathing non è solo “abbracciare gli alberi”, ma è molto di più: è trascorrere del tempo a contatto con la natura utilizzando i nostri cinque sensi ma è anche fare insieme altre pratiche come respirare in modo consapevole, leggere e camminare lentamente.

< E’ un pò ritrovare la nostra vera “natura” >

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Punto di Ritrovo: Alice Superiore – parcheggio in prossimità del cimitero e dei vicini campi sportivi (coordinate di geo-localizzazione: 45.461442, 7.776216). https://maps.app.goo.gl/29ehABnvtpQtoryG7
Il punto di ritrovo dista da Volpiano circa 46 km (42 minuti di viaggio in auto) e da Torino Pellerina 68 km (55 minuti di viaggio in auto). I percorsi stradali per arrivarci partendo da Volpiano o Torino sono molti e facilmente individuabili tramite l’App Google Maps inserendo i dati di geo-localizzazione sopra indicati (per eventuali ulteriori informazioni contattare gli organizzatori)

Punti di rifornimento: non ci sono alla partenza punti acqua quindi conviene farne scorta prima di arrivare in loco.
A metà percorso (Lago di Meugliano) sarà invece possibile fare rifornimento di acqua.

  • Briefing Alice Superiore: ore 09.00 (si raccomanda la puntualità)
  • Inizio camminata: ore 09.30
  • Durata camminata: 5.30h circa escluse le soste
  • Lunghezza: 10 km circa 
  • Dislivello: 300m D+
  • Difficoltà: E
  • Tipo di terreno: misto (sterrato, sentiero, asfalto)
  • Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti
  • Altitudine minima: 580m slm
  • Altitudine massima: 773m slm
  • Pranzo al sacco presso il lago di Meugliano dove è possibile reperire acqua.
  • Il segnale della rete cellulare è generalmente presente lungo tutto il cammino


    Vi ricordiamo che:
  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.


    Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 18:00 di sabato 6 aprile 2024
    Franco:  ☎️ 3406406242



Sabato 23 marzo “Levone e le sue Masche” – A spasso tra storia, leggenda ed enologia –

In una meravigliosa domenica dello scorso gennaio, mentre percorrevamo il sentiero tra le vigne, abbiamo fatto tappa nel villaggio di Levone.
Vi ricordate? È stata una giornata meravigliosa e emozionante, ricca di incontri piacevoli. Potete cliccare qui per leggere l’articolo completo.

Abbiamo avuto il piacere di incontrare Marisol e di sperimentare la sua calorosa accoglienza mentre nuovi amici del luogo ci hanno invitato a immergerci nella storia di questo piccolo borgo, ufficialmente designato come il paese delle Masche.
Il logo, che raffigura l’emblema delle “Masche di Levone” e creato appositamente dall’artista locale Paolo Cera, è stato depositato presso l’Ufficio Marchi della Camera di Commercio di Torino.


Ed eccoci qui per raccogliere l’invito😃

È un’opportunità straordinaria per noi, un’occasione unica per esplorare a fondo la figura di una donna, avvolta tra la realtà e la leggenda.
Siamo pronti ad immergerci in questo viaggio emozionante, pronti a scoprire ogni dettaglio e ad alimentare il fuoco della passione per questa straordinaria figura femminile ?

Al mattino, apprezzeremo una magnifica passeggiata lungo un sentiero e saremo piacevolmente sorpresi di trovarci immersi in vigneti e uliveti, in un territorio così vicino a casa.


Nel corso del primissimo pomeriggio, esamineremo la storia delle streghe, conosciute come “Masche” nel dialetto piemontese, una pagina oscura e spaventosa della storia del Piemonte.
Il processo documentato, tenutosi nel castello di Rivara, ebbe inizio nel 1474 e coinvolse quattro donne di Levone: Antonia De Alberto, Francesca e Bonaveria Viglone, e Margarota Braya.
Queste donne furono oggetto di incredibili accuse.
La vicenda delle Masche di Levone non è soltanto mito e leggenda, ma rappresenta un capitolo della storia e della realtà.
Lo storico Pier Luigi Boggetto, autore di un documento accurato sulle streghe levonesi, afferma: “Il legame di Levone con le masche è purtroppo reale”.
Sarà proprio Pier Luigi Boggetto a guidarci attraverso il cuore e la storia di questo piccolo quanto affascinante borgo.


Infine…
Le masche di Levone sono anche all’origine dell’idea di Lorenzo Simone, che nel 2014 ha aperto la propria azienda agricola nel paese, recuperando la tradizione dei vigneti in Canavese e chiamando la sua azienda “Le Masche”. Proprio le masche danno il nome all’azienda e a tutta la gamma di produzione dei vini: Francesca, un Canavese rosato doc, Antonia che è un Erbaluce, Bonaveria che è una Barbera barricata, e Margarota che è un Canavese rosso doc.

E per chiudere in bellezza la giornata ……
ci fermeremo da Lorenzo e dalla signora Mariella per una degustazione di vini !!


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 9:15  <parcheggio azienda agricola Le Masche > (prato di fronte all’azienda)
Il punto di ritrovo dista da Volpiano circa 23 km (30 minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:30
Durata camminata: 3.30 circa comprensiva di soste e pausa pranzo  
Lunghezza: 10,5 km circa 
Dislivello: 240 m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non esistono tratti esposti
Altitudine minima: 311 slm
Altitudine massima: 476 m slm
Pranzo al sacco
Disponibilità acqua solo all’arrivo nel comune di Levone.

Costo degustazione 🍷da pagare alla cantina : 8 euro

Vi ricordiamo che:

  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 14:00 di mercoledì 20 marzo 2024

Nicoletta:  ☎️ 3333453385




Sabato 16 marzo (Sabato 9 marzo annullata per maltempo) “Tra i sentieri e i canti delle Mondine” ………………………….(🌺festa della donna con il NWV 🌺)

Con questa escursione entreremo nel mondo delle risaie vercellesi.
Comprenderemo che intorno ad un semplice chicco di riso c’è una ricca storia di acqua e di ingegneria, di tecniche di coltivazione e di innovazione tecnologica, di biodiversità, di oasi faunistica e soprattutto… una grande storia di donne.


Camminando tra i sentieri delle risaie e a seguire facendo visita alla Tenuta Colombara, vogliamo celebrare la giornata internazionale della donna ricordando una storia tutta italiana di emancipazione femminile, quella delle Mondine.

Cappello di paglia, piedi nudi e gambe sempre in acqua, schiena curva spesso percossa senza pietà dal “caporale”; tormentate da zanzare portatrici di malaria,  ragni, sanguisughe, rane che le lavoratrici si infilavano in tasca per cucinarle poi la sera per rendere il misero pasto un po’ più sostanzioso.


Un lavoro massacrante senza diritti riservato alle donne, ma proprio le loro battaglie e rivendicazioni sono state un modello per le lotte sindacali del secolo scorso, emblema di importanti conquiste sul lavoro, raggiunte con la fatica e il sudore nei campi. Una vittoria tutta al femminile.

I loro canti  di ribellione restituiscono tutto il clima in cui le mondine lavoravano, ma anche coraggio e grande solidarietà, una melodia  per denunciare le ingiustizie  e la voglia di lottare per un futuro migliore.

🎵Mamma, papà,
non piangete se sono consumata,
  è stata la risaia che mi ha rovinata

🎵Alla mattina appena alzata
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
alla mattina appena alzata
  in risaia mi tocca andar

E fra gli insetti e le zanzare
o bella ciao bella ciao bella ciao ciao ciao
e fra gli insetti e le zanzare
un dur lavor mi tocca far

🎵Se otto ore vi sembran poche
provate voi a lavorar
e sentirete la differenza
di lavorar e di comandar ……


LA NOSTRA GIORNATA sarà suddivisa in tre parti:

Mattino: (silenzio e fotografia) 🤫📷
facile e gradevole camminata, un anello di circa 12 chilometri in parte compreso nella Tappa VA07 della Via Francigena.
Una passeggiata fra le terre d’acqua, tra sapienti reti di irrigazione in un’oasi naturale, habitat  di numerose specie di uccelli ed anfibi. 
Pranzo :(assaggio del territorio) 🍽️
previsto alle 12:30 a fine camminata presso l’Antica Osteria la Colombara  con il piatto della tradizione vercellese
Pomeriggio:(in ascolto della Storia) 👨🏼‍🏫
a partire dalle ore 14:00 viaggio nel tempo alla scoperta della vita intima e quotidiana delle mondine visitando la Tenuta Colombara, splendida architettura rurale con il suo Museo, il Dormitorio delle Mondine e la Riseria Acquerello

Ad accompagnarci al Museo e ad impreziosire così il nostro viaggio ci sarà Mario Donato che si  dedica da anni, con passione, entusiasmo, dedizione e generosità a mantenere vivo il ricordo delle mondine e della vita rurale del passato: Mario ci incanterà con i suoi racconti.

<Questo è il mio mondo. Una volta era così. Io c’ero, l’ho vissuto>


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

  • Ritrovo ore 8:30  al parcheggio  sito di fronte Antica Osteria della Colombara
    Parcheggio Antica Osteria Livorno Ferraris (VC)
  • Il punto di ritrovo dista da Volpiano circa 45 km (40 minuti circa di viaggio in auto)
    si raccomanda la puntualità ⏰ per garantire i tempi della ricca giornata.
  • Inizio camminata: ore 08:50
  • Durata camminata: 3.30h circa comprensiva di soste   
  • Lunghezza: 12 km circa 
  • Dislivello: 30 m D+
  • Difficoltà: Facile
  • Tratti esposti: non esistono tratti esposti
  • Pranzo:  presso l’Antica Osteria Colombara al costo di 20 euro  con il seguente menù:

    Tagliere di salumi e formaggi (1 ogni 4 persone)
    Panissa vercellese
    Vino, acqua e caffè


    In sostituzione della panissa è possibile avere un risotto vegetariano

  • Disponibilità acqua solo al punto di  partenza
  • Visita guidata  di circa due ore alla Tenuta Colombara con il suo Museo, il Dormitorio delle Mondine e la Riseria Acquerello al costo di 7 euro a persona.
    (Durante la visita Vi suggeriamo per vostra comodità di portare con voi un piccolo zaino lasciando quello più ingombrante usato in camminata alle macchine).

    Vi ricordiamo che:
  • Sono  necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

    📌Nota supplementare:
    E’ possibile partecipare alla sola camminata, al solo pranzo o alla sola visita pomeridiana 🙂

Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 14:00 di mercoledì 13 marzo 2024

Nicoletta:  ☎️ 3333453385
Silvia:           ☎️ 3664317857

L’escursione di Domenica 11 Febbraio è rinviata a Domenica 18 Febbraio  “Quattro passi lungo la Stura” (bussando alla porta del Diavolo)

Domenica 11 Febbraio proponiamo ai soci un’uscita in tecnica nordic walking lungo il percorso fluviale della Stura di Lanzo che costeggeremo all’andata sul versante sx orografico, fino ad arrivare a Lanzo Torinese, e al ritorno lungo il versante dx. L’itinerario proposto è un inedito percorso ad anello, tra boschi, stradine e prativi, che concatena tratti di alcuni dei più ampi e conosciuti percorsi del Canavese quali Corona Verde Stura (segnavia CVS), Ciclovia Pedemontana Alpina (segnavia BI 12), Anello Ceronda (segnavia AC e CAI 020)  e non ultimo il recente Cammino delle Valli (segnavia con freccia gialla).



Proseguiremo poi per il famosissimo Ponte del Diavolo, e l’omonimo Parco, porta di accesso alle Valli di Lanzo. Il luogo, molto suggestivo, ha visto fiorire numerose leggende che non mancheremo di ricordare.

Il percorso ha uno sviluppo di 17 km circa con un dislivello positivo di 200 metri. Punto di partenza l’abitato di Villanova Canavese, in prossimità del ponte sulla Stura. Attraverso un facile e piacevole percorso tra stradine e sentieri ed un superbo panorama sulle montagne circostanti, passeremo i comuni di Mathi e Balangero fino ad arrivare all’abitato di Lanzo Torinese (2-2,5h dalla partenza), dove faremo sosta per il pranzo.

Oltrepassato il ponte comincia il percorso di ritorno. Riprenderemo il sentiero che percorre l’Anello della Ceronda portandoci, con leggera salita, sulla strada di mezza costa che segue l’andamento della Stura sulla sua sponda dx, con splendida vista sulle montagne che circondano le valli Tesso e Malone (Monte Soglio, Vaccarezza, Angiolino), per poi tornare in prossimità dell’alveo del fiume e da qui, superato il comune di Cafasse con bel percorso immerso nel bosco, rientreremo a Villanova Canavese.


Per coloro che volessero approfondire i già citati itinerari di cui percorreremo alcuni tratti:

Corona Verde Stura (CVS) è un percorsopedonabile e ciclabile che si articola lungo la sponda dx del Torrente Stura, nel tratto compreso tra Cafasse e Robassomero, e lungo la sponda sx, da Mathi a Ciriè, per un totale di 26 km, parzialmente ripartiti su fondo sterrato ed asfaltato.
https://coronaverdestura.it/il-percorso/

Ciclovia Pedemontana Alpina (BI 12) è un percorso ciclabile di 1290 km che va da Trieste a Savona e nella sua tratta torinese tocca Lanzo Torinese costeggiando la Stura fino al Parco della Mandria.
https://www.bicitalia.org/it/bicitalia/gli-itinerari-bicitalia/137-bi12-ciclovia-pedemontana-alpina

Anello Ceronda (AC) è un itinerario escursionistico e cicloescursionistico lungo 70 km che si sviluppa in forma anulare estendendosi per gran parte nella valle del Torrente Ceronda. Il percorso, caratterizzato da una parte montana e da una parte pianeggiante, inizia da Balangero e qui si conclude, dopo aver toccato  le quote maggiori nella zona del Colle del Lys. Nella tappa 5 passa dal Parco del Ponte del Diavolo.
https://www.piemonteoutdoor.it/it/attivita/escursionismo/anello-ceronda-ac

Cammino delle Valli è un percorso ad anello, con partenza e arrivo a Caselle Torinese, di recente istituzione. E’ lungo 103 km e richiede più giorni (da 3 a 5) di percorrenza. Attraversa le quattro Valli di Lanzo Torinese (Val di Viù, Val d’Ala, Val Grande e Tesso, Malone e Fandaglia) e ben cinque tra parchi, riserve e siti d’interesse calcando sentieri di montagna, strade bianche, mulattiere e antichi ponti. https://camminodellevalli.it/percorso


Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Punto di ritrovo: Villanova Canavese – parcheggio in prossimità del ponte sulla Stura (coordinate di geo-localizzazione: 45.238985, 7.548366).  <parcheggio>
Dista da Volpiano circa 27km (32 min. di viaggio in auto) e da Torino Pellerina 28 km (27 min. di viaggio). I percorsi stradali per arrivarci partendo da Volpiano o Torino sono molti e facilmente individuabili tramite l’App Google Maps inserendo i dati di geolocalizzazione (per eventuali ulteriori informazioni contattare gli organizzatori)

  • Punti di rifornimento: non ci sono alla partenza punti acqua quindi conviene farne scorta prima di arrivare in loco. A metà percorso sarà invece possibile fare rifornimento di acqua, bevande calde e cibi
  • Briefing Villanova Canavese: ore 09.00
  • Inizio camminata: ore 09.30
  • Durata camminata: 5.00h circa escluse le soste
  • Lunghezza: 17 km circa 
  • Dislivello: 200m D+
  • Difficoltà: E
  • Tipo di terreno: misto (sterrato, sentiero, asfalto)
  • Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti
  • Altitudine minima: 338m slm
  • Altitudine massima: 518m slm
  • Pranzo al sacco e/o con possibilità di reperire cibo (prodotti da forno, taglieri) e bevande calde presso il luogo di sosta coperto (Bar-panetteria “Pagnotta Arte e Gusto”, piazza della stazione a Lanzo). Si consiglia di avere nello zaino almeno un litro d’acqua, barrette energetiche ed integratori per il percorso
  • Il segnale della rete cellulare è generalmente presente lungo tutto il cammino.

Per prenotazioni e informazioni entro le ore 14:00 di sabato 10 febbraio a
Franco: ☎️/WA 340 640 6242



Domenica 14 gennaio “Sentiero delle vigne” (anello Rivara-Levone-Forno)

Appunti sopralluogo

Abbiamo camminato lungo un bellissimo sentiero a due passi da casa.

Fa parte dei “Sentieri tra le vigne” ed è un progetto promosso pochi anni fa che coinvolge tre Comuni: Rivara, Levone e Forno. Come suggerisce il nome, si tratta di una rete di percorsi immersi nel verde delle colline di un’area benedetta da Dio, disseminata di vigneti che una politica attenta alla rivalorizzazione dei territori, ma anche all’intraprendenza di alcuni imprenditori che si sono fatti carico di acquisirli, sistemarli, e tornare ad essere produttivi. Rappresenta, come si legge nel giornale “La Sentinella del Canavese”,  quasi un unicum per questo lembo di Canavese.

Partiti dal Rivara il sentiero è leggermente in salita, tratti di bosco si alternano  a vigneti, qua e là dei balconi affacciati sulla pianura canavesana sino ad arrivare dopo circa 4 km alla Panchina Gigante color ciclamino di Levone che domina come un grande fiore  il piccolo paesino, circondata da un vigneto stupendamente colorato durante il periodo autunnale.

Scattiamo qualche  foto di rito e sbirciamo nella piccola libreria in tinta i libri messi a disposizione degli ospiti per qualche momento di relax.

Proseguiamo il nostro cammino e dopo un paio di chilometri  svoltiamo verso un sentiero in direzione della vecchia cava di calce (il “crosio”)  che costeggia il torrente Levona e che conduce a due gallerie: attraversiamo la prima più breve mentre  la seconda più lunga, per motivi di sicurezza, non è attualmente accessibile.

Da qui scendiamo verso Levone,  piccolo comune silenzioso.


Mentre nella seconda metà del 1800 il paese di Levone conosce il periodo di maggior splendore, oltre 1200 abitanti e la cava di calce in piena attività occupa una cinquantina di operai, all’inizio del XX secolo Levone è colpito dalla piaga dell’emigrazione e la cava viene definitivamente chiusa dopo la seconda guerra mondiale

Oggi il comune di Levone ha circa 450 abitanti, ma sembrano tutti nascosti. 



Abbiamo fame e cerchiamo un bar dove ristorarci.  Seguiamo le indicazioni verso il Bar Da Toto’.
Lo troviamo lungo  una strada alquanto stretta del paese con,  posta a fianco dell’insegna principale,  una seconda insegna “unico bar” che fuga ogni dubbio e fa risparmiare tempo a noi viandanti.

Ci accoglie Mariesol: non ha molto da offrirci per il pranzo, ma i due panini caldi prosciutto e formaggio che improvvisa insieme ad un bicchiere di vino rosso sono davvero squisiti ed accoglienti.

Mariesol è di origini brasiliane e gestisce questo locale da 13 anni.

Ci racconta che in paese è l’unico bar e che ci sono ormai pochi abitanti perché ahimè,  non si fanno più figli. Mentre pranziamo un paio di auto rallentano quasi a fermarsi  davanti alla porta d’ingresso e con un veloce colpo di clacson la salutano.  Entra un signore che le parla in piemontese e compra un giornale.

Comprendiamo che il piccolo bar è  anche un’ edicola,  un tavolino dove leggere un giornale mentre sorseggi un caffè,  una chiacchera con Mariesol, un punto di incontro, ma soprattutto contaminazione ed integrazione.
Finiamo di pranzare e la salutiamo promettendole di tornare a trovarla.

Lasciamo le case e iniziamo a salire verso la chiesetta di Santa Rita. Sul percorso si incontrano abitazioni ormai abbandonate. La Chiesa è costruzione recente, ultimata nel 1948,  ma anch’essa in decadimento. Dalla chiesetta scendiamo proseguendo su una carrareccia dalla quale si scorge in alto la sagoma del Mulino Val.

Di lì a breve incrociamo un’auto, ci spostiamo a lato per farla proseguire, ma lei si ferma spegnendo il motore e dal suo abitacolo una voce gentile ci chiede da dove arriviamo.

La voce appartiene ad un signore che si affaccia dal finestrino; dentro l’auto vissuta scorgiamo un cesto di vimini, qualche coperta, degli stivali. E’ Germano di Front e ha tanta voglia di conversare con noi. E’ nato il 16 luglio del ’39,  ha lavorato in una stamperia,  ma anche tanto in campagna.
Ci racconta che tempo fa un medico che lo stava visitando per un problema ad un ginocchio gli chiese di riassumere in una parola la sua indole e lui rispose:  “vincere” !  <Si vincere, perché anche oggi che sono uscito per cercare qualche crava, so che se la trovo io vincerò, ma se non la trovo vincerò lo stesso perché avrò visitato questa bella terra>.  Chiedendo scusa per  intrattenerci così a lungo continua a raccontare di sé, di quando i suoi amici non volevano seguirlo nella sue avventure in alta montagna dandogli del pazzo ed era costretto a salirci da solo,  e ancora di come questa esperienza fosse rimasta il momento in cui aveva maggiormente percepito il senso della vita.

Ci dice che ancora oggi con un solo dito della mano riesce a restare appeso sostenendo il peso dei suoi settanta chili.

Infine ci saluta stringendoci la mano: la trattiene in una lunga e forte presa dicendoci: 
<che Dio ve la mandi buona… e se non ve la manda buona… rimandategliela indietro>.

In silenzio tra i nostri pensieri proseguiamo il nostro cammino attraversando le piccole frazioni di Grosso e Macchia: frazioni ferme nel tempo,  dove scorgiamo ancora vigne ben ristrutturate. Rientrando per completare l’anello intravediamo il Castello di Rivara.

Anche oggi comprendiamo  che camminare un territorio significa parlare con lui, sentirne il profumo, prendere un caffè dall’ accento nuovo, stringere una mano vigorosa e ritrovare la sintonia con se stessi e con  quello che ci circonda.

Oggi Dio ce l’ha mandata buona. 

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 9:15
  Piazza Giuseppe Garibaldi – Rivara
Il punto di ritrovo dista da Volpiano circa 23 km (30 minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:30
Durata camminata: 5.00h circa comprensiva di soste e pausa pranzo  
Lunghezza: 15 km circa 
Dislivello: 480 m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non esistono tratti esposti
Altitudine minima: 350 slm
Altitudine massima: 565 m slm
Pranzo al sacco (vedere nota pranzo in calce)  ***
Disponibilità acqua presso il bar al punto al punto ristoro sito nel Comune di Levone

                 *** nota pranzo: presso il Bar Da Toto’ di Levone sarà possibile consumare il pranzo a base panini vari. Cortesemente contestualmente all’iscrizione comunicate se intendete consumare il pranzo presso il bar in modo da avvisare il gestore (Mariesol)

    Vi ricordiamo che:

  • L’escursione termica in questo periodo è notevole, sono quindi necessari abbigliamento e dotazioni adeguate (maglia lunga, pile, bastoncini ecc.)
  • L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
  • L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o,  prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
  • Si raccomanda  di rispettare gli orari indicati per l’escursione
  • Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.

Per prenotazioni e informazioni entro le ore 14:00 di venerdì 12 gennaio
Nicoletta: ☎️/WA 3333453385

Sabato 16 dicembre “il sentiero del Romanico e del Malvasia”

Il Natale sta arrivando e come da tradizione vogliamo dedicargli l’ultima escursione dell’anno.

Il nostro percorso partirà dall’Abbazia di Vezzolano dove il tempo sembra essersi fermato, vero gioiello del Medioevo fra Romanico e Gotico.

Da qui,  sentieri e strade di campagna, fra boschi e vigneti di Malvasia ci porteranno a poggi panoramici e chiesette antiche fino a raggiungere Castelnuovo Don Bosco.

Qui ci fermeremo per la pausa pranzo. Data la stagione fredda, ci sarà la possibilità di usufruire di un bar dove potremo rifocillarci con un panino o bevande calde (più avanti i dettagli)

Dopo la pausa rientreremo verso Vezzolano percorrendo solo in parte il sentiero dell’andata,  permettendoci di osservare ancora meglio le valli alpine intorno a noi

Al ritorno, previsto intorno alle 14:00-14:30, potremo visitare il bellissimo presepe allestito all’interno dell’Abbazia con l’ausilio di una guida locale (vedere nota visita presepe in calce)

Tutto il percorso è su strade campestri prevalentemente sterrate e su sentiero. La camminata non presenta difficoltà né grandi dislivelli, ma è necessario un adeguato allenamento considerando  la possibilità di terreno fangoso.

Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:

Ritrovo ore 8:45
Parcheggio presso l’Abbazia di Vezzolano  
Il punto di ritrovo dista da Volpiano circa 30 km (40minuti di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 09:00
Durata camminata: 5.00h circa comprensiva di soste e pausa pranzoLunghezza: 15 km circa  (percorso composto da due piccoli anelli)

Dislivello: 500 m D+
Difficoltà: E
Tratti esposti: non esistono tratti esposti
Altitudine minima: 230 slm
Altitudine massima: 430 m slm
Pranzo al sacco (vedere nota pranzo in calce)  ***
Disponibilità acqua presso i bar al punto di partenza e al punto ristoro presso Castelnuovo Don Bosco

                     *** nota pranzo:  presso il bar ItalyCafè di Castelnuovo Don Bosco sarà possibile consumare il pranzo a base di toasts,    panini vari e hamburger.  Cortesemente contestualmente all’iscrizione comunicate se intendete consumare il pranzo presso il bar in modo da avvisare il gestore.

                     ***  nota visita presepe:  la visita guidata è gratuita, ma è consuetudine lasciare un offerta in apposito contenitore presso il locale ospitante il presepe 

Per prenotazioni e informazioni telefonare a:
Marco: 3922554812
Nicoletta: 3333453385