L’ APPUNTAMENTO CONCLUSIVO AL QUALE NON PUOI MANCARE
Ci avete chiesto di replicare la nostra fantastica cena sociale nella location che tutti ricordiamo con piacere… e noi non potevamo dire di no! Siamo entusiasti di ritrovarci di nuovo qui ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ Azienda Agricola Biologica Agriturismo “La Bedina” Via Levone – RIVARA
Menù:
Antipasti vari Giro AgriPizza Dolce
Inclusi: acqua e caffè (sono escluse birre e altre bevande che andranno pagate a parte)
NB: Per eventuali vegetariani e/o intolleranze alimentari, è prevista la possibilità di sostituzione delle portate previste da comunicare al momento della prenotazione
Prezzo: 25 euro:
🎁🎁🎁 E dopo aver mangiato… prepariamoci a scartare! 🎁🎁🎁
Vi ricordiamo che, come da tradizione, faremo la nostra “Lotteria di Scambio“. Basta portare un piccolo regalino e lo sorteggeremo tra tutti i presenti: in questo modo, ognuno si porterà a casa una sorpresa!
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Termine adesioni domenica 7 dicembre e fino ad esaurimento posti
Partendo dal parcheggio del Castello, percorreremo un sentiero che costeggia la bealera Brissacca fino ad arrivare a San Giorgio, Qui la nostra camminata si inoltrerà in un paesaggio ricco di vigneti storici e ci farà da sottofondo la splendida cornice delle montagne canavesane.
Vi ricordate?
Eravamo già stati in questi luoghi durante la nostra uscita settimanale di gennaio trovate qui il link per chi vuole saperne di più 👇🏼 link uscita gennaio 2025
In questa occasione, il percorso sarà più breve, coinvolgendo solo il pomeriggio, ma non per questo meno ricco di spunti e sguardi suggestivi su questo straordinario territorio.
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo ore 13:45 Parcheggio Strada provinciale 52 – (Il parcheggio non ha un nome, inizia dove il Viale Don Notario confluisce alla provinciale per San Giorgio)
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 23 km (30 circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 42 km (45m circa di viaggio in auto) Inizio camminata: ore 14:00 Durata camminata: 2h30m (escluse le soste) Lunghezza: 8 km circa Dislivello: 70m D+ Difficoltà: E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 274 m slm Altitudine massima: 385 m slm Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso Acqua presente solo alla partenza:
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’ attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 10:00 di sabato 29 novembre 2025
“CAMMINI” è il progetto che ci guiderà alla scoperta di alcune tappe dei percorsi più affascinanti della nostra regione e non solo. Il nostro obiettivo? Darti un assaggio, una scintilla, che possa accendere la tua curiosità e la tua voglia di avventura, spingendoti a esplorare il resto del percorso in autonomia.
Breve descrizione
Preparatevi a percorrere un itinerario regale 👑, romantico 🥰 e suggestivo ✨ nel cuore della Collina Torinese.
Questa escursione ad anello, che abbiamo chiamato ‘Dritto e Rovescio’, offre un circuito dinamico di una giornata, fondendo il Sentiero n. 10 (Val Sappone) con un tratto della GTC (Grande Cammino della Collina Torinese), che affronteremo strategicamente nel senso inverso per chiudere il circuito.
L’ascesa nel bosco sarà un vero spettacolo sensoriale. Dal lungo Po inizieremo a percorrere il Sentiero 10 che si snoda attraverso una valle particolarmente umida e riparata, caratterizzata da una vegetazione così densa e rigogliosa da offrire la suggestione di una lussureggiante foresta 💚
L’esperienza autunnale sarà totale: saremo circondati dai colori infuocati – dal giallo oro al rosso intenso – e accompagnati solo dal silenzio ovattato della collina e dal piacevole rumore secco delle foglie calpestate sotto i piedi 👣👣
Raggiungeremo il Colle della Maddalena, dove la salita culminerà al Faro della Vittoria, un balcone privilegiato che offre un panorama maestoso sulle Alpi e sulla Torino sabauda. Il percorso di ritorno sulla traccia della GTC (in ‘contromarcia’) ci riporterà lentamente al punto di partenza.
Un circuito imperdibile che unisce storia, natura, fascino senza tempo e la vera poesia dell’autunno.
IN ANTEPRIMA ALCUNI SCORCI 😮😍😍
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 8:45 Parcheggio Cimitero Urbano di Moncalieri (TO) – Strada Torino 45
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 28 km (45m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 12 km (30 m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 9:00 Durata camminata: 7 ore circa compresa pausa pranzo Lunghezza: 16 km circa Dislivello totale: 700m D+ Difficoltà: E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 216 m slm Altitudine massima: 715 m slm Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso Acqua presente alla partenza e lungo il percorso Pranzo al sacco
⚠️ Per la sicurezza durante la discesa è vivamente consigliato l’uso dei bastoncini⚠️
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 6 novembre 2025
“CAMMINI” è il progetto che ci guiderà alla scoperta di alcune tappe dei percorsi più affascinanti della nostra regione e non solo. Il nostro obiettivo? Darti un assaggio, una scintilla, che possa accendere la tua curiosità e la tua voglia di avventura, spingendoti a esplorare il resto del percorso in autonomia.
Di seguito, i dettagli essenziali della mattinata di cammino
Gli “Anelli” come quello del Monte Aman, nascono per valorizzare il territorio e offrire opzioni modulari a tutti gli appassionati, rendendo il vasto progetto del Cammino di Don Bosco accessibile anche per una singola giornata di esplorazione.
Un Cammino tra Storia e Panorama, un’immersione nei luoghi che furono teatro della vita e della formazione di San Giovanni Bosco.
L’itinerario si sviluppa attraverso i boschi della collina, portando gli escursionisti a toccare punti panoramici, tra cui l’omonimo Monte Aman, noto geosito della collina torinese, che si congiunge anche ad altri sentieri storici come la Grande Traversata della Collina (GTC).
Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 9:15 Piazzale Don Boglione – Valle Ceppi – frazione Pino Torinese
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 26 km (32m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 20 km (40 m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 9:30 Durata camminata: 2:30 Lunghezza: 7 km circa Dislivello totale: 360m D+ Difficoltà: E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 378 m slm Altitudine massima: 587 m slm Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso Acqua presente alla partenza
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 23 ottobre 2025
“CAMMINI” è il progetto che ci guiderà alla scoperta di alcune tappe dei percorsi più affascinanti della nostra regione e non solo. Il nostro obiettivo? Darti un assaggio, una scintilla, che possa accendere la tua curiosità e la tua voglia di avventura, spingendoti a esplorare il resto del percorso in autonomia.
La prima escursione di sabato 27 settembre non sarà solo una camminata: sarà un vero e proprio passaggio del testimone tra i progetti. Partiremo infatti su un sentiero partigiano, portando con noi l’eredità di “Passi in Libertà”, ma lo faremo all’interno del celebre Cammino Balteo.
Questo è l’inizio di “CAMMINI“, il nostro nuovo progetto annuale.
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Iniziamo da…. I fatti storici
“Per chi suona la campana? “
Ogni giorno alle 9.15 a Marine, in Val di Gressoney, si odono i rintocchi di una campana.
E’ così da ottanta anni.
Era infatti l’8 dicembre 1943 quando un piccolo gruppo di giovani, renitenti alla chiamata alla leva della Repubblica Sociale Italiana, si oppose con le armi ai carabinieri saliti da Pont Saint Martin per arrestarli. Comincia con questo primo atto di ribellione la storia della “banda” di Perloz destinata a diventare, insieme ad Arnad, Gressoney, Fenis e Saint Barthelemy, uno dei principali centri della Resistenza in Valle d’Aosta.
La Resistenza in Valle d’Aosta fu portata avanti inizialmente da gruppi locali. L’obiettivo politico non si limitava all’abbattimento del fascismo ma mirava anche a restituire ai valdostani forme di autogoverno e autodeterminazione. Carismatiche in questo senso furono le figure di Emilio Chanoux, Emilio Lexert, Ernesto Page e Federico Chabod. Solo più’ avanti le varie bande si fusero in quella che diventerà la Brigata Lys, forte di oltre duecento uomini quasi tutti della zona, che si unirà poi nella Lotta di Liberazione alle brigate “Giustizia e Libertà” e “Garibaldi” operanti in bassa valle e nel Biellese.
Ai primi di marzo del 1944 il comando nazifascista di Aosta decide di intraprendere un azione punitiva contro il gruppo di Perloz, responsabile di numerose azioni di sabotaggio e guerriglia. Fascisti e nazisti attaccano pesantemente il distaccamento partigiano di Plan de Brun che deve ritirarsi verso Perloz ed il santuario di Notre Dame de la Garde. Il giorno successivo due colonne provenienti da Plan de Brun e da Nantey-Chemp tentano l’accerchiamento di Perloz, appoggiate dalle batterie posizionate presso la Torre d’Hereraz, costringendo i ribelli a risalire dapprima verso Marine e poi sulle pendici del Monte Rot. Nei mesi successivi i tentativi nazifascisti di riprendere il controllo della zona, con alterne vicende porteranno i partigiani a riprendere e poi abbandonare gli abitati conquistati, con duri scontri e perdite da ambo le parti. Dopo l’inverno, che diede l’opportunità ad entrambi i contingenti di riorganizzarsi, ripresero i rastrellamenti nel marzo ‘45 con una grande offensiva che voleva assicurare alle forze nazifasciste il controllo delle vie di fuga verso la Svizzera. Sotto il pesante e impari impatto militare collassò l’intero fronte difensivo costringendo i partigiani a ritirarsi nelle frazioni oltre il vallone di Nantey e lasciare ancora una volta Perloz e Marine nelle mani dei nazifascisti.
Il 27 aprile, con la discesa a valle della Brigata Lys e l’occupazione di Pont Saint Martin, si chiude il lungo e tragico periodo della Resistenza per Perloz e le sue borgate. Pace e libertà sono restituite ai suoi abitanti che oltre a donare tante giovani vite dovettero subire ogni genere di angherie, saccheggi, incendi (23 abitazioni a Perloz, 18 a Marine) e violenze fisiche ma non smisero mai di fornire supporto e protezione ai partigiani. Per questa indomita lotta, Perloz sarà insignita nel 1995 della Medaglia di Bronzo al Valore Militare.
“… e allora non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te” (Ernest Hemingway)
IL CAMMINO BALTEO – Tappa 1 da Pont Saint Martin a Lillianes
Il Cammino Balteo è un percorso ad anello che abbraccia la media e bassa Valle d’Aosta. Si estende per circa 347 km, suddivisi in 23 tappe, offrendo la possibilità di scoprire borghi storici, castelli e paesaggi mozzafiato. Il suo nome, dal latino Balteus (“cintura”), evoca proprio l’idea di un sentiero che cinge la Valle, unendo natura e cultura.
Preparatevi a un’esperienza che vi lascerà il cuore pieno di meraviglia! 😍✨ Stiamo per affrontare la prima tappa del Cammino Balteo, un viaggio che va ben oltre la semplice camminata.
Questa escursione, di media difficoltà, si snoda per circa 15 km e offre un percorso completo tra storia, arte e natura. Partendo da Pont-Saint-Martin con il suo maestoso ponte romano, il sentiero si inerpica attraverso il paesaggio. La salita è costante, ma la fatica è ripagata da panorami che tolgono il fiato.
Il sentiero ci guiderà dapprima al Santuario di Notre-Dame-de-La-Garde, un luogo di devozione che domina la valle. È un punto panoramico incredibile, perfetto per una sosta e per ammirare il paesaggio circostante.
Proseguendo il sentiero, scopriremo poi il fascino dell’antico borgo medievale di Perloz. È qui che il percorso si fa ancora più intenso: attraverseremo la frazione di Marine, un luogo di profonda memoria. Questo villaggio fu infatti teatro di una battaglia della Resistenza, e la campana della sua chiesetta è un toccante testimone di quegli eventi, un richiamo alla pace e alla libertà. (leggi i fatti storici)
Il pezzo forte, però, è la deviazione per Chemp, il “villaggio degli artisti”. Qui, ogni angolo è una scoperta, con opere d’arte che dialogano in armonia con le antiche case in pietra. È un momento magico e surreale che ci lascerà un segno profondo.
Il Cammino Balteo è davvero una cintura di emozioni che avvolge la Valle d’Aosta, e noi siamo pronti ad iniziare a percorrere i suoi sentieri con voi.
L’ultima tratta del cammino è caratterizzata da una discesa che conduce a Lillianes. L’arrivo al paese è annunciato dal suo caratteristico ponte a quattro archi sul torrente Lys, un’opera unica in Valle d’Aosta.
…e come sempre, oltre ai panorami, scopriremo insieme tante storie affascinanti
molto di più di quanto abbiamo descritto 😉
Vi aspettiamo !
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
NOTA IMPORTANTE: lasceremo le auto a Lillianes dove prenderemo l’autobus in partenza alle ore 8:27 per Pont Saint Martin: da qui inizieremo il camminoper raggiungere nuovamente Lillianes
IL BIGLIETTO SI ACQUISTA SULL’ AUTOBUS AL COSTO DI 1,60 EURO (arrivare preparati con l’importo giusto)
Ritrovo a Lillianes (AO) presso fermata autobus ore 8:00
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 57 km (5Om circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 80 km (1h circa di viaggio in auto) Inizio camminata da Pont Saint Martin: ore 9:00 Durata camminata: 7:00 inclusa pausa pranzo Lunghezza: 15 km circa Dislivello totale: 900m D+ e 650m D- Difficoltà: E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti significativi Altitudine minima: 345 m slm Altitudine massima: 934 m slm Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso Acqua presente lungo tutto il percorso Pranzo al sacco
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione: siamo vincolati alla partenza dell’autobus e per ovvie ragioni non si aspetteranno eventuali ritardatari.
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 25 settembre 2025
Un pomeriggio vicino a casa …. una semplice, ma piacevolissima camminata
Brevi cenni…
Le Cascine Malone e Volpiano hanno sempre avuto un legame stretto, sia dal punto di vista storico che economico e, insieme con la Vauda di Volpiano, restano due simboli della connessione tra natura, agricoltura e tradizione locale. I campi intorno alle Cascine Malone hanno fornito per secoli prodotti agricoli essenziali per la comunità di Volpiano. In passato, molti abitanti del paese erano contadini o allevatori che vivevano e lavoravano proprio in queste cascine e molte delle famiglie storiche di Volpiano hanno radici nelle Cascine Malone. Inoltre, nei racconti degli anziani del paese, le Cascine Malone sono spesso protagoniste di storie di vita quotidiana, di fatiche nei campi, ma anche di feste e momenti di condivisione.
Se un tempo le Cascine Malone erano un punto di riferimento per l’agricoltura volpianese, oggi l’espansione urbana ha cambiato in parte il loro ruolo. Alcune cascine sono ancora attive, mentre altre sono state abbandonate o riconvertite in abitazioni private. Volpiano, nel tempo, si è sviluppata come centro industriale e commerciale, ma mantiene ancora un forte legame con il suo passato agricolo.
Il rapporto tra Volpiano e le Cascine Malone è quindi un equilibrio tra tradizione e cambiamento: un tempo cuore della vita contadina, oggi un mix tra agricoltura, storia e spazi per il tempo libero.
Il torrente Malone, che attraversa questa zona, ha sempre avuto un impatto importante su Volpiano. In passato era fondamentale per l’irrigazione dei campi e per alimentare alcuni mulini, ma era anche causa di frequenti inondazioni che colpivano sia le cascine che il centro abitato. Oggi il rischio è ridotto grazie a opere di contenimento, ma la presenza del torrente segna ancora il paesaggio e la vita agricola della zona.
Lungo il percorso, non lontano dalle Cascine Malone di Volpiano, ma già in territorio chivassese, troveremo la TenutaCerello, La Tenuta era una delle numerose cascine e tenute agricole della zona. Come molte altre proprietà simili, è stata per secoli un punto di riferimento per la produzione di cereali, foraggio e altri prodotti agricoli destinati ai mercati locali. In passato i due luoghi, Cascine Malone e Tenuta Cerello erano collegati attraverso strade di campagna utilizzate dai contadini e dai commercianti. È probabile quindi che vi fosse uno scambio di prodotti agricoli e manodopera tra queste realtà.
Inoltre, essendo entrambe situate in una zona ricca di acqua grazie alla vicinanza del torrente Malone, queste terre erano particolarmente fertili e adatte all’agricoltura.
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 14:15 davanti Chiesa della Madonna Pellegrina – Località Cascine di Malone punto di ritrovo e parcheggio
l punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 7 km (9 min circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 26km (30 m circa di viaggio in auto) solo 3 minuti in auto dall’uscita CHIVASSO OVEST Inizio camminata: ore 14:30 Durata camminata: 2:30 Lunghezza: 8 km circa Dislivello: 70m D+
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 10:00 di sabato 13 settembre 2025
COL MAYT la Resistenza in alta Val Argentera tra acque limpide e stelle alpine
Nell’ambito del programma “Passi in Libertà” proponiamo ai soci un’uscita in tecnica nordic walking all’interno della Valle Argentera, ultimo tratto della Dora che s’incunea tra Francia, Val Chisone e Val Germanasca. Questo vallone, da sempre isolato e poco abitato, tra l’agosto ed il settembre 1944 vide l’ultimo tentativo da parte dei partigiani della Divisione alpina Val Chisone di difendere, opponendosi in campo aperto, le alti valli vicine al confine francese dall’offensiva sempre più pressante ed impari delle forze nazifasciste per occupare i confini d’Italia e arrestare l’avanzata in Francia degli Alleati. Questo luogo, di estrema bellezza naturale, vide aspri scontri e ne riporta ancora i segni sotto forma di reperti di guerra (ricoveri, casermette, matasse di filo spinato, resti di strutture corazzate) che incontreremo numerosi durante il nostro cammino. Un museo a cielo aperto, un’altra pagina di Storia del nostro Piemonte inserita in un contesto naturale mozzafiato.
I fatti storici
Continuiamo il racconto sulla nascita e le gesta della Divisione alpina Val Chisone, già incontrata sui monti della Valle di Susa (si vedano i fatti storici illustrati nella presentazione della precedente uscita al Monte Genevris). clicca qui per Escursione Monte Genevris Il 10 agosto 1944, esaurite le possibilità di difendere la dorsale Val di Susa-Val Chisone, con i tedeschi ormai in prossimità del Sestriere, viene dato l’ordine di ripiegare in Val Argentera presso l’Alpe Planes con l’obiettivo di tentare di mantenere aperti i valichi con la Francia nella speranza di ricevere aiuti dagli Alleati, ormai sbarcati in Provenza e in risalita verso l’Italia. I partigiani, agli ordini di Adolfo Serafino “Fofò”, Lorenzo Vanossi “Alpi” e Giorgio Deina, si attestarono tra il Colle della Fioniere ed il Pic Charbonnel utilizzando come base la casermetta del colle del Mayt e le numerose postazioni del Vallo Alpino presenti in zona. L’ultima decade del mese di agosto vide numerosi tentativi da parte dei tedeschi di conquistare le postazioni partigiane con alterne vicende e pesanti perdite da una parte e dall’altra. La mancanza di munizioni, le difficoltà di vita e di approvvigionamento in un ambiente particolarmente severo a oltre 2500 m di quota, spinsero i partigiani a tentare sortite verso la vicina Valle Thuras con esiti purtroppo infelici. A fine agosto una squadra di dodici uomini venne sorpresa al valico con la Francia, lasciato colpevolmente scoperto dai maquisard francesi. Otto partigiani perirono durante gli scontri, tre furono catturati e giustiziati nei giorni successivi, uno riuscì a salvarsi fingendosi morto. I tedeschi, per isolare i combattenti e tagliare loro i viveri, non esitarono a bruciare baite nel vallone della Guil, in territorio francese. Attaccati con i mortai e dopo giorni di aspri combattimenti, le unità partigiane, viste esaurite le possibilità di difendere le postazioni occupate, cominciarono a ripiegare in Francia. Qui incontrarono l’opposizione degli stessi maquisard che volevano impadronirsi dei loro armamenti e desistettero solo dopo una dura reazione degli alpini. Viste le tensioni con i francesi, gran parte delle unità partigiane rientrarono poi alla spicciolata in Italia attraverso la Val Germanasca andando a riparare in pianura e nelle basse valli per affrontare l’inverno ormai alle porte. Purtroppo, il 4 novembre 1944, Adolfo Serafino con un gruppo di partigiani della Divisione Chisone verrà sorpreso nei boschi di Cantalupa e dopo una strenua resistenza, ucciso. Alla fine della guerra sarà insignito della Medaglia d’Oro al valore militare.
(tratto dal libro “Sui sentieri della guerra partigiana in Piemonte” di Diego Vaschetto)
L'itinerario proposto
Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso la località Montenero posta a 1930 m di quota. Tale luogo si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Cesana per proseguire poi in direzione Sauze di Cesana-Bousson fino ad incontrare, lungo la vecchia provinciale che porta al Sestriere, una deviazione sulla dx (cartello con indicazione) che porta all’imbocco della Val Argentera.
NOTA: Da qualche tempo purtroppo la strada sterrata che percorre la Valle Argentera è stata assoggettata al pagamento di un pedaggio (5 euro). Alla sbarra occorre quindi solo ritirare il biglietto, mentre il pagamento avverrà poi all’uscita con riscossione tramite cassa automatica.
Attraversato il torrente, percorriamo ancora 10 km su strada bianca, dal fondo percorribile da qualsiasi auto, superiamo il pianoro di Brusà del Plan e quello di Argentera e, 1 km dopo, arriviamo alla località Montenero dove è presente un’area attrezzata ed un ampio parcheggio dove lasciamo l’auto.
Imbocchiamo quindi a piedi la strada sterrata che prosegue sulla dx (a sx si sale all’Alpe Planes), adatta solo a mezzi fuoristrada e, dopo 1,5 km arriviamo all’ampia radura del Pian della Milizia (2100 m).
A metà della piana abbandoniamo la strada in prossimità di un ponte (cartelli indicatori) e proseguiamo luno il sentiero 605 che risale in direzione Sud, tra verdi prati ricchi di fiori (e stelle alpine), la sinistra idrografica del torrente Gran Miol, mantenendoci ad alcune decine di metri a monte in posizione estremamente panoramica. Raggiunta la quota di 2400 m, il sentiero cambia direzione (segnavia 611) e risale in direzione NO una stretta cresta erbosa, con vista panoramica sull’intero Vallone del Gran Miol. Attraversata quindi la sponda del torrente Gran Miol e superati alcuni tornanti raggiungiamo quindi l’ampia radura a 2500 m che ospita la casermetta XXIII (ormai dismessa) e l’attiguo bivacco Giorgio Casalegno (sempre aperto e del tutto attrezzato).
Dalla fontana a valle della casermetta si dipartono quindi due sentieri: la deviazione di sx sale al Colle Mayt (2705 m).
Lungo il percorso si possono incontrare numerosi reperti di guerra (resti di arredi, piastre corazzate, rotoli di filo spinato) a testimonianza degli eventi bellici trascorsi. Una vera lezione di Storia all’aperto. La vista dal colle Mayt, sul vallone della Guil in territorio francese, è spettacolare ed arriva ad abbracciare il Monviso, visto nel suo versante francese. Ridiscesi alla casermetta XXIII, come estensione alla gita possiamo poi imboccare il sentiero di dx che, risalito un pendio prativo e attraversato un ripido versante (brevi passaggi esposti) raggiunge dopo 40 min il bellissimo lago Inferiore della Fioniere (2680 m) e poco dopo l’omonimo lago Superiore. Tornati sui nostri passi, ridiscendiamo alla casermetta e da qui, lungo lo stesso itinerario di salita, torniamo alle auto.
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Punto di ritrovo : ore 8:00– partenza ore 8:15 – Barriera di accesso alla Valle Argentera. La si raggiunge scendendo al bivio (indicazione a dx per la Valle Argentera) che si incontra lungo la provinciale che sale al Sestrière) link_Barriera Valle Argentera Da qui, compattati i posti in auto, proseguiamo insieme fino all’area attrezzata in località Montenero. Parcheggio autovetture: presso il parcheggio sito in località Montenerolink_parcheggio località Montenero
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 119 km (1h 47m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 105 km (1h 37m circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 8:45 Durata camminata: 6:00-6,30 ore circa escluse le soste Lunghezza: 11 km fino al Colle Mayt – 14 km con estensione ai laghi Fioniere Dislivello: D+ 800 m fino al Colle Mayt – 955 m con estensione ai laghi Fioniere Difficoltà: E Esposizione: principalmente Nord e Sud-Est Tratti esposti: : nessuno fino al Colle Mayt, 50 m leggermente esposti ma perfettamente camminabili lungo il percorso per i laghi Fioniere. Altitudine minima: 1930m slm Altitudine massima: 2720m slm Pranzo al sacco Punti acqua: a Oulx presso la piazza Garambois e a metà percorso (preferibile per l’andata fare rifornimento a casa). Segnale rete cellulare non sempre presente lungo il percorso
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 31 luglio 2025
MONTE GENEVRIS L’ intrepida lotta dei partigiani della Divisione alpina Val Chisone
Nell’ambito del programma “Passi in Libertà” proponiamo ai soci un’uscita in tecnica nordic walking all’interno del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand sui sentieri che percorrono l’ampia dorsale che separa la Val Chisone dalla Valle di Susa e raggiungono la cima del Monte Genevris (2536 m). Visiteremo i luoghi della Resistenza dove sono ancora presenti numerose vestigia di guerra, ammireremo la rigogliosa fioritura dei prati in questa stagione, godremo di una spettacolare vista a 360° sulle valli circostanti che si spinge fino alla montagne della vicina Francia. Un’ emozionante esperienza conoscitiva in una delle zone più belle e ricche di Storia del nostro Piemonte.
I fatti storici
In Val Chisone la Resistenza si organizzò attorno ad un nucleo di militari appartenenti al battaglione alpino Fenestrelle che dopo l’8 settembre 1943 decisero di opporsi ai tedeschi trasferendo la lotta sulle montagne di casa. Gli Alpini sbandati si raccolsero intorno ad alcune figure carismatiche come il capitano Gros di Fenestrelle, don Bernardino Trombotto parroco di Sestriere e il sergente maggiore Maggiorino Marcellin. Quest’ultimo, figura di grande coraggio e capacità organizzative, con il nome di battaglia di “Butler” diventerà il comandante della 44a Divisione alpina autonoma “Adolfo Serafino”, una delle più efficienti formazioni partigiane piemontesi, in grado di combattere nell’agosto 1944 una vera battaglia campale contro le truppe tedesche nell’estremo tentativo di difendere la valle che occupavano. All’inizio dell’estate del 1944 la Divisione autonoma Val Chisone, suddivisa nei due battaglioni Monte Assietta e Monte Albergian, poteva contare su un organico di oltre 1000 uomini ben armati e comandati da guide capaci e carismatiche. I partigiani controllavano l’intero corso del Chisone e parte dell’alto bacino della Dora Riparia presidiando lo spartiacque Susa-Chisone dal monte Fraiteve fino al Colle delle Finestre. Già dagli inizi di luglio i partigiani si trovarono sottoposti ad una pressione sempre maggiore da parte delle truppe nazifasciste che avevano l’obiettivo di sgomberare il Colle del Sestriere per poter controllare meglio il Monginevro, valico strategico verso la Francia. Dopo numerosi tentativi da parte dei nazifascisti di conquistare la zona, Marcellin fece fortificare con nuove postazioni tutto il crinale compreso tra il monte Triplex ed monte Genevris.
Alla fine di luglio scattò la grande operazione denominata “Nachtigall” (Usignolo) con la quale ingenti forze corazzate attaccarono la prima linea difensiva dei partigiani nei pressi di Roure, lungo la strada di fondovalle della Val Chisone. Il 1° agosto i partigiani arretrarono sulle posizioni di Fenestrelle respingendo attacchi presso il forte e al Laux. Il 2 agosto furono attaccate le postazioni sul monte Genevris, difese strenuamente dalla 230a compagnia del battaglione Monte Assietta. Il reparto, in inferiorità numerica, fu costretto a ripiegare verso il colle Blegier poi riusci’ a riconquistare la vetta e successivamente dovette abbandonarla nuovamente sotto l’assalto di reparti di SS italiane provenienti dall’Istituto Bonafous e dall’Alpe Laune sopra Sauze d’Oulx. Durante i duri combattimenti caddero eroicamente i giovani Mario Costa (figlio del celebre poeta dilettale Nino Costa) e Pietro Ploto, barbaramente usato come scudo umano a protezione della mitragliatrice. Due croci li ricordano a poca distanza dalla cima del monte Genevris. I combattimenti si protrassero tutto il giorno fino alla riconquista della vetta e la ricostituzione dell’intera linea difensiva. La morsa però si stava stringendo e, con gli uomini ormai esausti, a corto di munizioni e razioni di cibo, il 6 agosto fu deciso di abbandonare definitivamente la cresta tra il Genevris e la testa dell’Assietta e approntare l’ultima linea difensiva in val Troncea successivamente arretrata poi in valle Argentera. Con il finire dell’estate 1944 finisce l’esperienza delle repubbliche partigiane alpine. Il tentativo di opporsi apertamente ai tedeschi e ai repubblichini costò agli autonomi dalla Val Chisone più di 200 morti, tra cui ben 27 ufficiali.
(tratto dal libro “Sui sentieri della guerra partigiana in Piemonte” di Diego Vaschetto)
L'itinerario proposto
Il nostro itinerario parte dal parcheggio presso l’Istituto zootecnico Vezzani (ex Bonafous, 1885 m), che si raggiunge percorrendo in auto la Val Susa fino a Sauze d’Oulx per poi imboccare la strada che conduce dapprima alla frazione Richardette e da qui raggiunge la caratteristica chiesetta che precede l’ampio piazzale a fianco della struttura (seguire indicazioni stradali per l’Istituto Zootecnico Formont). Lasciate le auto, imbocchiamo a piedi la strada sterrata che sale alle spalle dei resti dell’ex stazione alpina e con un percorso di 30 minuti, dopo alcuni lunghi traversi e tornanti in discreta pendenza, raggiungiamo l’Alpe Laune (2060 m) e l’omonimo splendido laghetto incastonato tra gli alberi, all’ingresso del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand.
Proseguiamo in direzione Sud fiancheggiando le sponde del lago, fino a raggiungere un bivio dove abbandoniamo la strada sterrata e cominciamo ad inerpicarci lungo una ripida pista che conduce, con due strappi in massima pendenza, ad una radura più in alto. Da qui, con un lungo traverso pianeggiante, raggiungiamo la strada sterrata in prossimità di una struttura sciistica ormai dismessa (2220 m). Procedendo lungo la strada, dopo alcuni tornanti, arriviamo al Colle diCosta Piana (2322 m) dal quale si diparte il sentiero che, seguendo la cresta meridionale, giunge in cima al Monte Genevris (2536 m). Dalla cima del monte, contrassegnata dal caratteristico Faro degli Alpini, si gode di una vista a 360° sulle montagne della Val di Susa, della Val Chisone e del più lontano Delfinato francese.
Dalla vetta seguiamo il sentiero in direzione Est che ben presto diventa una strada sterrata che confluisce più avanti nella strada militare dell’Assietta. Lungo il percorso incontriamo i resti di alcune postazioni difensive e le croci che ricordano i partigiani Piero Costa e Pietro Ploto caduti in questo luogo. Proseguendo, dopo alcuni tornanti ed un breve traverso, arriviamo al Colle Blegier (2381 m) che già nel 1747 vide passare le truppe francesi dirette contro i trinceramenti dell’Assietta. Imbocchiamo la sterrata a sx che percorre il fianco settentrionale del Monte Genevris, toccando l’area umida protetta della torbiera, per poi inoltrarci nello splendido lariceto che percorriamo fino a tornare alla bucolica conca prativa che ospita il Lago di Laune e da qui al punto di partenza.
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Punto di ritrovo : ore 7:45 a OULX – parcheggio piazza Garamboisclicca qui Da qui alle ore 8:00 proseguiremo insieme fino a Sauze d’Oulx e poi all’Istituto Zootecnico Vezzani. Parcheggio autovetture: presso le strutture dell’Istituto Zootecnico Vezzani
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 83 km (1h 10m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 68 km (1h circa di viaggio in auto)
Inizio camminata: ore 8:45 Durata camminata: 5:00-5,30 ore circa escluse le soste Lunghezza: 13 km circa Dislivello: 700m D+ Difficoltà: E Esposizione: varie Tratti esposti: non sono presenti tratti esposti Altitudine minima: 1885m slm Altitudine massima: 2536m slm Pranzo al sacco Punti acqua: durante il percorso presso l’Alpe Laune (a circa 30 minuti dal parcheggio autovetture. E’ preferibile quindi fare rifornimento a casa o al luogo di ritrovo a Oulx. Segnale rete cellulare generalmente presente lungo tutto il percorso
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di domenica 19 luglio 2025
Se non ci siete ancora stati, sicuramente ne avete sentito parlare
Usseaux, un piccolo gioiello incastonato tra le Alpi Cozie piemontesi, è uno di quei luoghi che sembrano usciti da una fiaba. Questo borgo, immerso nella quiete della montagna e nella bellezza della tradizione, è stato insignito del prestigioso riconoscimento di Uno dei Borghi più belli d’Italia e della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano: due sigilli che raccontano molto del suo fascino autentico.
Usseaux però non è un solo paese: è un Comune diffuso composto da cinque affascinanti borgate alpine, ognuna con una propria identità e anima:
🌻 Usseaux, il capoluogo, è noto come il paese dei murales, grazie alle opere dipinte da artisti locali e internazionali che decorano le sue vie.
🌻 Balboutet, celebre per le sue originali meridiane dipinte sui muri degli antichi edifici, che trasformano il borgo in un museo a cielo aperto.
🌻 Laux, dove si trova lo splendido Lago di Laux, un angolo di paradiso che custodisce anche la memoria dei conflitti religiosi tra Cattolici e Valdesi.
🌻 Pourrières, dominato dall’omonimo lago creato dallo sbarramento del torrente Chisone, il cui centro è reso unico dalle sagome artistiche che rievocano i soldati di un tempo.
🌻 Fraisse, la borgata del legno e dell’artigianato, dove sculture intagliate animano le vie con un’atmosfera quasi fiabesca.
Abbiamo disegnato un percorso che è un vero abbraccio alla bellezza di queste montagne.
Un percorso che ci permetterà di esplorare ben quattro delle cinque suggestive borgate di Usseaux, immergendoci tra natura, storia e paesaggi da cartolina.
Partiremo da Fenestrelle, punto di inizio del nostro cammino, per salire verso la borgata di Laux, dove ci attende il suo incantevole lago alpino. Da lì proseguiremo verso la diga di Pourrières, un luogo che unisce ingegneria e memoria, immerso in un contesto naturalistico di grande fascino. Dopo qualche saliscendi arriveremo a Balboutet e le sue meridiane ed infine raggiungeremo Usseaux, il capoluogo, dove consumeremo il nostro pranzo al sacco e dedicheremo il giusto tempo per una visita al borgo, per ammirare i muri dipinti e per l’atmosfera autentica che si respira tra le sue vie.
un piccolo cammino tra borghi incantati
….e come sempre vi racconteremo storia, curiosità e leggende di questo splendido territorio. Vi aspettiamo !
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 8:00 – Fenestrelle – Strada Provinciale 23 del Colle di Sestriere area di sosta link ritrovo e parcheggio nei pressi del Campeggio Serre Marie di Fenestrelle.
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 100 km (1h 30m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 85 km (1h 15 m circa di viaggio in auto) Inizio camminata: ore 8:15 Durata camminata: 5:00 escluse pausa pranzo e soste ai borghi (da considerare un paio d’ore in più) Lunghezza: 13 km circa Dislivello totale: 600m D+ Difficoltà: E Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 1145 m slm Altitudine massima: 1575 m slm Segnale rete cellulare sempre presente lungo il percorso Acqua presente lungo tutto il percorso Pranzo al sacco
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di giovedì 10 luglio 2025
Il rifugio della Balma, ubicato nel vallone omonimo ad una quota di 1986 m slm è gestito dalla sezione CAI di Coazze. In origine era un alpeggio di proprietà comunale, ristrutturato a partire dagli anni settanta del secolo scorso e successivamente ampliato. E’ un punto di appoggio per le escursioni alle cime più alte della val Sangone: monte Robinet (2681 m), monte Rocciavrè (2776 m), punta Loson (2653 m ) e permette di compiere traversate nei vicini valloni del Rocciavrè e della Roussa ed è la meta della prima tappa del Giro dell’Orsiera.
Il rifugio, essendo collocato in pieno ambiente alpino, è stato pensato come un edificio ad emissioni zero. Infatti viene interamente alimentato da una centralina idroelettrica della potenza di 8 kw, che fornisce energia pulita per garantire il funzionamento dell’intero rifugio e di tutti i suoi servizi.
Per alimentare la centralina idroelettrica si preleva l’acqua necessaria dall’emissario del Lago Soprano, acqua che viene rigettata nel Rio della Balma.
IL NOSTRO PERCORSO:
Da Giaveno si prosegue in direzione Coazze e prima del paese si svolta a sinistra in direzione Forno. Oltrepassando l’ Ossario Partigiano ed il Santuario si parcheggia presso un tornante al fondo della strada, prima della sbarra per gli impianti di Pian Neiretto. Il percorso si svolge per la prima parte in un bosco di betulle e faggi che si dirada man mano fino alla tipica roccia di alta montagna.
Si segue il sentiero 415 (segnalato vicino ad una bacheca) fino a quota 1300, ad un bivio segnalato su paline e si prosegue a destra attraversando il torrente su un ponte sospeso.
Si risale fin sulla dorsale, dove si incontra il sentiero proveniente da Molè, anch’ esso segnalato su palina e si prosegue a sinistra.
Da qui nessun’ altra deviazione, si arriva prima ad un altro ponticello che si lascia sulla sinistra e si procede verso il rifugio
Il vallone della Balma si caratterizza per la sua bellezza selvaggia che alterna pareti rocciose grigie e rosse, per la presenza di ferro, a zone erbose, ricche di fiori di alta quota e potenti colate di acqua. È evidente l’azione delle glaciazioni di epoca Quaternaria per la presenza di morene, e sbarramento glaciale che troverete appena sopra al rifugio (Lago Sottano, Mezzano e Lago Soprano). In questo periodo è possibile ammirare l’esplosione di colori i rododentri e i mirtilli, tappeti di genziane.
🧐 Curiosità
il termine “genziana” ha origini antichissime e testimonia il suo utilizzo già in epoca classica. Esso, infatti, deriva dal nome del re dell’Iliria, Gentius, che secondo la tradizione fu il primo a scoprirne le virtù nel corso del II secolo aC.
Un’altra leggenda, questa volta ungherese, narra che fu la pianta prescelta per salvare il popolo da una grave carestia. Altri narrano di cavalieri vittime di incantesimi d’amore provocati dalla bellezza dei fiori e dal fascino mistico della pianta. Si tratta di Una delle più note erbe alpine e infatti predilige i terreni calcarei e i prati di alta quota. Anche se non è molto semplice trovarla, cresce spontaneamente nelle zone montuose caratterizzate da un’alta acidità dei terreni. ⚠️Attenzione: la pianta selvatica NON può essere raccolta o si andrà incontro a una severa sanzione
Un’escursione immersa nella natura, perfetta per dare inizio alla stagione estiva
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Informazioni tecniche per i Soci del Nordic Walking Volpiano:
Ritrovo e parcheggio ore 8:00 a GIAVENOlink punto di ritrovo e parcheggio qui compatteremo le auto e saliremo al parcheggio di Pian Nairetto
Il punto di ritrovo dista: da Volpiano circa 47 km (40 m circa di viaggio in auto) da Torino Parco Pellerina 32 km (30m circa di viaggio in auto) Inizio camminata: ore 8:30 Durata camminata: 6:00 escluse le soste (percorso principale) + 1h (estensione facoltativa al Lago Sottano) Lunghezza: 12 km circa (percorso principale) + 3km (estensione al Lago Sottano) Dislivello: 800m D+ (percorso principale) + 170m D+ (estensione al Lago Sottano) Difficoltà: E Esposizione: prevalentemente Sud-Est Tratti esposti: non ci sono tratti esposti Altitudine minima: 1150 m slm Altitudine massima: 1986m slm (percorso principale) – 2098m slm (estensione al Lago Sottano) Segnale rete cellulare non presente lungo il percorso Pranzo al sacco Punti acqua: alcune fontane con la dicitura “acqua non consigliabile”
Vi ricordiamo che:
Sono necessari abbigliamento e dotazioni adeguati alla camminata, considerata l’altezza vestirsi a cipolla portando con sé anche indumenti caldi e una protezione per la pioggia.
L’attività proposta è fruibile dai soci in buone condizioni fisiche e idoneo allenamento per affrontare il percorso.
L’associazione si riserva la facoltà di escludere dalla partecipazione, al momento dell’iscrizione i soci che non ritiene idonei all’attività proposta o, prima di partire, i soci privi di abbigliamento e/o calzature adeguate a garantire la percorribilità dell’itinerario proposto in sicurezza.
Si raccomanda di rispettare gli orari indicati per l’escursione
Si consiglia di avere nello zaino acqua, barrette energetiche e/o integratori.
Per prenotazioni e informazioni entro e non oltre le ore 20:00 di venerdì 20 giugno 2025