L’ APPUNTAMENTO CONCLUSIVO AL QUALE NON PUOI MANCARE
Ci avete chiesto di replicare la nostra fantastica cena sociale nella location che tutti ricordiamo con piacere… e noi non potevamo dire di no! Siamo entusiasti di ritrovarci di nuovo qui โฌ โฌ โฌ โฌ โฌ Azienda Agricola Biologica Agriturismo โLa Bedinaโ Via Levone โ RIVARA
Menรน:
Antipasti vari Giro AgriPizza Dolce
Inclusi: acqua e caffรจ (sono escluse birre e altre bevande che andranno pagate a parte)
NB:ย Per eventuali vegetariani e/o intolleranze alimentari, รจ prevista la possibilitร di ย ย sostituzione delle portate previste da comunicare al momento della prenotazione
Prezzo: 25 euro:
๐๐๐ E dopo aver mangiato… prepariamoci a scartare! ๐๐๐
Vi ricordiamo che, come da tradizione, faremo la nostra “Lotteria di Scambio“. Basta portare un piccolo regalino e lo sorteggeremo tra tutti i presenti: in questo modo, ognuno si porterร a casa una sorpresa!
“CAMMINI” รจ il progetto che ci guiderร alla scoperta di alcune tappe dei percorsi piรน affascinanti della nostra regione e non solo. Il nostro obiettivo? Darti un assaggio, una scintilla, che possa accendere la tua curiositร e la tua voglia di avventura, spingendoti a esplorare il resto del percorso in autonomia.
Breve descrizione
Preparatevi a percorrere un itinerario regale ๐, romantico ๐ฅฐ e suggestivo โจ nel cuore della Collina Torinese.
Questa escursione ad anello, che abbiamo chiamato ‘Dritto e Rovescio’, offre un circuito dinamico di una giornata, fondendo il Sentiero n. 10 (Val Sappone) con un tratto della GTC (Grande Cammino della Collina Torinese), che affronteremo strategicamente nel senso inverso per chiudere il circuito.
L’ascesa nel bosco sarร un vero spettacolo sensoriale. Dal lungo Po inizieremo a percorrere il Sentiero 10 che si snoda attraverso una valle particolarmente umida e riparata, caratterizzata da una vegetazione cosรฌ densa e rigogliosa da offrire la suggestione di una lussureggiante foresta ๐
L’esperienza autunnale sarร totale: saremo circondati dai colori infuocati โ dal giallo oro al rosso intenso โ e accompagnati solo dal silenzio ovattato della collina e dal piacevole rumore secco delle foglie calpestate sotto i piedi ๐ฃ๐ฃ
Raggiungeremo il Colle della Maddalena, dove la salita culminerร al Faro della Vittoria, un balcone privilegiato che offre un panorama maestoso sulle Alpi e sulla Torino sabauda. Il percorso di ritorno sulla traccia della GTC (in ‘contromarcia’) ci riporterร lentamente al punto di partenza.
Un circuito imperdibile che unisce storia, natura, fascino senza tempo e la vera poesia dell’autunno.
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 28 km (45m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 12 km (30 m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 9:00 Durata camminata: 7 ore circa compresa pausa pranzo Lunghezza: 16 km circaย Dislivello totale: 700m D+ Difficoltร : E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 216 m slm Altitudine massima: 715 m slm Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso Acqua presente alla partenza e lungo il percorso Pranzo al sacco
โ ๏ธ Per la sicurezza durante la discesa รจ vivamente consigliato l’uso dei bastonciniโ ๏ธ
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda ย di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioniย entro e non oltre le ore 20:00 di giovedรฌ 6 novembre 2025
“CAMMINI” รจ il progetto che ci guiderร alla scoperta di alcune tappe dei percorsi piรน affascinanti della nostra regione e non solo. Il nostro obiettivo? Darti un assaggio, una scintilla, che possa accendere la tua curiositร e la tua voglia di avventura, spingendoti a esplorare il resto del percorso in autonomia.
Di seguito, i dettagli essenziali della mattinata di cammino
Gli “Anelli” come quello del Monte Aman, nascono per valorizzare il territorio e offrire opzioni modulari a tutti gli appassionati, rendendo il vasto progetto del Cammino di Don Bosco accessibile anche per una singola giornata di esplorazione.
Un Cammino tra Storia e Panorama, un’immersione nei luoghi che furono teatro della vita e della formazione di San Giovanni Bosco.
L’itinerario si sviluppa attraverso i boschi della collina, portando gli escursionisti a toccare punti panoramici, tra cui l’omonimo Monte Aman, noto geosito della collina torinese, che si congiunge anche ad altri sentieri storici come la Grande Traversata della Collina (GTC).
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 9:15ย Piazzale Don Boglione – Valle Ceppi – frazione Pino Torinese
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 26 km (32m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 20 km (40 m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 9:30 Durata camminata: 2:30 Lunghezza: 7 km circaย Dislivello totale: 360m D+ Difficoltร : E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 378 m slm Altitudine massima: 587 m slm Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso Acqua presente alla partenza
Vi ricordiamo che:
Sono ย necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioniย entro e non oltre le ore 20:00 di giovedรฌ 23 ottobre 2025
Un pomeriggio vicino a casa …. una semplice, ma piacevolissima camminata
Brevi cenni…
Le Cascine Malone e Volpiano hanno sempre avuto un legame stretto, sia dal punto di vista storico che economico e, insieme con la Vauda di Volpiano, restano due simboli della connessione tra natura, agricoltura e tradizione locale. I campi intorno alle Cascine Malone hanno fornito per secoli prodotti agricoli essenziali per la comunitร di Volpiano. In passato, molti abitanti del paese erano contadini o allevatori che vivevano e lavoravano proprio in queste cascine e molte delle famiglie storiche di Volpiano hanno radici nelle Cascine Malone. Inoltre, nei racconti degli anziani del paese, le Cascine Malone sono spesso protagoniste di storie di vita quotidiana, di fatiche nei campi, ma anche di feste e momenti di condivisione.
Se un tempo le Cascine Malone erano un punto di riferimento per lโagricoltura volpianese, oggi lโespansione urbana ha cambiato in parte il loro ruolo. Alcune cascine sono ancora attive, mentre altre sono state abbandonate o riconvertite in abitazioni private. Volpiano, nel tempo, si รจ sviluppata come centro industriale e commerciale, ma mantiene ancora un forte legame con il suo passato agricolo.
Il rapporto tra Volpiano e le Cascine Malone รจ quindi un equilibrio tra tradizione e cambiamento: un tempo cuore della vita contadina, oggi un mix tra agricoltura, storia e spazi per il tempo libero.
Il torrente Malone, che attraversa questa zona, ha sempre avuto un impatto importante su Volpiano. In passato era fondamentale per lโirrigazione dei campi e per alimentare alcuni mulini, ma era anche causa di frequenti inondazioni che colpivano sia le cascine che il centro abitato. Oggi il rischio รจ ridotto grazie a opere di contenimento, ma la presenza del torrente segna ancora il paesaggio e la vita agricola della zona.
Lungo il percorso, non lontano dalle Cascine Malone di Volpiano, ma giร in territorio chivassese, troveremo la TenutaCerello, La Tenuta era una delle numerose cascine e tenute agricole della zona. Come molte altre proprietร simili, รจ stata per secoli un punto di riferimento per la produzione di cereali, foraggio e altri prodotti agricoli destinati ai mercati locali. In passato i due luoghi, Cascine Malone e Tenuta Cerello erano collegati attraverso strade di campagna utilizzate dai contadini e dai commercianti. ร probabile quindi che vi fosse uno scambio di prodotti agricoli e manodopera tra queste realtร .
Inoltre, essendo entrambe situate in una zona ricca di acqua grazie alla vicinanza del torrente Malone, queste terre erano particolarmente fertili e adatte allโagricoltura.
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 14:15 davanti Chiesa della Madonna Pellegrina – Localitร Cascine di Malone punto di ritrovo e parcheggio
l punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 7 km (9 min circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 26km (30 m circa di viaggio in auto) solo 3 minuti in auto dall’uscita CHIVASSO OVEST Inizio camminata: ore 14:30 Durata camminata: 2:30 Lunghezza: 8 km circaย Dislivello: 70m D+
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 10:00 di sabato 13 settembre 2025
COL MAYT la Resistenza in alta Val Argentera tra acque limpide e stelle alpine
Nellโambito del programma โPassi in Libertร โ proponiamo ai soci unโuscita in tecnica nordic walking allโinterno della Valle Argentera, ultimo tratto della Dora che sโincunea tra Francia, Val Chisone e Val Germanasca. Questo vallone, da sempre isolato e poco abitato, tra lโagosto ed il settembre 1944 vide lโultimo tentativo da parte dei partigiani della Divisione alpina Val Chisone di difendere, opponendosi in campo aperto, le alti valli vicine al confine francese dallโoffensiva sempre piรน pressante ed impari delle forze nazifasciste per occupare i confini dโItalia e arrestare lโavanzata in Francia degli Alleati. Questo luogo, di estrema bellezza naturale, vide aspri scontri e ne riporta ancora i segni sotto forma di reperti di guerra (ricoveri, casermette, matasse di filo spinato, resti di strutture corazzate) che incontreremo numerosi durante il nostro cammino. Un museo a cielo aperto, unโaltra pagina di Storia del nostro Piemonte inserita in un contesto naturale mozzafiato.
I fatti storici
Continuiamo il racconto sulla nascita e le gesta della Divisione alpina Val Chisone, giร incontrata sui monti della Valle di Susa (si vedano i fatti storici illustrati nella presentazione della precedente uscita al Monte Genevris).ย clicca qui per Escursione Monte Genevris Il 10 agosto 1944, esaurite le possibilitร di difendere la dorsale Val di Susa-Val Chisone, con i tedeschi ormai in prossimitร del Sestriere, viene dato lโordine di ripiegare in Val Argentera presso lโAlpe Planes con lโobiettivo di tentare di mantenere aperti i valichi con la Francia nella speranza di ricevere aiuti dagli Alleati, ormai sbarcati in Provenza e in risalita verso lโItalia. I partigiani, agli ordini di Adolfo Serafino โFofรฒโ, Lorenzo Vanossi โAlpiโ e Giorgio Deina, si attestarono tra il Colle della Fioniere ed il Pic Charbonnel utilizzando come base la casermetta del colle del Mayt e le numerose postazioni del Vallo Alpino presenti in zona. Lโultima decade del mese di agosto vide numerosi tentativi da parte dei tedeschi di conquistare le postazioni partigiane con alterne vicende e pesanti perdite da una parte e dallโaltra. La mancanza di munizioni, le difficoltร di vita e di approvvigionamento in un ambiente particolarmente severo a oltre 2500 m di quota, spinsero i partigiani a tentare sortite verso la vicina Valle Thuras con esiti purtroppo infelici. A fine agosto una squadra di dodici uomini venne sorpresa al valico con la Francia, lasciato colpevolmente scoperto dai maquisard francesi. Otto partigiani perirono durante gli scontri, tre furono catturati e giustiziati nei giorni successivi, uno riuscรฌ a salvarsi fingendosi morto. I tedeschi, per isolare i combattenti e tagliare loro i viveri, non esitarono a bruciare baite nel vallone della Guil, in territorio francese. Attaccati con i mortai e dopo giorni di aspri combattimenti, le unitร partigiane, viste esaurite le possibilitร di difendere le postazioni occupate, cominciarono a ripiegare in Francia. Qui incontrarono lโopposizione degli stessi maquisard che volevano impadronirsi dei loro armamenti e desistettero solo dopo una dura reazione degli alpini. Viste le tensioni con i francesi, gran parte delle unitร partigiane rientrarono poi alla spicciolata in Italia attraverso la Val Germanasca andando a riparare in pianura e nelle basse valli per affrontare lโinverno ormai alle porte. Purtroppo, il 4 novembre 1944, Adolfo Serafino con un gruppo di partigiani della Divisione Chisone verrร sorpreso nei boschi di Cantalupa e dopo una strenua resistenza, ucciso. Alla fine della guerra sarร insignito della Medaglia dโOro al valore militare.
(tratto dal libro โSui sentieri della guerra partigiana in Piemonteโ di Diego Vaschetto)
L'itinerario proposto
Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso la localitร Montenero posta a 1930 m di quota. Tale luogo si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Cesana per proseguire poi in direzione Sauze di Cesana-Bousson fino ad incontrare, lungo la vecchia provinciale che porta al Sestriere, una deviazione sulla dx (cartelloย con indicazione) che porta allโimbocco della Val Argentera.
NOTA: Da qualche tempo purtroppo la strada sterrata che percorre la Valle Argentera รจ stata assoggettata al pagamento di un pedaggio (5 euro). Alla sbarra occorre quindi solo ritirare il biglietto, mentre il pagamento avverrร poi allโuscita con riscossione tramite cassa automatica.
Attraversato il torrente, percorriamo ancora 10 km su strada bianca, dal fondo percorribile da qualsiasi auto, superiamo il pianoro di Brusร del Plan e quello di Argentera e, 1 km dopo, arriviamo alla localitร Montenero dove รจ presente unโarea attrezzata ed un ampio parcheggio dove lasciamo lโauto.
Imbocchiamo quindi a piedi la strada sterrata che prosegue sulla dx (a sx si sale allโAlpe Planes), adatta solo a mezzi fuoristrada e, dopo 1,5 km arriviamo allโampia radura del Pian della Milizia (2100 m).
A metร della piana abbandoniamo la strada in prossimitร di un ponte (cartelli indicatori) e proseguiamo luno il sentiero 605 che risale in direzione Sud, tra verdi prati ricchi di fiori (e stelle alpine), la sinistra idrografica del torrente Gran Miol, mantenendoci ad alcune decine di metri a monte in posizione estremamente panoramica. Raggiunta la quota di 2400 m, il sentiero cambia direzione (segnavia 611) e risale in direzione NO una stretta cresta erbosa, con vista panoramica sullโintero Vallone del Gran Miol. Attraversata quindi la sponda del torrente Gran Miol e superati alcuni tornanti raggiungiamo quindi lโampia radura a 2500 m che ospita la casermetta XXIII (ormai dismessa) e lโattiguo bivacco Giorgio Casalegno (sempre aperto e del tutto attrezzato).
Dalla fontana a valle della casermetta si dipartono quindi due sentieri: la deviazione di sx sale al Colle Mayt (2705 m).
Lungo il percorso si possono incontrare numerosi reperti di guerra (resti di arredi, piastre corazzate, rotoli di filo spinato) a testimonianza degli eventi bellici trascorsi. Una vera lezione di Storia allโaperto. La vista dal colle Mayt, sul vallone della Guil in territorio francese, รจ spettacolare ed arriva ad abbracciare il Monviso, visto nel suo versante francese. Ridiscesi alla casermetta XXIII, come estensione alla gita possiamo poi imboccare il sentiero di dx che, risalito un pendio prativo e attraversato un ripido versante (brevi passaggi esposti) raggiunge dopo 40 min il bellissimo lago Inferiore della Fioniere (2680 m) e poco dopo lโomonimo lago Superiore. Tornati sui nostri passi, ridiscendiamo alla casermetta e da qui, lungo lo stesso itinerario di salita, torniamo alle auto.
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Punto di ritrovo : ore 8:00– partenza ore 8:15 – Barriera di accesso alla Valle Argentera. La si raggiunge scendendo al bivio (indicazione a dx per la Valle Argentera) che si incontra lungo la provinciale che sale al Sestriรจre) link_Barriera Valle Argentera Da qui, compattati i posti in auto, proseguiamo insieme fino allโarea attrezzata in localitร Montenero. Parcheggio autovetture: presso il parcheggio sito in localitร Montenerolink_parcheggio localitร Montenero
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 119 km (1h 47m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 105 km (1h 37m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 8:45 Durata camminata: 6:00-6,30 ore circa escluse le soste Lunghezza: 11 km fino al Colle Mayt – 14 km con estensione ai laghi Fioniere Dislivello: D+ 800 m fino al Colle Mayt – 955 m con estensione ai laghi Fioniere Difficoltร : E Esposizione: principalmente Nord e Sud-Est Tratti esposti: : nessuno fino al Colle Mayt, 50 m leggermente esposti ma perfettamente camminabili lungo il percorso per i laghi Fioniere. Altitudine minima: 1930m slm Altitudine massima: 2720m slm Pranzo al sacco Punti acqua: a Oulx presso la piazza Garambois e a metร percorso (preferibile per lโandata fare rifornimento a casa). Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioniย entro e non oltre le ore 20:00 di giovedรฌ 31 luglio 2025
MONTE GENEVRIS Lโ intrepida lotta dei partigiani della Divisione alpina Val Chisone
Nellโambito del programma โPassi in Libertร โ proponiamo ai soci unโuscita in tecnica nordic walking allโinterno del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand sui sentieri che percorrono lโampia dorsale che separa la Val Chisone dalla Valle di Susa e raggiungono la cima del Monte Genevris (2536 m). Visiteremo i luoghi della Resistenza dove sono ancora presenti numerose vestigia di guerra, ammireremo la rigogliosa fioritura dei prati in questa stagione, godremo di una spettacolare vista a 360ยฐ sulle valli circostanti che si spinge fino alla montagne della vicina Francia. Unโ emozionante esperienza conoscitiva in una delle zone piรน belle e ricche di Storia del nostro Piemonte.
I fatti storici
In Val Chisone la Resistenza si organizzรฒ attorno ad un nucleo di militari appartenenti al battaglione alpino Fenestrelle che dopo lโ8 settembre 1943 decisero di opporsi ai tedeschi trasferendo la lotta sulle montagne di casa. Gli Alpini sbandati si raccolsero intorno ad alcune figure carismatiche come il capitano Gros di Fenestrelle, don Bernardino Trombotto parroco di Sestriere e il sergente maggiore Maggiorino Marcellin. Questโultimo, figura di grande coraggio e capacitร organizzative, con il nome di battaglia di โButlerโ diventerร il comandante della 44a Divisione alpina autonoma โAdolfo Serafinoโ, una delle piรน efficienti formazioni partigiane piemontesi, in grado di combattere nellโagosto 1944 una vera battaglia campale contro le truppe tedesche nellโestremo tentativo di difendere la valle che occupavano. Allโinizio dellโestate del 1944 la Divisione autonoma Val Chisone, suddivisa nei due battaglioni Monte Assietta e Monte Albergian, poteva contare su un organico di oltre 1000 uomini ben armati e comandati da guide capaci e carismatiche. I partigiani controllavano lโintero corso del Chisone e parte dellโalto bacino della Dora Riparia presidiando lo spartiacque Susa-Chisone dal monte Fraiteve fino al Colle delle Finestre. Giร dagli inizi di luglio i partigiani si trovarono sottoposti ad una pressione sempre maggiore da parte delle truppe nazifasciste che avevano lโobiettivo di sgomberare il Colle del Sestriere per poter controllare meglio il Monginevro, valico strategico verso la Francia. Dopo numerosi tentativi da parte dei nazifascisti di conquistare la zona, Marcellin fece fortificare con nuove postazioni tutto il crinale compreso tra il monte Triplex ed monte Genevris.
Alla fine di luglio scattรฒ la grande operazione denominata โNachtigallโ (Usignolo) con la quale ingenti forze corazzate attaccarono la prima linea difensiva dei partigiani nei pressi di Roure, lungo la strada di fondovalle della Val Chisone. Il 1ยฐ agosto i partigiani arretrarono sulle posizioni di Fenestrelle respingendo attacchi presso il forte e al Laux. Il 2 agosto furono attaccate le postazioni sul monte Genevris, difese strenuamente dalla 230a compagnia del battaglione Monte Assietta. Il reparto, in inferioritร numerica, fu costretto a ripiegare verso il colle Blegier poi riusciโ a riconquistare la vetta e successivamente dovette abbandonarla nuovamente sotto lโassalto di reparti di SS italiane provenienti dallโIstituto Bonafous e dallโAlpe Laune sopra Sauze dโOulx. Durante i duri combattimenti caddero eroicamente i giovani Mario Costa (figlio del celebre poeta dilettale Nino Costa) e Pietro Ploto, barbaramente usato come scudo umano a protezione della mitragliatrice. Due croci li ricordano a poca distanza dalla cima del monte Genevris. I combattimenti si protrassero tutto il giorno fino alla riconquista della vetta e la ricostituzione dellโintera linea difensiva. La morsa perรฒ si stava stringendo e, con gli uomini ormai esausti, a corto di munizioni e razioni di cibo, il 6 agosto fu deciso di abbandonare definitivamente la cresta tra il Genevris e la testa dellโAssietta e approntare lโultima linea difensiva in val Troncea successivamente arretrata poi in valle Argentera. Con il finire dellโestate 1944 finisce lโesperienza delle repubbliche partigiane alpine. Il tentativo di opporsi apertamente ai tedeschi e ai repubblichini costรฒ agli autonomi dalla Val Chisone piรน di 200 morti, tra cui ben 27 ufficiali.
(tratto dal libro โSui sentieri della guerra partigiana in Piemonteโ di Diego Vaschetto)
L'itinerario proposto
Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso lโIstituto zootecnico Vezzani (ex Bonafous, 1885 m), che si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Sauze dโOulx per poi imboccare la strada che conduce dapprima alla frazione Richardette e da qui raggiunge la caratteristica chiesetta che precede lโampio piazzale a fianco della struttura (seguire indicazioni stradali per lโIstituto Zootecnico Formont). Lasciate le auto, imbocchiamo a piedi la strada sterrata che sale alle spalle dei resti dellโex stazione alpina e con un percorso di 30 minuti, dopo alcuni lunghi traversi e tornanti in discreta pendenza, raggiungiamo lโAlpe Laune (2060 m) e lโomonimo splendido laghetto incastonato tra gli alberi, allโingresso del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand.
Proseguiamo in direzione Sud fiancheggiando le sponde del lago, fino a raggiungere un bivio dove abbandoniamo la strada sterrata e cominciamo ad inerpicarci lungo una ripida pista che conduce, con due strappi in massima pendenza, ad una radura piรน in alto. Da qui, con un lungo traverso pianeggiante, raggiungiamo la strada sterrata in prossimitร di una struttura sciistica ormai dismessa (2220 m). Procedendo lungo la strada, dopo alcuni tornanti, arriviamo al Colle diCosta Piana (2322 m) dal quale si diparte il sentiero che, seguendo la cresta meridionale, giunge in cima al Monte Genevris (2536 m). Dalla cima del monte, contrassegnata dal caratteristico Faro degli Alpini, si gode di una vista a 360ยฐ sulle montagne della Val di Susa, della Val Chisone e del piรน lontano Delfinato francese.
Dalla vetta seguiamo il sentiero in direzione Est che ben presto diventa una strada sterrata che confluisce piรน avanti nella strada militare dellโAssietta. Lungo il percorso incontriamo i resti di alcune postazioni difensive e le croci che ricordano i partigiani Piero Costa e Pietro Ploto caduti in questo luogo. Proseguendo, dopo alcuni tornanti ed un breve traverso, arriviamo al Colle Blegier (2381 m) che giร nel 1747 vide passare le truppe francesi dirette contro i trinceramenti dellโAssietta. Imbocchiamo la sterrata a sx che percorre il fianco settentrionale del Monte Genevris, toccando lโarea umida protetta della torbiera, per poi inoltrarci nello splendido lariceto che percorriamo fino a tornare alla bucolica conca prativa che ospita il Lago di Laune e da qui al punto di partenza.
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Punto di ritrovo : ore 7:45 a OULX – parcheggio piazza Garamboisclicca qui Da qui alle ore 8:00 proseguiremo insieme fino a Sauze dโOulx e poi allโIstituto Zootecnico Vezzani. Parcheggio autovetture: presso le strutture dellโIstituto Zootecnico Vezzani
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 83 km (1h 10m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 68 km (1h circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 8:45 Durata camminata: 5:00-5,30 ore circa escluse le soste Lunghezza: 13 km circa Dislivello: 700m D+ Difficoltร : E Esposizione: varie Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti Altitudine minima: 1885m slm Altitudine massima: 2536m slm Pranzo al sacco Punti acqua: durante il percorso presso l’Alpe Laune (a circa 30 minuti dal parcheggio autovetture. E’ preferibile quindi fare rifornimento a casa o al luogo di ritrovo a Oulx. Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di domenica 19 luglio 2025
Se non ci siete ancora stati, sicuramente ne avete sentito parlare
Usseaux, un piccolo gioiello incastonato tra le Alpi Cozie piemontesi, รจ uno di quei luoghi che sembrano usciti da una fiaba. Questo borgo, immerso nella quiete della montagna e nella bellezza della tradizione, รจ stato insignito del prestigioso riconoscimento di Uno dei Borghi piรน belli dโItalia e della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: due sigilli che raccontano molto del suo fascino autentico.
Usseaux perรฒ non รจ un solo paese: รจ un Comune diffuso composto da cinque affascinanti borgate alpine, ognuna con una propria identitร e anima:
๐ป Usseaux, il capoluogo, รจ noto come il paese dei murales, grazie alle opere dipinte da artisti locali e internazionali che decorano le sue vie.
๐ป Balboutet, celebre per le sue originali meridiane dipinte sui muri degli antichi edifici, che trasformano il borgo in un museo a cielo aperto.
๐ป Laux, dove si trova lo splendido Lago di Laux, un angolo di paradiso che custodisce anche la memoria dei conflitti religiosi tra Cattolici e Valdesi.
๐ป Pourriรจres, dominato dallโomonimo lago creato dallo sbarramento del torrente Chisone, il cui centro รจ reso unico dalle sagome artistiche che rievocano i soldati di un tempo.
๐ป Fraisse, la borgata del legno e dellโartigianato, dove sculture intagliate animano le vie con unโatmosfera quasi fiabesca.
Abbiamo disegnato un percorso che รจ un vero abbraccio alla bellezza di queste montagne.
Un percorso che ci permetterร di esplorare ben quattro delle cinque suggestive borgate di Usseaux, immergendoci tra natura, storia e paesaggi da cartolina.
Partiremo da Fenestrelle, punto di inizio del nostro cammino, per salire verso la borgata di Laux, dove ci attende il suo incantevole lago alpino. Da lรฌ proseguiremo verso la diga di Pourriรจres, un luogo che unisce ingegneria e memoria, immerso in un contesto naturalistico di grande fascino. Dopo qualche saliscendi arriveremo a Balboutet e le sue meridiane ed infine raggiungeremo Usseaux, il capoluogo, dove consumeremo il nostro pranzo al sacco e dedicheremo il giusto tempo per una visita al borgo, per ammirare i muri dipinti e per lโatmosfera autentica che si respira tra le sue vie.
un piccolo cammino tra borghi incantati
….e come sempre vi racconteremo storia, curiositร e leggende di questo splendido territorio. Vi aspettiamo !
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 8:00 – Fenestrelle – Strada Provinciale 23 del Colle diย Sestriere area di sosta link ritrovo e parcheggio nei pressi del Campeggio Serre Marie di Fenestrelle.
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 100 km (1h 30m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 85 km (1h 15 m circa di viaggio in auto) Inizio camminata: ore 8:15 Durata camminata: 5:00 escluse pausa pranzo e soste ai borghi (da considerare un paio d’ore in piรน) Lunghezza: 13 km circaย Dislivello totale: 600m D+ Difficoltร : E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 1145 m slm Altitudine massima: 1575 m slm Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso Acqua presente lungo tutto il percorso Pranzo al sacco
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedรฌ 10 luglio 2025
๐๐ LA NOSTRA ESCURSIONE DI INIZIO ESTATE ๐๐
Il rifugio della Balma, ubicato nel vallone omonimo ad una quota di 1986 m slm รจ gestito dalla sezione CAI di Coazze. In origine era un alpeggio di proprietร comunale, ristrutturato a partire dagli anni settanta del secolo scorso e successivamente ampliato. Eโ un punto di appoggio per le escursioni alle cime piรน alte della val Sangone: monte Robinet (2681 m), monte Rocciavrรจ (2776 m), punta Loson (2653 m ) e permette di compiere traversate nei vicini valloni del Rocciavrรจ e della Roussa ed รจ la meta della prima tappa del Giro dellโOrsiera.
Ilย rifugio, essendo collocato in pieno ambiente alpino, รจ stato pensato come un edificio ad emissioni zero. Infatti viene interamente alimentato da una centralina idroelettrica della potenza di 8 kw, che fornisce energia pulita per garantire il funzionamento dellโintero rifugio e di tutti i suoi servizi.
Per alimentare la centralina idroelettrica si preleva lโacqua necessaria dallโemissario del Lago Soprano, acqua che viene rigettata nel Rio della Balma.
IL NOSTRO PERCORSO:
Da Giaveno siย prosegue in direzione Coazze e prima del paese si svolta a sinistra in direzione Forno. Oltrepassando l’ Ossario Partigiano ed il Santuario siย parcheggia presso un tornante al fondo della strada, prima della sbarra per gli impianti di Pian Neiretto.ย ย Il percorso si svolge per la prima parte in un bosco di betulle e faggi che si dirada man mano fino alla tipica roccia di alta montagna. ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย Si segueย il sentiero 415 (segnalato vicino ad una bacheca) fino a quota 1300, ad un bivio segnalato su paline e si prosegueย a destra attraversando il torrente su un ponte sospeso.
Si risale fin sulla dorsale, dove si incontra il sentiero proveniente da Molรจ, anchโ esso segnalato su palina e si prosegue a sinistra.
Da qui nessunโ altra deviazione, si arriva prima ad un altro ponticello che si lascia sulla sinistra e si procede verso il rifugio
Il vallone della Balma si caratterizza per la sua bellezza selvaggia che alterna pareti rocciose grigie e rosse, per la presenza di ferro, a zone erbose, ricche di fiori di alta quota e potenti colate di acqua. ร evidente lโazione delleย glaciazioni di epoca Quaternariaย per laย presenza di morene, e sbarramento glacialeย che troverete appena sopra al rifugio (Lago Sottano, Mezzano e Lago Soprano). In questo periodo รจ possibile ammirare lโesplosione di coloriย i rododentri e i mirtilli, tappeti di genziane.
๐ง Curiositร
il termine “genziana” ha origini antichissime e testimonia il suo utilizzo giร in epoca classica. Esso, infatti, deriva dal nome del re dellโIliria,ย Gentius, che secondo la tradizione fu il primo a scoprirne le virtรน nel corso del II secolo aC.
Unโaltra leggenda, questa volta ungherese, narra che fu la pianta prescelta per salvare il popolo da una grave carestia.ย Altri narrano di cavalieri vittime di incantesimi dโamore provocati dalla bellezza dei fiori e dal fascino mistico della pianta. Si tratta di Una delle piรน note erbe alpineย e infatti predilige iย terreniย calcarei e i prati di alta quota. Anche se non รจ molto semplice trovarla, cresce spontaneamente nelle zone montuose caratterizzate da unโalta aciditร dei terreni.ย โ ๏ธAttenzione: la pianta selvatica NON puรฒ essere raccolta o si andrร incontro a una severa sanzione
Un’escursione immersa nella natura, perfetta per dare inizio alla stagione estiva
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 8:00 a GIAVENOlink punto di ritrovo e parcheggio qui compatteremo le auto e saliremo al parcheggio di Pian Nairetto
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 47 km (40 m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 32 km (30m circa di viaggio in auto) Inizio camminata: ore 8:30 Durata camminata: 6:00 escluse le soste (percorso principale) + 1h (estensione facoltativa al Lago Sottano) Lunghezza: 12 km circaย (percorso principale) + 3km (estensione al Lago Sottano) Dislivello: 800m D+ (percorso principale) + 170m D+ (estensione al Lago Sottano) Difficoltร : E Esposizione: prevalentemente Sud-Est Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 1150 m slm Altitudine massima: 1986m slm (percorso principale) – 2098m slm (estensione al Lago Sottano) Segnale rete cellulare non presente lungo il percorso Pranzo al sacco Punti acqua: alcune fontane con la dicitura “acqua non consigliabile”
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioniย entro e non oltre le ore 20:00 di venerdรฌ 20 giugno 2025
LA RESISTENZA NEL RIFUGIO DEI VALDESI Barma dโAut ed il Vallone degli Invincibili
Resistere! Questa la parola dโordine dei โribelliโ che in epoche diverse sfruttarono questi luoghi nascosti e impervi della Val Pellice per trovare rifugio, nel 1600 i combattenti Valdesi sotto le persecuzioni dellโesercito sabaudo, tra il 1943 e il 1945 i partigiani durante la Lotta di Liberazione per sfuggire ai rastrellamenti nazi-fascisti. Nellโambito del programma โPassi in Libertร โ proponiamo ai soci unโuscita in tecnica nordic walking sui sentieri del Vallone di Subiasco, conosciuto anche come โVallonedegli Invincibiliโ, che grazie alla sua morfologia e alle sue risorse naturali, offrรฌ protezione e rifugio sicuro alle genti che ad esso si affidarono e oggi offre a noi, semplici viandanti, emozioni e vedute spettacolari in un angolo selvaggio e affascinante della Val Pellice.
I fatti storici
La Val Pellice fu uno dei primi luoghi dove si sviluppรฒ una resistenza diffusa e spontanea che diede origine a numerosi gruppi indipendenti prendendo il nome dalle borgate in cui trovarono primo rifugio. Nacquero cosรฌ le bande di Serre Sarsenร (comandante โGayotโ), delle borgate di Bessรจ e di Bodeina (comandanti Barolin e โCapunโ ), del Ciarmis (comandante โRicou del Ciarmisโ), dei Chabriols (comandante โRenรฉโ). In seguito questi gruppi diedero origine alle brigate GL, che occuparono lโintera valle e la vicina valle Germanasca, o si unirono alle brigate Garibaldi che presidiavano la vicina valle di Luserna e le alture del Montoso. La tradizione di lotta dei Valdesi, da sempre contro ogni persecuzione, spinse la stragrande maggioranza della popolazione civile a prendere posizione, dapprima alle persecuzioni contro gli ebrei e dopo lโ8 settembre contro il nuove regime fascista repubblicano. In valle vennero ben presto costituiti un comando unificato ed unโunica intendenza, grazie alla presenza di personalitร carismatiche e capaci dal punto vista organizzativo. Presso la borgata Bessรจ, punto di partenza del nostro itinerario, si stabilรฌ fina dal 1943 una parte della banda partigiana del Vilar, comandata da Antonio Prearo โCapunโ e proprio con una riunione tenuta in una baita del paese iniziรฒ la riorganizzazione delle forze partigiane in valle dopo il durissimo rastrellamento del marzo 1944. Alla fine di aprile del 1944 fu stabilita una nuova base logistica presso la conca del Prร (nei pressi di Villanova) e approntate postazioni difensive al colle Barant e al Colle della Croce. Qui ricevevano rifornimenti di armi, viveri e vestiario grazie ai lanci aerei alleati che permisero di estendere progressivamente il controllo a tutta lโalta valle organizzando una linea difensiva โmobileโ. Lโalta val Pellice divenne cosรฌ, per un breve periodo, una zona liberata che ospitava per lโaddestramento le reclute partigiane che giungevano sempre piรน numerose dopo la chiamata alla leva nellโesercito fascista. Altre forze partigiane del Bargese e gruppi GL valdesi si unirono successivamente realizzando cosรฌ una fattiva collaborazione tra bande di diversa ideologia politica. Questa esperienza si concluse nellโagosto 1944 allorquando, fallito lโassalto al presidio fascista di Bibiana, le forze nazifasciste nellโintento di risolvere la situazione in Val Pellice, iniziarono un grande rastrellamento che forzรฒ la linea difensiva attestata a sud del Pellice e costrinse il gruppo attestato al Pian del Prร a ritirarsi precipitosamente verso il vallone dei Carbonieri ed il rifugio Barbara. La popolazione civile di Villar Pellice e Bobbio Pellice visse momenti di terrore ad opera di reparti di SS ucraine, soldati capaci di comportamenti ancor piรน feroci degli stessi nazisti. A settembre si aggiunsero reparti di Alpenjager tedeschi, al fine di controllare il confine e le vie di comunicazione con la Francia. Questo inasprimento della repressione in valle determinerร lโinizio della fase di โpianurizzazioneโ della guerra partigiana, con il progressivo trasferimento di gran parte delle bande partigiane nella pianura piemontese e sulle colline di Langa e Monferrato ed il prosieguo della lotta organizzata in piccoli gruppi combattenti nascosti nelle casine e nelle piccole frazioni isolate. Gli unici presidi rimasti in Val Pellice faranno base per tutto lโinverno 1944-45 a Serre Sarsenร con compiti di collegamento tra il comando e le missioni alleate.Il 23 aprile le truppe nazifasciste dislocate in val Pellice ricevettero lโordine di abbandonare le posizioni e ripiegare su Torino. Rifiutata la richiesta di resa incondizionata avanzata dal comando partigiano, il 27 aprile iniziรฒ la ritirata, incalzata da vicino dai garibaldini della Val Luserna e dai GL della Brigata Val Pellice con duri scontri e azioni di disturbo delle autocolonne, che divenne ben presto rotta confusa. La sera del 27, con il cessare delle ultime resistenze, i partigiani entrarono in Torre Pellice completando cosรฌ la liberazione dellโintera vallata.
(note storiche tratte dal libro โSui sentieri della guerra partigiana in Piemonteโ di Diego Vaschetto)
L'itinerario proposto
Il nostro itinerario parte dal parcheggio poco oltre la borgata Bessรจ, che si raggiunge percorrendo in auto la Val Pellice in direzione Bobbio Pellice e imboccando, poco prima del paese subito a valle del ponte sul torrente Subiasco, la carrozzabile sulla destra seguendo le indicazioni per Meynet-Bessรจ e il Vallone degli Invincibili. Lasciate le auto, imbocchiamo un sentiero pianeggiante a sx (bacheca con indicazioni, segnavia 128) che, dopo aver superato una prima barma, si inoltra nel vallone di Subiasco, dominato dallo scuro sperone di Rocca Ciabert.
La mulattiera procede in moderata pendenza con un mezzacosta ricavato sul fianco del ripido pendio. Superato un primo ed un secondo rio, con percorso in saliscendi, giungiamo sotto il Torrione di punta Rubinella (1150m). Una bella mulattiera selciata risale quindi il ripido versante opposto con una serie di svolte che termina sul ciglio del pendio dominato da uno sperone roccioso, punto naturale difensivo, e per noi di osservazione, di questo vallone. Segue un tratto in diagonale con moderata pendenza attraverso un bel boschetto di faggi e larici.
Continuando con il mezzacosta si entra nella parte piรน selvaggia dellโitinerario, raggiungendo il fondo del vallone chiuso tra strette pareti in apparenza invalicabili. Attraversato il torrente, con una bellissima cascata, il sentiero inizia a risalire sul versante opposto una ripida parete rocciosa tramite unโardita mulattiera (muretti di sostegno e tratti scavati nella nuda roccia) fino a raggiungere una finestra rocciosa utilizzata come posto di guardia delle vedette partigiane (1440m). Volgendo lo sguardo indietro ci renderemo conto dellโingegno umano e dellโimpegno che hanno portato a tracciare un percorso che ha reso questo luogo solitario uno dei posti piรน affascinanti della Val Pellice. Percorsa ancora una diagonale lungo un versante prativo, unโ ultimo tratto a mezzacosta in un rado bosco termina in prossimitร della conca erbosa che ospita le baite diroccate (barme) e le piรน recenti unitร silvo-pastorali di Barma dโAut (1510m). E proprio qui, nel 1686, si rifugiarono le ultime milizie combattenti valdesi del capitano Paul Pellenc. Dopo mesi di guerra partigiana, le truppe del duca Vittorio Amedeo II dovettero venire a patti con i rivoltosi โinvincibiliโ consentendo loro di espatriare in Svizzera con lโonore delle armi e portare con se i congiunti tratti dalle prigioni piemontesi. Quasi tre secoli dopo, furono ancora questi luoghi a dare rifugio sicuro ai โnuoviโ partigiani, sfruttando le grotte e gli anfratti nascosti (pertus) difficilmente raggiungibili, dono della natura agli uomini coraggiosi. Dalle baite e dal recente bivacco costruito in loco si dipartono poi due sentieri per la grandiosa posizione dellโAlpe Subiasco (1880m) e per la Rocca Chabert da cui la discesa su Bobbio Pellice attraverso la borgata Sersenร . Per il rientro al punto di partenza noi utilizzeremo invece lo stesso percorso di andata. Tornati alle auto, per quanti lo desiderano, proseguiremo tramite una comoda strada sterrata (segnavia 129) verso lโaccogliente Rifugio degli Invincibili (1,5 km dal parcheggio) per un โterzo tempoโ con vista aerea sulla valle Pellice.ย
Cenni di toponomastica locale Molti sono i termini autoctoni con i quali, in valle, vengono indicati i luoghi naturali ed i manufatti abitativi che incontreremo nel nostro itinerario. Ne riportiamo alcune definizioni: Pertus:piccole caverne con accessi stretti e poco riconoscibili Bars: cenge rocciose poste in mezzo ad alte pareti raggiungibili con difficoltร e invisibili dal fondovalle Barme: edifici riparati sotto pareti strapiombanti
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Punto di ritrovo : ore 8:30Villar Pellice – bar “Piazza Willy Jervis” clicca qui Qui compatteremo i posti in auto e saliremo al piccolo parcheggio della borgata Bessรจ (5 km da Villar Pellice) Parcheggio autovetture: Parcheggio Borgata Bessรจ
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 83 km (1h 10m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 68 km (1h circa di viaggio in auto) Ritrovo Val Pellice: ore 8:30 Inizio camminata: ore 9:15 Durata camminata: 4,5-5:00 ore circa escluse soste (percorso principale) + 1 ora (estensione facoltativa al Rifugio degli Invincibili) Lunghezza: 7 km circa (percorso principale) + 3 km circa (estensione al Rifugio degli Invincibili) Dislivello: 600m D+ (percorso principale) + 300m D+ (al Rifugio degli Invincibili) Difficoltร : E Esposizione: S e SE Tratti esposti: il percorso si sviluppa in ambiente alpino su sentiero mezzacosta, ben mantenuto e completamente camminabile (classificazione E). Sono presenti alcuni brevi e facili passaggi esposti dove รจ richiesto piede fermo e assenza di vertigini Altitudine minima: 1022m slm Altitudine massima: 1514m slm Pranzo al sacco Punti acqua: alla partenza (Villar Pellice) e all’arrivo (Barma d’ Aut) Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata lโaltezza vestirsi a cipolla portando con sรฉ anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
Lโattivitร proposta รจ fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
Lโassociazione si riserva la facoltร di escludere dalla partecipazione, al momento dellโiscrizione i soci che non ritiene idonei allโattivitร proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilitร dellโitinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per lโescursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di venerdรฌ 13 giugno 2025
Il Cammino di Oropa della Serra, lungo 62 km, รจ stato ideato nel 2012 da Alberto Conte, presidente dellโAssociazione Movimento Lento e della Casa del Movimento Lento di Roppolo, che tuttora lo sostiene e lo promuove in prima persona, collaborando con associazioni locali, in primo luogo lโAssociazione degli Amici della Via Francigena di Santhiร e con il Santuario di Oropa. Il cammino รจ segnalato con una freccia gialla su sfondo nero che indica la direzione di Oropa.
Iniziamo il Cammino di Oropa insieme, incamminandoci lungo le quattro tappe di difficoltร crescente, dalla pianura agricola alle montagne, attraversando una grande foresta, toccando castelli, antichi borghi, luoghi dello spirito, ammirando panorami indimenticabili.
Affrontiamo il cammino con la nostra Credenziale, il passaporto del pellegrino, pronti a riempirlo di timbri raccolti tappa dopo tappa. Ogni segno sulla carta racconta un pezzo del nostro viaggio e, una volta arrivati a Oropa, ci permetterร di ricevere il Testimonium, la meritata ricompensa per il nostro percorso.
E per chi non riuscirร a completare tutte le tappe? Nessun problema! Potrร sempre riprenderle in autonomia, perchรฉ il cammino aspettaโฆ e i timbri anche! ๐ฃ๐ถ๐ปโโ๏ธ๐ถ๐ผ๐ถ๐ฟโโ๏ธ
DIARIO DI VIAGGIO
22 febbraio 2025 TAPPA 1๏ธโฃ – SANTHIA’ โก๏ธโก๏ธโก๏ธ ROPPOLO 16,5 km, con 230 m dislivello in salita
“Lโarte di incastrare 34 persone e relative auto”
Siamo in 34. Un numero che ci riempie di gioiaโฆ ma anche di una sana dose di logistica! Coordinare spostamenti, auto e persone รจ quasi come risolvere un cubo di Rubik alla cieca, ma niente paura: con un poโ di organizzazione e tanta collaborazione, tutto si incastra alla perfezione.
Visto che il punto di partenza e quello di arrivo non sono poi cosรฌ lontani, decidiamo di recuperare le auto in autonomia, evitando il noleggio di un bus. Per ridurre il numero di veicoli in movimento e ottimizzare i trasporti, mettiamo in piedi unโefficiente rete di auto navetta. Gli autisti vengono riaccompagnati a Santhiร per recuperare le macchine, mentre altri si muovono da Volpiano e Torino.
Un piccolo puzzle su quattro ruote, risolto grazie alla disponibilitร , alla pazienza e โ diciamolo โ a un pizzico di talento da stratega. Alla fine, tutto fila liscio e possiamo concentrarci sulla cosa piรน importante: il nostro cammino. ๐ถโโ๏ธ๐๐
“Il cammino”
Si parte dal parcheggio del cimitero di Santhiร … perchรฉ, si sa, i veri scaramantici non si accontentano di un parcheggio qualsiasi! Dove potresti trovare un inizio piรน fortunato se non tra le lapidi? Dopo tutto, chi meglio degli spiriti puรฒ darci una mano a trovare il nostro cammino?
Da Santhiร , il cammino si snoda lungo la Via Francigena, il piรน famoso e antico cammino italiano, verso le dolci colline dellโanfiteatro morenico dโIvrea. Lo affrontiamo in una giornata uggiosa, ma cerchiamo di godere del paesaggio che ci avvolge, consapevoli che anche le nuvole possono offrire una bellezza unica.
Dopo una piccola sosta per uno spuntino alla Cascina Maresca, si prosegue verso Cavagliร , dove possiamo finalmente gustarci un caffรจ dalla sedia e dare fondo alle nostre provviste!!
Presso l ‘INFO POINT ci accoglie con un grande sorriso un volontario dellโAssociazione che gestisce il Cammino di Oropa. Con entusiasmo e un tocco di magia, ci dona un simpatico cappellino da elfo, arricchito da una piuma colorata. Un dettaglio speciale, che non รจ solo un omaggio, ma un simbolo: ognuno di noi lo aggancia allo zaino, trasformandolo in un piccolo portafortuna, destinato a restare tra i ricordi di questo cammino. ๐๐งขโจ
e non solo.. la foto che ci scatta la posta su Facebook e riceviamo i complimenti per essere stati il gruppo piรน numeroso non parrocchiale ad aver partecipato al cammino… WOW !!
Ci racconta anche che lungo il nostro cammino potremmo avere la fortuna di incontrare elfi o altre figure magiche ๐ช๐ช๐ช
Non li abbiamo visti, ma sappiamo che sono lรฌ, da qualche parte tra i boschi. E cosรฌ, ognuno di noi ha lasciato, almeno con il pensiero, un piccolo sogno nella loro buca delle lettere
Dopo aver attraversato il paese di Cavagliร , arriviamo a Roppolo, dove svetta lโimponente castello. Da lassรน si dovrebbe ammirare un magnifico panorama sul lago di Viveroneโฆ quando la nebbia lo permette.
Oggi no. ๐
Ma poco importa! Siamo comunque felici di aver raggiunto il nostro traguardo e, soprattutto, di aver conquistato il primo timbro del nostro cammino. Un piccolo segno sulla credenziale, un grande passo nella nostra avventura! ๐ถโโ๏ธ๐โจ
6 aprile 2025 TAPPA 2๏ธโฃ – ROPPOLO’โก๏ธโก๏ธโก๏ธ SALA BIELLESE 17,6 km, con 359 m dislivello in salita
“Dovevano partire in 30 sono arrivati in 14”
Eh si! La data stabilita per la seconda tappa era il 22 marzoโฆ ma le condizioni metereologiche โ๏ธinsieme al raduno degli alpini ๐บ hanno segnato nuovamente la necessitร di un cambio data per questo Cammino di Oropa: seconda tappa quindi fissata per il 6 aprile.
E da 34 siamo diventati un gruppo di 14 coraggiosi pellegrini Nordic Walking Volpiano ๐ช๐ฅพ.
Tutti insieme, ben compattati in tre auto ๐๐๐ per la massima sostenibilitร ambientale del pianeta ๐ abbiamo raggiunto Roppolo, la nostra localitร di partenza.
Il gruppo non si รจ astenuto dal prepararsi al meglio con ottimo caffรจ โ e esercizi di rilassamento e di chi-kung ๐งโโ๏ธ๐งโโ๏ธ, pronti per raggiungere la meta: Sala Biellese.
“Il cammino”
Il gruppo รจ partito in una splendida caldissima giornata di sole e ha raggiunto i tre castagni secolari, nella rigogliosa campagna di Roppolo, dove le viti di Erbaluce e Nebbiolo sono state sostituite da campi di kiwi e ulivi.
Alla panchina originale Big Bench noi abbiamo preferito la piccola e semplice panchina di ‘recupero imballo’: sostenibilitร e riciclo a favore della natura sempre! โฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธโฌ๏ธ
Il gruppo avanza con due ritmi differentiโฆ metร partecipanti “divorano” la strada con grande decisione, metร gruppo si “gusta” il cammino.
โฌ๏ธโฌ๏ธ CHI GUSTA โฌ๏ธโฌ๏ธ
โฌ๏ธโฌ๏ธ CHI DIVORA PASSI โฌ๏ธโฌ๏ธ
“La trasformazione dei pellegrini in cammino”
I pellegrini Nordic Walking Volpiano sono l’unico gruppo in percorrenza in questa tappa di percorso che dopo aver superato Zimone arriva a Bose.
Il Monastero, luogo privilegiato di silenzio, pace e accoglienza ๐๐๏ธโจ, ha accolto il nostro gruppo di pellegrini… non troppo silenzioso ๐ ๐ถ.
E nellโimmortalare il raggiungimento di questa metร tappa con una fotografia ๐ท in cui essere tutti presenti, dopo aver con fatica trovato un fotografo volontario esterno al gruppo , con grande sorpresa a metร cammino ci siamo giร visti pellegrini โimmortalati e pervasi da unโaura luminosaโ ๐๐ in piena via di trasformazione .
In effetti non avevamo piรน ritmi diversi, ma eravamo capaci a passo omogeneo e sempre piรน compatti di proseguire il cammino, attraversando il favoloso ricetto di Magnano.
La nostra credenziale ha iniziato a riempirsi di timbri guadagnati a suon di veloci passi.
Il bosco era sempre piรน da fiaba (e a tratti sempre piรน simile alla nostra Vauda di Via Ronchi); la voglia di raggiungere, anche se con fatica, l’ultimo timbro era sempre piรน forte in tutti.
E tra una lettura di km mancanti del GPS di uno e dellโaltro pellegrino ๐ค a confronto, il traguardo รจ arrivato ๐ e i timbri di Sala Biellese sono stati registrati nella credenziale di tutti : STANCHI๐ฎโ๐จ, TRASFORMATI โจ๐งโโ๏ธ e FELICI๐๐๐.
31 maggio 2025 TAPPA 3๏ธโฃ- SALA BIELLESE โก๏ธโก๏ธโก๏ธ GRAGLIA 15,7 km, con 511 m dislivello in salita
1 giugno 2025 TAPPA 4๏ธโฃ- GRAGLIA โก๏ธโก๏ธโก๏ธ SANTUARIO DI OROPA 14,8 km, con 755 m dislivello in salita
con pernottamento al Santuario di Graglia ๐๏ธโช
Con lo zaino in spalla ๐, gli amici bastoncini ๐ฆฏ e il cuore aperto ๐ si รจ concluso il Cammino di Oropa. Unโesperienza che porteremo con noi, costruita con mattoni di fatica e risate, di passi silenziosi e parole condivise, di panorami che levano il fiato e pensieri che trovano spazio. Abbiamo camminato tra boschi antichi e borghi sospesi nel tempo, respirando la libertร che solo il ritmo lento del cammino sa regalare. Ogni tappa รจ stata una conquista, ogni incontro un dono. Un grazie speciale agli organizzatori e agli accompagnatori, che con sensibilitร e passione hanno saputo guidarci, estrarre emozioni da ogni momento e creare unโatmosfera autentica e accogliente. Grazie a loro, questo cammino รจ diventato qualcosa di piรน: un’esperienza di connessione profonda, con la natura, con gli altri, e con noi stessi.
Ora che siamo arrivati, sappiamo che il vero traguardo non รจ la meta, ma il cambiamento che avviene dentro, passo dopo passo, sentiero dopo sentiero.
ECCOCI… ALL’ ARRIVO
ECCOCI …. IN UN VIDEO RIASSUNTIVO DELL ‘INTERO CAMMINO
ED ECCOCI … protagonisti in un racconto che รจ una piccola perla di umorismo, affetto e creativitร . La cronaca surreale e affettuosa delle due ultime tappe di un pellegrinaggio vissuto in modo spensierato e divertito.
Si ride, ma si sente anche lโaffetto vero per le persone e la forza silenziosa della fede
Sabato 31 maggio
Oggi, 31 maggio, ultimo giorno del mese dedicato alla Vergine Maria, con il benestare del Direttore e della Direttrice (ill.mo Dr. Ing. Gran Ammiraglio etc. etc. Marco e della Direttrice Nicoletta, Gran Duchessa etc. etc.), รจ iniziata una due giorni che porterร i nostri ospiti a pellegrinare verso i santuari di Graglia e Oropa. La sveglia รจ suonata prestissimo. Ritrovo a Sala (Biellese)… chi piรน, chi meno… e poi finalmente la partenza del pellegrinaggio, accompagnati come sempre dal Capo Infermiere SS (Silvio Santi) e dalla nuova Geriatra, Dott.ssa Stefania Con…ventini. Con grande sorpresa, alla partenza si รจ presentata una troupe di Canale 5 coordinata dalla nota conduttrice Myrta Merlino, curiosa di vedere e documentare dal vivo questo esperimento geriatrico 10.10.Dopo i primi 5 km, oltre ai soliti problemi di incontinenza, iniziavano le visioni (per i piรน anziani): angeli con trombetta, cinghiali maculati, boa reali etc. etc. Ma il culmine della tensione รจ arrivato al km 12.7, con uno scontro verbale tra le donne del gruppo che affermavano di aver avuto apparizioni in sequenza di Santa Rita da Cascia, Santa Brigida, Santa Honorรฉ.Solo grazie al tempestivo intervento del poliziotto Uber (giร Kojak nella precedente gita) e del Maresciallo Frengo veniva riportata la calma. Fu cosรฌ che Padre Brown (Andrea) intonรฒ il noto canto dei Ricchi e Poveri: “Mamma, mamma, ma mamma, mamma Maria…” ๐ถ๐ถe ritornรฒ finalmente la quiete!
Ripreso con difficoltร il difficile e ripido percorso, al km 15.8 lโArcangelo Gabriele, vedendo la tribolazione di questa Armata Brancaleone, si รจ messo a tirare direttamente il gruppo, portandoci cosรฌ sani e salvi al Santuario di Graglia, dove avremmo poi passato la notte nellโostello adiacente.โฆ E qui รจ avvenuto lโincredibile: tutti, ma proprio tutti, giurano che ad accoglierci e a darci le chiavi delle nostre camere sia stato San Pietro in persona!
Domenica 1 giugno
RSA Cuc… Una seconda giornata! Prima di descrivere la seconda ed ultima tappa del cammino, รจ importante tornare alla notte tra sabato e domenica, perchรฉ si sono verificati alcuni casi di sonnambulismo, forse dovuti alla leggerissima cena della sera precedente (trippa, castagne e polenta!!!). La situazione ha richiesto lโintervento del Tenente Colombo e di Marta Flavi per convincere i due che si sentivano, rispettivamente, Mary Poppins e il Barone Rosso (per privacy non รจ possibile comunicare i loro nomi), a scendere dal cornicione dellโostello. Ritornata la calma, si รจ fatta ora della sveglia e della colazione, dove, con grande meraviglia, hanno tenuto il briefing giornaliero San Francesco e Robert Redford, specialisti nel parlare con/gli Animali… Ricevuta la benedizione, siamo finalmente partiti per la tappa finale, consci delle difficoltร che avremmo ben presto incontrato. Tantโรจ che in tanti abbiamo pensato alla cara Silvia, rimasta a casa: soprattutto ci sono mancati i suoi biscotti โallucinogeniโ โ i famosi biscotti di โMariaโ (per rimanere in tema) โ che ci sarebbero serviti per affrontare con piรนโฆ spensieratezzaโฆ la tremenda salita! Giunti piรน o meno al km 7, sono iniziati i primi problemi di aerofagia e meteorismi vari, con emissioni di COโ a livelli massimi, causando gravi disagi ai numerosi gruppi che ci seguivano…
Nel frattempo, a guidare il gruppo cโera Saverio che, allโimprovviso, ha iniziato a lanciare urli tarzaneschi e a trasformarsi fisicamente, assumendo una colorazione celeste. Scopriremo poi che la causa era dovuta a un errore dellโInfermiere SS nella distribuzione delle pastiglie del mattino (pastiglia blu…). Richiamati tutti allโordine dalla Dott.ssa Stefania, il cammino รจ proseguito fino al km 14, dove finalmente abbiamo potuto fare una sosta ristoratrice al chiosco gestito dai Tre Re Magi, dove โ come potete immaginare โ Bamba, Incenso e soprattutto Birra non potevano mancare. Rigenerati, ma soprattutto alterati, abbiamo letteralmente divorato gli ultimi difficili km restanti.
Giunti finalmente in vista del Santuario, ci รจ venuto incontro un piccolo comitato dโaccoglienza composto da Don Lurio, Don Bairo, Don Abbondio, accompagnati dai rispettivi cani: Rin Tin Tin, Lessie e Snoopy. Allโentrata in basilica siamo stati accolti da cori celestiali di angeli con tromba, Coro della SAT, coro 4+4 di Nora Orlandiโฆ ma alla vista di questa truppa di disgraziati, la Vergine Maria รจ improvvisamente sbiancata, riprendendo colore solo dopo alcuni minuti!
Ricevuta la benedizione finale, non ci restava che uscireโฆ ma proprio in quel momento รจ avvenuta la Carrambata del secolo!
Ripresa dalla troupe di Canale 5, capitanata dalla signora Merlino, SS si รจ inginocchiato improvvisamente chiedendo lโattenzione della stessa MM (M. Merlino)โฆ Panico tra il pubblicoโฆ il coro ha intonato, seguito dal folto pubblico: โMeno male che Silvio cโรจโฆโ In quel momento, il nostro Silvione ha chiesto la mano della signora Merlino, offrendole non il solito anello di fidanzamento (ormai passato di moda), maโฆ il suo libretto della pensione!!! (Mitico.) Applausi, abbracci, emozione a milleโฆ si chiudeva cosรฌ una due giorni memorabile, piena di fatica e di emozioni vere.
Grazie a tutti i partecipanti.
P.P.S. (Piccolo Pensiero Serio): Maria รจ soprattutto Madre. Ama tutti i suoi figli, credenti e non credentiโฆ e soffre nel vederli in difficoltร . Porti pace nei nostri cuori, nelle nostre famiglieโฆ e nel mondo.
AUTORE: PAOLO G. (scrittore partecipante e burlone per vocazione al quale va un super grazie)